“Neonati a Taranto. La vita che vince”

Febbraio 02, 2016 2938

CEI ENZONei giorni in cui a Taranto prendeva

avvio il processo Ambiente svenduto - il più importante in Italia, sui temi ambientali, dopo quello Eternit - nel capoluogo jonico e in altre sei città pugliesi, venivano proiettate quarantasette fotografie di Enzo Cei, fotografo, regista e scrittore toscano, il cui impegno civile è riconosciuto da tempo. Un lavoro realizzato nella Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto, diretta dal Dottor Oronzo Forleo. Il 5 febbraio si ricomincia: il maxiprocesso riparte da una nuova udienza preliminare, dopo che la svista di un cancelliere ha annullato i rinvii a giudizio decisi la scorsa estate. Quarantasette, come le foto del reportage Neonati a Taranto, le persone accusate di disastro ambientale; per loro il giudice dovrà pronunciarsi, nuovamente, per l’eventuale rinvio a giudizio. E con questa nuova fase del procedimento, i media nazionali ed internazionali riproporranno il solo volto di Taranto che si conosca: i suoi veleni giudiziari e quelli reali, ben visibili sopra la città. Il lavoro di Enzo Cei si spinge oltre l’Ilva e i suoi disastri, per mostrare l’immagine di bimbi nati prematuramente e il loro attaccamento alla vita, in una condizione estrema. Il patrimonio di competenze e qualità umane a difesa di questi neonati, in una comunità offesa e dal futuro incerto. La vita che resiste, nonostante tutto. ISBEM, Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo di Mesagne, invita a guardare, attraverso queste fotografie, ad un altro dove, sempre sotto i nostri occhi eppure invisibile. Un orizzonte lontano dai fumi dell’Ilva, lo stesso che accoglie quella bellezza che si riconosce negli scatti del maestro Cei. Luoghi fisici e mentali con i quali continuare a dialogare; Neonati a Taranto, infatti, non è che il primo passo del fotografo pisano lungo un percorso che possa coinvolgere le energie migliori della comunità jonica e pugliese. Qualità e potenzialità che aspettano solo di emergere, anche attraverso gli strumenti che la fotografia offre. Dieci fotografie del reportage sono ora disponibili sul sito www.enzocei.com. Per eventuali progetti realizzabili a Taranto o in Puglia, da proporre ad Enzo Cei, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’evento che, lo scorso ottobre, ha ospitato nel capoluogo jonico l’anteprima nazionale del lavoro fotografico di Enzo Cei è stato organizzato dall’Associazione tarantina Delfini e Neonati - A. De Cataldo onlus, dal Circolo fotografico “Il Castello” e sostenuto dal progetto Rete Gens, dal Circolo Arci-Uisp, dalla Cooperativa sociale Stipa delle Fate, entrambe di Crispiano e dalla neonata associazione culturale Ciosa, di Grottaglie. ISBEM, istituto di ricerca senza scopi di lucro con il quale il maestro Enzo Cei collabora, in 16 anni di esistenza ha avviato molti giovani del Mezzogiorno alla formazione e alla ricerca, come vie maestre per migliorare il PIANETA SALUTE e plasmarlo sui bisogni dei cittadini. Guidato dal professor Alessandro Distante, ISBEM svolge la propria missione facendo progetti interdisciplinari e innescando la collaborazione integrata fra tutti gli attori del progresso: Istituzioni, Ricerca, Imprese, Cittadini, Scuole e Comunicazione. Emerge così il ruolo cruciale della Ricerca e dei Cittadini per raggiungere un obiettivo strategico per tutti: la SALUTE. Si prega di consultare i siti indicati per maggiori informazioni sulle attività dell’ISBEM (www.isbem.it) e del suo piano strategico Monastero del 3° Millennio, frutto dell’Innovazione Sociale e del Paradigma del Dono (http://www.isbem.it/m3m/). Il bene fatto non va mai perduto!  

Ultima modifica il Martedì, 02 Febbraio 2016 19:06