Mesagne. Il lunedì vietato visitare castello e museo, l'indignazione di una comitiva romana In evidenza

Agosto 10, 2016 3903

castello-interno1Può una città che si fregia del titolo di “Città d’arte” e di “Città mariana”

non accogliere i turisti che d’estate si recano a Mesagne? E’ ciò che accaduto lunedì quando una comitativa di turisti romani è arrivata davanti al castello Normanno-Svevo per visitarlo e ha trovato le porte sbarrate. Semplicemente perché i dipendenti il lunedì effettuano il turno di riposo settimanale e non c’è nessuno che li possa sostituire. Questo accade nella città che sta puntando a fare del turismo la forza trainante dell’economia locale. Eppure a palazzo Piazzo, roccaforte dell’ufficio Cultura e Turismo, c’è del personale presente che per un giorno potrebbe sostituire i colleghi. Un gap che ripropone come la ristrutturazione del personale è un argomento non più procrastinabile se si vuole rendere la macchina Amministrativa snella e funzionale alle richieste dell’utenza. Nel terzo millennio, con una pianta organica di tutto rispetto, il Comune non può permettersi di regredire sul fronte dell’accoglienza turistica. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di lunedì quando una comitativa di romani è giunta a Mesagne per visitare il castello, il museo messapico e le pertinenze annesse. Sono arrivate davanti al portone e l’hanno trovato chiuso. Un avviso ha spiegato loro che il lunedì il maniero è chiuso per riposo settimanale dei dipendenti. Ed è chiuso anche lo Iat, l’ufficio turistico comunale che ha sede nel castello, che ha delle guide che aiutano i turisti a districarsi nella storia della città portandoli in tour lungo le pertinenze storico-architettoniche. Fortunatamente un dipendente fuori servizio si è trovato a passare con la famiglia e ha aperto il castello per qualche minuto facendo ammirare alla comitiva la piazza d’armi. La vicenda pone all’attenzione degli Amministratori l’organizzazione logistica del personale comunale. In un periodo di grande affluenza di turisti, quest’anno si sta notando una nutrita presenza internazionale, non è concepibile che i beni storici come il castello, o la biblioteca, restino chiusi e non fruibili. Al turista si da l’immagine di una Mesagne che non vuole crescere culturalmente e turisticamente. Ecco perché la riforma del personale è quanto mai necessaria. “Il problema lo conosciamo – ha affermato l’assessore al Turismo, Antonio Marotta – ci dispiace ma al momento non possiamo fare nulla. Per il futuro posso confermare che il servizio sarà rivisto poiché con la nomina del nuovo funzionario responsabile del servizio Turismo, la dottoressa Lucia Baldassarre, e in sinergia con l’assessore alla Cultura, Marco Calò, la mappa dei compiti per ogni dipendente sarà rivista affinché disagi come quello di lunedì scorso non si verifichino più”. Infine l’assessore Marotta ha confidato: “Come Amministrazione, infatti, puntiamo sulla destagionalizzazione del turismo per cui dobbiamo essere efficienti 365 giorni l’anno”.  

Ultima modifica il Mercoledì, 10 Agosto 2016 08:39