Mesagne, la città dove non si vede e non si sente In evidenza

Febbraio 02, 2016 4029

graffitoMesagne non accennano a smorzarsi gli atti di vandalismo.

Alcuni giorni fa un graffito con la scritta “Miers”, siglato e datato dall’autore, è apparso in via Epifanio Ferdinando angolo via Maia Materdona. Un pubblico sfregio, poiché il graffito è stato realizzato a fianco a un bassorilievo di bronzo che ricorda i due illustri personaggi mesagnesi, le cui rispettive vie ricordano, in un punto cruciale della città. Il graffito non è stato realizzato in cinque minuti poiché sia la grandezza sia la tecnica utilizzata denotano una pianificazione del gesto vandalico. Insomma si tratta di “Wiretrs”, di graffitisti, che imbrattano e basta. In queste scritte non c’è nessuna opera artistica ma solo il desiderio di danneggiare. E come tale vanno perseguiti per legge giacché prevede delle sanzioni per lo specifico atto di vandalico perpetrato. Nonostante ciò, purtroppo, com’è già accaduto in altri episodi similari, nessuno si è accorto di nulla, nessuno sa nulla. Eppure la zona è a qualche decina di metri dal municipio in un incrocio nevralgico per la viabilità cittadina. Lo sfregio questa volta ha toccato la stessa Amministrazione poiché sia il piccolo giardinetto sia il bassorilievo sono stati realizzati dall’ente pubblico con i soldi di tutti i cittadini. Interprete di quanto accaduto si è fatto il consigliere comunale indipendente, Carmine Dimastrodonato, che ha condannato l’episodio e ha chiesto, alche lui come hanno già fatto i dirigenti di Progettiamo Mesagne”, una sterzata sul campo della legalità. “Mentre in tutta Italia si parla di legalità la nostra cittadina sembra fuori controllo”, ha esordito il consigliere che ha fatto notare come “le zone meno frequentate del centro storico sono oggetto di scritte e disegni non proprio apprezzabili, purtroppo non casi sporadici bensì quotidiani”. Dimastrodonato è duro con i vandali ma anche con chi deve garantire la legalità. “Se è vero che questi atti di vandalismo sono commessi da persone incivili – ha continuato il consigliere di minoranza - il controllo del territorio e il rispetto della legalità vanno esercitati e dichiarati costantemente senza mai abbassare la guardia”. Anche Dimastrodonato, al pari di Calabrese, segretario di Progettiamo Mesagne, è convinto che l’osservatorio della legalità è uno strumento di controllo del territorio che bisogna ripristinare. “Per me è prioritaria la convocazione dell’osservatorio – ha aggiunto – per valutare ciò che sta accadendo in città sul fronte della criminalità”. Per il consigliere indipendente la convocazione dell’osservatorio, cui dovranno partecipare anche le forze dell’ordine, il tessuto produttivo e sociale della città, è quanto mai determinante per dare “ai cittadini una maggiore garanzia di vivibilità”. Solo alcuni giorni fa i vigili urbani avevano individuato, nel centro storico, un’intera famiglia, composta da mamma, figlia e nipote, gli autori di alcune deturpazioni verificatesi sui muri di abitazioni.  

Ultima modifica il Martedì, 02 Febbraio 2016 15:04