Mesagne. Flop dell'Amministrazione Molfetta, l'inizio non è esaltante

Settembre 22, 2015 4805

comune parcheggio della polizia localeNon accenna a smorzarsi a Mesagne la querelle intorno (articolo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

alla probabile perdita del finanziamento regionale a favore del castello Normanno-Svevo. Ben 1 milione di euro sui 17 milioni messi a disposizione della Regione. In ogni modo anche se il progetto fosse arrivato primo sarebbe stato escluso lo stesso. La Regione Puglia, infatti, l'ha definitivamente escluso dal finanziamento con la presente motivazione: "La relazione è carente di una descrizione della sostenibilità economico-finanziaria di cui all'articolo 7 dell'Avviso". La determina dirigenziale è la n. 186/2015 firmata dal dirigente del Servizio Beni Culturali della Regione Puglia. Ancora una volta è la macchina amministrativa del Comune di Mesagne a finire nell'occhio, virtuale, del ciclone. Tecnici o dirigenti che, a quanto si legge nella nota della Regione, non hanno saputo redigere il progetto oppure l'hanno redatto incompleto. Su quest'ultimo punto anche l'Amministrazione Molfetta ha le sue colpe poiché è stata miope nel non saper dare una precisa sostenibilità economica. "Al di là dei fatti, delle circostante per cui la nostra domanda di finanziamento è arrivata in ritardo, riducendo di fatto le speranze per poterlo acquisire, ritengo che sarebbe sbagliato far finta di niente", ha messo in rilievo Antonio Calabrese, segretario di Progettiamo Mesagne, l'unico partito di opposizione che, al momento, ha inchiodato l'Amministrazione Molfetta alle sue responsabilità. Calabrese ha continuato: "Vi è ancora un’evidente discrasia fra funzioni politiche e amministrative nel nostro paese e non possiamo metterci la benda agli occhi". Calabrese ha fatto, inoltre notare, che qualsiasi programma di governo "se pur animato da buonissime intenzioni, troverebbe ostacoli in una situazione del genere". Il segretario entra, quindi nello specifico dei fatti: "Nel caso di specie, ad esempio, non è pensabile non aver collocato più postazioni per inviare una mail pec, anche tramite un portatile. Calcolare l'imprevisto credo faccia parte del buon senso". Poi Calabrese ha denunciato una situazione trasversale a tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni a Palazzo dei Celestini. "La cosa più incredibile è che non si riesce mai a trovare un responsabile e, alla fine, come sempre, a subir il maggior danno, sono i cittadini". E allora che soluzione si potrebbe adottare in questi casi? "Bisogna intervenire con urgenza sull'ammodernamento della macchina amministrativa - ha spiegato - applicando l'agenda digitale europea, con l'amministrazione digitale, la carta dei servizi, la certificazione dell'ente, che non solo tutelerebbe maggiormente i cittadini, perché verrebbero erogati servizi certi in tempi certi, ma migliorerebbero le prestazioni qualitative e quantitative della macchina amministrativa". Anche la società civile è indignata "Ieri il museo, oggi il castello. Pare che il treno dei finanziamenti non passi mai da Mesagne. Oppure sono i dirigenti che arrivano sempre in ritardo in stazione", ha scritto su Facebook Andrea Tenore mentre per il presidente del comitato civico "Terra di Mesagne", Mimmo Stella "c'è sempre un malinteso di mezzo".