Redazione

Fare tutela ambientale e turismo green in Puglia, ora sarà più facile con Tetide. Lanciata l'omonima piattaforma grazie alla quale i Parchi pugliesi opereranno in rete e saranno presenti in un unico spazio online. Obiettivi del progetto: migliorare e promuovere lo scambio di buone pratiche e la fruizione sostenibile delle aree protette.

Tetide è appena stato presentato presso la Borsa Internazionale del Turismo, a Milano, con un grande e partecipato evento, alla presenza di oltre 25 giornalisti di importanti testate nazionali invitati per l'occasione. 
Ad accendere i riflettori sul progetto, la Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, promotrice dell'iniziativa. 
Al fianco del Consorzio, l'assessore regionale ai Parchi Anna Grazia Maraschio, l'assessore al turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, Aldo Patruno, direttore generale del dipartimento turismo e cultura, Maria Filomena Magli, componente della Giunta del parco regionale Dune costiere . 
Tetide prende il nome dall'antico oceano che duecento milioni di anni fa bagnava l'Eurasia e l'Africa, il mare che univa realtà diversa e rigorosamente interconnesse, come oggi si propone di fare il progetto. 
L'idea della rete è nata dall'esigenza di unire i Parchi in un unico spazio operativo e promozionale al fine di aumentare il livello di tutela degli habitat e promuoverne la fruizione sostenibile. 
L'assessore Lopane ha invitato la strategia spiegando che, come da confronto con il ministero, sarà prerogativa del settore turismo puntare sulla sostenibilità ambientale delle attività e il Patruno ha aggiunto che Tetide anticipa la nuova programmazione regionale che premierà proprio le iniziative di messa in rete degli attrattori turistici in chiave green. 
L'assessora all'ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, che non ha potuto prendere parte all'evento a causa del Covid, ha così commentato: “Il progetto Tetide, s'inserisce a pieno nell'attività in essere dalla Regione Puglia. È necessario continuare ad orientare la nostra programmazione su fondi che possono la nostra programmazione in rete dei Parchi pusi, Mettere in rete significa utilizzare una comunicazione costante, volta non alla tutela, ma anche valorizzare alla sola del patrimonio. Penso, ad esempio, alle molteplici attività realizzate in questi anni dai vari Parchi, se messe in rete, costituiscono un territorio di sviluppo del potrebbe stesso”.“Occorre inoltre – ha proseguito la Maraschio – lavorare sullo sviluppo di politiche regionali efficienti, basato sull'ascolto e la condivisione, e sull'individuazione di strategie comuni. Risulta prioritario dare attuazione al Paf (Prioritized Action Framework,) il Quadro di azioni prioritarie per Natura 2000 Puglia, uno strumento strategico, che s'inserisce nel quadro della Strategia regionale per la biodiversità 2030, che persegue a sua volta gli obiettivi di conservazione e ripresi dall'Unione Europea. Il Paf è uno strumento importantissimo per la pianificazione volto, ad individuare le misure necessarie per attuare la rete Natura 2000 dell'Unione Europea e le relative strutture verdi.La Regione Puglia è destinata a raggiungere forme più incisive di coordinamento tra gli interessati, la finalità di superare le attività critiche e rendere i parchi più attivi e intelligenti”. Risulta prioritario dare attuazione al Paf (Prioritized Action Framework,) il Quadro di azioni prioritarie per Natura 2000 Puglia, uno strumento strategico, che s'inserisce nel quadro della Strategia regionale per la biodiversità 2030, che persegue a sua volta gli obiettivi di conservazione e ripresi dall'Unione Europea. Il Paf è uno strumento importantissimo per la pianificazione volto, ad individuare le misure necessarie per attuare la rete Natura 2000 dell'Unione Europea e le relative strutture verdi.La Regione Puglia è destinata a raggiungere forme più incisive di coordinamento tra gli interessati, la finalità di superare le attività critiche e rendere i parchi più attivi e intelligenti”. Risulta prioritario dare attuazione al Paf (Prioritized Action Framework,) il Quadro di azioni prioritarie per Natura 2000 Puglia, uno strumento strategico, che s'inserisce nel quadro della Strategia regionale per la biodiversità 2030, che persegue a sua volta gli obiettivi di conservazione e ripresi dall'Unione Europea. Il Paf è uno strumento importantissimo per la pianificazione volto, ad individuare le misure necessarie per attuare la rete Natura 2000 dell'Unione Europea e le relative strutture verdi.La Regione Puglia è destinata a raggiungere forme più incisive