Mesagne. Chiesta sospensione finanziamento rifugiati In evidenza

Luglio 19, 2016 2512

comune uffici esterniE' stata protocollata presso il Comune di Mesagne

una richiesta di sospensione della determina 1079/2016 relativa al progetto Sprar per prestare, nel biennio 2016 – 2017, servizi di accoglienza in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria. A presentarla è stato il consigliere comunale del gruppo misto, Carmine Dimastrodonato, che avrebbe riscontrato un'anomalia procedurale tra quello scritto nel bando e quello riportato nei verbali della commissione che ha valutato le domande. La giunta comunale, con propria deliberazione 334 del 06/11/2015, ha stabilito che le attività previste dal progetto, laddove fosse stato presentato, saranno realizzate tramite un soggetto gestore esterno dando incarico al dirigente di servizio di procedere alla sua individuazione mediante procedura di selezione ad evidenza pubblica. "Ho riscontrato delle anomalie tra il bando di gara e quanto riportato nei verbali proprio in virtù di unico partecipante essendo lo stesso, non in possesso di una sede operativa nella provincia di Brindisi", ha chiarito il consigliere Dimastrodonato che ha chiesto al sindaco Molfetta di "approfondire tutto il percorso procedurale e poiché l’Amministrazione comunale ne ha la facoltà, di non stipulare la convenzione anche in seguito ad avvenuta approvazione del progetto da parte del Ministero, senza che i candidati possano accampare pretese o richieste o qualsivoglia rimborso per il solo fatto di aver partecipato alla presente selezione". Il consigliere ha aggiunto: "Non si diventa città dell’accoglienza perché una mattina 4 componenti su sei della giunta decidono di fare qualcosa per tutti i cittadini di Mesagne". Poi ha detto: "Penso che la scelta non sia stata fatta per un sentimento di umanità quanto per un fattore economico, e non per il Comune". Ed ha, quindi, precisato: "Questa Amministrazione non ha mai affrontato il tema dell’accoglienza né pubblicamente, in un confronto aperto alla cittadinanza, associazioni, enti, né in sede istituzionale, né il tema dell’accoglienza faceva parte delle linee programmatiche del sindaco".