Cicloamici. Lettera aperta scritta nel 2008 ai candidati sindaci del comune di Mesagne

Marzo 25, 2015 2260
cacciaviteEsattamente il 25 marzo del 2008 cioè 7 anni fa i cicloamici scrivevano ai candidati sindaci del comune di Mesagne la lettera che riportiamo sotto. Dopo 7 anni poco o niente è stato fatto dalle amministrazioni che si sono succedute a favore della moblità sostenibile, della sicurezza stradale. Ripropoponiamo perciò la lettera tal quale.
  1. Premessa

…Siamo convinti che esistano le premesse per cui la città di Mesagne con uno sforzo collettivo delle forze sociali, politiche e produttive possa compiere importanti miglioramenti e trasformazioni nel proprio ecosistema urbano. Per far questo occorre condurre su un piano propositivo e costruttivo i molteplici contributi di singoli cittadini, partiti, associazioni e tecnici.

L’associazione Cicloamici espone alla cittadinanza e ai candidati sindaci la seguente riflessione, e le proposte in essa contenute.

  1. Punti di partenza

La riflessione dei cicloamici comincia dall’analisi della condizione della mobilità nella città dove gli incidenti e gli ingorghi sono frequenti e considera le più recenti direttive europee in tema di mobilità urbana e sicurezza stradale.

2.1.Il traffico ossessivo Quotidianamente Mesagne è assillata dal traffico e da ingorghi. Questi impoveriscono tremendamente la qualità di vita nel nostro paese limitando la mobilità complessiva, avvelenando l’aria che i cittadini respirano, rendendo le strade insicure soprattutto agli utenti “deboli”, ciclisti e pedoni. Le situazioni più critiche si manifestano sulle principali arterie cittadine a partire da via Brindisi.

2.2.La sicurezza stradale una conseguenza delle condizioni frenetiche e ossessive del traffico cittadino sono i numerosi incidenti che si verificano in ambito urbano. In particolare sono tanti gli incidenti occorsi su via Brindisi dove non esiste nessun elemento di moderazione del traffico e di protezione dei soggetti esposti (pedoni e ciclisti).

2.3.Il documento europeo Libro verde “Verso una nuova cultura della mobilità urbana” (settembre 2007), che denuncia gli effetti negativi del traffico urbano per la salute, la sicurezza stradale, assegna al trasporto a piedi e in bicicletta  un ruolo fondamentale, assieme all'efficienza dei mezzi pubblici e alla limitazione dei veicoli a motore, nel tessuto urbano cittadino.

2.4.La Carta europea della sicurezza stradale Un invito della Commissione europea a intraprendere azioni concrete, a valutare i risultati e a consapevolizzare costantemente la società circa la necessità di ridurre del 50% il numero di vittime degli incidenti stradali entro il 2010.

2.5.La bicicletta come mezzo di trasporto contribuisce al miglioramento della qualità urbana e al recupero degli spazi, alla tutela della salute e alla riduzione dei costi sociali di cura (promozione di stili di vita attivi, aumento della vita media, contrasto del sovrappeso e dell’obesità); alla riduzione del traffico e dell’inquinamento. Mesagne da alcuni anni è diventato un importante punto di snodo del turismo sostenibile in bicicletta. Nel 2008 si è svolto il corso nazionale FIAB sulla mobilità sostenibile e si svolgerà il raduno nazionale dei giovani FIAB. Importanti agenzie del settore (Ciclismo classico, Hik Bik, Fun-Active) fanno soggiornare a Mesagne i gruppi cicloturistici. Ancora Mesagne ed il suo territorio rientra in progetti ciclabili comunitari i cui studi di fattibilità e successive realizzazioni sono finanziate dalla Comunità Europea. Basta citare CY.RO.N.MED., acronimo inglese che sta per Rete Ciclabile del Mediterraneo; PIS 12 per la realizzazione di itinerari ciclabili che colleghino i territori interessati; infine la proposta avanzata di una rete di Vie Verdi completa e capillare nell’Area Vasta di Brindisi in grado di sviluppare l’intermodalità.

  1. Proposte e progetti

Sulle premesse esposte sopra l’Associazione cicloamici, espone ai cittadini, ai candidati e agli organi di stampa le seguenti proposte:

3.1  Partecipazione condivisione e progettualità

3.1.1.     Costituzione di un Forum cittadino sulla mobilità e la sicurezza stradale. Il “forum sulla sicurezza stradale e la mobilità sostenibile” dovrà raccogliere intorno a un tavolo amministratori, associazioni e tecnici. Il forum dovrà rappresentare uno strumento di partecipazione e proposizione in grado di coinvolgere e informare la cittadinanza. Il forum potrà essere il luogo per la individuazione di strategie e proposte condivise e partecipate sulla mobilità e sull’ecosistema urbano a Mesagne.

