che vive in un condominio di edilizia popolare, in via Etna, di proprietà dell’istituto case popolare poiché dal suo soffitto piove acqua. Proprio così, anche quando c’è il sole in casa piove. La causa? Le tubazioni dell’appartamento al piano superiore che si sono rotte e ogni qualvolta si apre il rubinetto o si aziona lo sciacquone del bagno in casa dell’anziana si riversa l’acqua andando a sporcare gli ambienti e creando una situazione sociale d’insostenibilità. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Mesagne che, oltre a constatare i fatti, non hanno potuto far nulla per risolvere il problema. Così, mentre fuori c’è il sole la proprietaria è costretta a girovagare per il suo appartamento e mettere delle bacinelle un po’ qua e un po’ la per cercare di contenere il disagio. “Non so più che santo pregare per cercare qualche uomo di buona volontà che possa risolvere questo gravoso problema”, ha spiegato la donna che, peraltro, soffre di diverse patologie cliniche e ha bisogno di serenità e ambiente sano in cui vivere. “Sono andata in Comune per cercare di sollecitare la soluzione del problema e lì mi hanno detto che non è di loro competenza poiché la proprietà è dello Iacp”, ha spiegato con amarezza la signora. Poi ha chiamato i vigili urbani proprio mentre scorreva l’acqua nel suo appartamento. “i vigili hanno visto il problema – ha aggiunto – ma non hanno potuto fare nulla poiché la sistemazione delle condotte deve essere fatta dal proprietario dell’immobile”. Infine, da Mesagne la signora si è recata a Brindisi presso la sede dello Iacp. “Qui ho esposto i miei problemi ad alcuni dipendenti presenti all’interno dell’ufficio i quali, credo, non abbiano compreso la gravità della vicenda. Io ho diverse patologie per cui non posso peregrinare da Mesagne a Brindisi per chiedere un diritto che mi spetterebbe per legge e che in altre realtà si risolve con una semplice telefonata”.