Fabio Marini agli stati generali dell'antiracket

Luglio 04, 2016 1800

marini fabio e generale Tullio Del SetteSabato scorso, presso la base della Marina militare di Forte San Salvatore

a Messina, le associazioni antiracket aderenti alla Fai, la Federazione italiana antiracket, hanno incontrato il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette. Al convegno sono intervenuti il sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Maurizio De Lucia, il commissario straordinario antiracket, Santi Giuffrè, il presidente nazionale Fai, Giuseppe Scandurra, il presidente onorario, Tano Grasso, e il sindaco di Messina, Renato Accorinti. Ha presenziato all’incontro anche il coordinatore provinciale ntiracket Fai di Brindisi, Fabio Marini, che ricopre anche il ruolo di presidente dell’associazione mesagnese e consigliere nazionale della Fai. Durante l’incontro è stato inserito anche il contributo di alcuni militari dell’Arma che hanno prestato servizio nelle aree più interessate dal fenomeno estorsivo, i quali hanno proposto, attraverso le rispettive esperienze professionali, positivi modelli comportamentali fondati su un approccio di fiducia nelle istituzioni. La sede di Messina è stata scelta simbolicamente poiché nel 1990, a Capo d’Orlando, nella provincia messinese, nacque la prima associazione che servì da esempio per gli imprenditori e gli operatori economici di tutta Italia per la formazione e il consolidamento di modalità di collaborazione finalizzate all’emersione e al contrasto del fenomeno estorsivo. “E’ una giornata che assume una valenza straordinaria per noi dell’Arma perché evidenzia questa importante collaborazione tra noi e la Federazione associazioni antiracket e antiusura”, ha affermato il comandante generale dei carabinieri, generale Tullio Del Sette, a Forte San Salvatore a Messina durante l’incontro nazionale delle associazioni antiracket aderenti alla Fai con l’Arma dei Carabinieri. “Questa collaborazione con la Fai prosegue da tempo – ha precisato Fabio Marini – e noi vogliamo continuare a svilupparla. L’attenzione rivolta dalla Fai all’Arma e viceversa è una testimonianza forte dell’impegno che ci deve essere tra istituzioni e tra le istituzioni e i cittadini. Così si combatte la mafia, il racket, l’usura e ogni altra forma di criminalità”.  

Ultima modifica il Lunedì, 04 Luglio 2016 11:27