3.1.2.     Ideare progettare e reperire risorse Accrescere la progettualità e le risorse disponibili per migliorare l’ecosistema urbano e la mobilità sostenibile. Redigere i progetti per il risanamento dell’ecosistema urbano per chiedere misure di finanziamento nell’ambito PIS11, area Vasta, POR etc. Destinare una adeguata parte del bilancio comunale alla realizzazione di una politica di sostegno della mobilità sostenibile e della bicicletta; parte della cifra potrebbe essere recuperata utilizzando una quota dei proventi delle multe e dei pedaggi per la sosta a pagamento.

3.1.3.     Spazio e attenzione alle associazioni ambientaliste e di volontariato. La crescita civile e culturale di Mesagne a partire degli inizi degli anni 90, ancor prima che alla classe politica va attribuita al ruolo attivo dei cittadini, all’associazionismo e al volontariato. Tuttavia, dal 2002 e invano le associazioni ambientaliste e di volontariato di Mesagne chiedono ascolto e spazi. Si assiste invece, preoccupati, alla riduzione di spazi sociali vivibili e gratuiti in cui i cittadini possano ritrovarsi e sviluppare forme di partecipazione: gli ambienti comunali pubblici: castello, Gal, Cappuccini non sono fruibili o lo sono a pagamento. Malgrado le continue richieste l’amministrazione comunale non ha mai concesso ai cicloamici e alle altre associazioni ambientaliste una sede. Di nuovo e a gran forza richiediamo un luogo dove far ritrovare le associazioni di volontariato.

3.1.4.     Organizzazione di una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini mediante cui illustrare i vantaggi individuali e collettivi legati alla moderazione del traffico veicolare e all’uso di trasporti alternativi alle auto e all’uso della bicicletta. L’azione di sensibilizzazione che conduca la cittadinanza ad una comune visione del problema dell’inquinamento urbano, dell’emergenza traffico e della necessità di un sistema di trasporto alternativo. A tal scopo organizzare conferenze, attività culturali ed iniziative educative nelle scuole

3.1.5.     Educazione stradale a scuola Rivolgere una particolare attenzione all’educazione e alla sensibilizzazione dei ragazzi in età scolare, cosa prevista ma solo sulla carta dai programmi didattici nazionali.  I cicloamici hanno verificato mediante lezioni nelle scuole elementari che i bambini possono sviluppare un’enorme sensibilità verso il tema dell’educazione stradale e riversare la loro sensibilità verso adulti meno attenti. La prossima realizzazione del Parco Scuola del Traffico, unico esperimento nel Centro Sud consentirà alle scolaresche di apprendere in pratica le nozioni teoriche.

3.1.6.     Costituzione di un apposito Ufficio Biciclette e Mobilità sostenibile presso il Comune di Mesagne. Le amministrazioni devono confrontarsi con i problemi del traffico e ricercare nuove strategie. Uno studio recente sugli spostamenti su breve distanza, finanziato dall'Unione Europea, ha evidenziato che il 30% dei tragitti effettuati in automobile copre distanze inferiori ai 3 km ed il 50% è inferiore ai 5 km. Il manuale della Comunità Europea dal titolo " Città per la bicicletta, città dell'avvenire" ritiene condizione indispensabile per una efficace politica di promozione dell'uso della bicicletta la costituzione di un ufficio ad hoc. Cogliendo tali indicazioni si invita l'amministrazione comunale ad istituire un Ufficio Biciclette per la Mobilità Sostenibile con il compito di sviluppare, in qualsiasi forma la mobilità ciclistica in tutto il territorio comunale, il rafforzamento della sicurezza nell’utilizzo delle infrastrutture e attuare le condizioni necessarie a contenere e ridurre i rischi ambientali e individuali da eccesso di traffico tradizionale.

3.2.Proposte per il miglioramento dell’ecosistema urbano

3.2.1.     Centro storico a traffico limitato Il centro storico di Mesagne grazie alle ristrutturazione dei privati e dell’ amministrazione e alle attività commerciali, ricreative e culturali  che vi si svolgono è divenuto il cuore della vita sociale cittadina. Limitare il traffico è una necessaria scelta di civiltà in linea con quanto avviene in quasi tutti i centri storici d’Italia.

3.2.2.     Aree verdi urbane Ingrandire e creare nuove aree verdi cittadine, proteggerle,  per consentire a grandi e piccini di ritrovarsi all’aria aperta, socializzare. La creazione di nuove aree verdi è possibile e opportuna nelle zone periferiche. Aree verdi attrezzate possono riqualificare le periferie degradate. Aumentare considerevolmente i giochi per bambini e ragazzi in Villa Comunale e nelle aree verdi della città.

3.2.3.     Moderazione del traffico e “Zone 30” Incrementare i provvedimenti per la moderazione del traffico in termini di velocità dei veicoli e incremento della modalità pedonale e ciclabile. Realizzare rotonde, isole spartitraffico/salvagente, incroci rialzati, zone con limitazione della velocità sotto i 30Km/h, costruire piste ciclabili urbane su sede propria dove possibile.

3.2.4.     A scuola a piedi e in sicurezza Adozione di provvedimenti attorno ai principali poli scolastici volti a migliorare  la sicurezza stradale, la mobilità pedonale e ciclabile sui percorsi casa-scuola. Tra i provvedimenti possibili segnaliamo: la creazione di zone con limite di velocità a 30Km/h intorno alle scuole, attraversamenti pedonali segnalati e rialzati. La promozione di iniziative già avviate in via sperimentale: il piedibus, l’educazione stradale nelle scuole.

3.3.Per la difesa e valorizzazione del nostro territorio

3.3.1.     Valorizzare le “Vie verdi di Mesagne” La fitta rete di stradine secondarie tipica del nostro paesaggio agrario, che congiunge tra loro tutti i centri minori del Salento può divenire l’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo di un turismo sostenibile e può rappresentare una importante occasione di sviluppo dei nostri piccoli centri e dei loro stupendi ed unici territori. Il comune di Mesagne attraverso la realizzazione e segnalazione di alcuni percorsi cicloturistici a Sud del Paese si potrebbe collocare al centro della viabilità cicloturistica della Provincia di Brindisi. A tale scopo occorre ulteriormente valorizzare il tessuto viario secondario del territorio di Mesagne, verificare e segnalare le vie antiche e di cui si ha memoria storica ed evidenza archeologica ed il loro stato di conservazione,  individuare nuove forme di tutela e valorizzazione

3.3.2.     La Tangenziale Sud Il paesaggio agrario, il patrimonio naturale e storico che ci è stato donato dalla Natura e dalle mani sapienti dei nostri antenati rischia di essere compromesso dalla frammentazione della rete delle strade vicinali determinato dalla costruzione della tangenziale a Sud di Mesagne. Sulla tangenziale in via di realizzazione devono essere notevolmente rafforzate le misure di sicurezza con la creazione di rotonde sugli incroci con le Strade Provinciali e la loro segnalazione. Occorre impedire che i lavori di realizzazione della tangenziale Sud di Mesagne compromettano la viabilità secondaria. A tal proposito i cicloamici propongono di realizzare, sotto la tangenziale, degli stretti sottopassaggi per garantire la continuità della percorribilità pedonale e ciclabile.

3.3.3.     La ciclabile della Scienza Costruzione della pista ciclabile direzione brindisi per raggiungere il centro commerciale, la cittadella della ricerca ed infine la città di Brindisi. La proposta dei cicloamici è quella di recuperare la complanare destra interrotta all’altezza della lavanderia industriale. Realizzare in corrispondenza dell’interruzione un passaggio di 2,5 metri di larghezza sul canale di scolo delle acque così da bypassare l’interruzione.

3.3.4.     La ciclabile del mare. Individuazione e segnalazione di un percorso cicloturistico che consenta il collegamento con il “Percorso della civiltà rupestre”. L’ipotesi più interessante e ambiziosa è quella di convertire in pista ciclabile il binario oramai fatiscente che dalla stazione conduce alla polveriera della Marina.

  1. Conclusioni

Con quanto esposto i cicloamici chiedono un modello di città socialmente più evoluto, ecologicamente compatibile che consideri i pedoni, la bicicletta e il mezzo pubblico al centro della mobilità urbana. Siamo convinti che sulla mobilità sostenibile a Mesagne si gioca una importante battaglia di civiltà. Le piste ciclabili sono a destra e a sinistra ed è scorretto strumentalizzare a fini partitici una campagna di civiltà e crescita collettiva. Molti provvedimenti relativi alla riduzione della velocità in città e della sicurezza stradale possono sembrare a prima vista impopolari. Altrove, nelle città europee quello che nel Sud Italia pare un non luogo, un utopia rappresenta il vissuto quotidiano. Con il tempo i cittadini maturano una nuova consapevolezza e comprendono che per vivere in una città pulita sicura ognuno deve fare con umiltà e convinzione la propria parte.

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Marzo 2015 08:52