di coordinamento tra gli interessati, la finalità di superare le attività critiche e rendere i parchi più attivi e intelligenti”. che s'inserisce nel quadro della Strategia regionale per la biodiversità 2030, che persegue a sua volta gli obiettivi di conservazione e previsti dall'Unione Europea. Il Paf è uno strumento importantissimo per la pianificazione volto, ad individuare le misure necessarie per attuare la rete Natura 2000 dell'Unione Europea e le relative strutture verdi. La Regione Puglia è destinata a raggiungere forme più incisive di coordinamento tra gli interessati, la finalità di superare le attività critiche e rendere i parchi più attivi e intelligenti”.che s'inserisce nel quadro della Strategia regionale per la biodiversità 2030, che persegue a sua volta gli obiettivi di conservazione e previsti dall'Unione Europea. Il Paf è uno strumento importantissimo per la pianificazione volto, ad individuare le misure necessarie per attuare la rete Natura 2000 dell'Unione Europea e le relative strutture verdi. La Regione Puglia è destinata a raggiungere forme più incisive di coordinamento tra gli interessati, la finalità di superare le attività critiche e rendere i parchi più attivi e intelligenti”. volto ad individuare le misure necessarie per attuare la rete Natura 2000 dell'Unione Europea e le relative strutture verdi.La Regione Puglia è destinata a raggiungere forme più incisive di coordinamento tra gli interessati, la finalità di superare le attività critiche e rendere i parchi più attivi e intelligenti”. volto ad individuare le misure necessarie per attuare la rete Natura 2000 dell'Unione Europea e le relative strutture verdi. La Regione Puglia è destinata a raggiungere forme più incisive di coordinamento tra gli interessati, la finalità di superare le attività critiche e rendere i parchi più attivi e intelligenti”. 
A conclusione della presentazione nella cornice milanese, Tetide è stato premiato dalla rivista “Weekend premium” con l'assegnazione di un riconoscimento speciale per l'innovazione ambientale. 
Sul fronte della conservazione, Tetide si propone: l'implementazione della qualità di tutela dell'ecosistema attraverso la condivisione delle esperienze di ciascuna area protetta; l'implementazione delle attività di monitoraggio coordinato; la promozione di iniziativa di scienza dei cittadini; la partecipazione a progetti che vedano i Parchi remare in un'unica direzione. 
Sul fronte della fruizione sostenibile con Tetide: si creerà una brand identity incentrata sulla qualità ambientale; si elaboreranno iniziative di turismo lento attraverso l'interconnessione delle aree protette; si implementerà la strategia di incentivazione del turismo lento mediante la promozione delle reti di cammini, percorsi ciclabili e strade tematiche. 
Alcune delle aree protette della regione hanno già aderito a Tetide e la piattaforma online dedicata www.parchitetide.it inizia ad arricchirsi con i contenuti specifici per ciascuna realtà verde: Area Marina Protetta di Porto Cesareo, Parco regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, Porto selvaggio e palude del capitano, Riserve naturali orientate del litorale tarantino orientale, Bosco e paludi di Rauccio. 
“Le aree protette, unite, diventeranno più forti perché si lavorerà in maniera integrata unendo le e diversificate competenze degli Enti Parco a favore dell'ecosistema – ha dichiarato il presidente di Torre Guaceto, Malatesta -, Inoltre, i turisti tanto regionali, quanto nazionali ed esteri, finalmente avranno modo di conoscere la Puglia verde e trovare tutte le informazioni sulle aree protette in un'unica piattaforma. Tetide è rete, la volontà di andare oltre l'individualismo per il bene dell'ambiente e dei suoi abitanti. Il progetto è ancora ai blocchi di partenza, ma un passo dopo l'altro, darà vita ad una struttura ambiziosa e importante per tutti. Siamo all'inizio di un processo che spero raccolga il gradimento di tutte le aree protette pugliesi. Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=zU-yPu9IsT4

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Il sindaco Matarrelli sull'operazione antidroga di stamattina, plauso alle forze dell'ordine e alla Procura: 'Istituzioni e cittadini uniti al vostro fianco'.  

Rivolgo il mio plauso per l'operazione antidroga conclusasi nella prima mattinata di oggi, al termine dell'accurata attività investigativa condotta dal Commissariato di P.S. di Mesagne in  collaborazione con la Squadra Mobile di Brindisi, il Commissariato di P.S. di Ostuni, il Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Lecce e Napoli, il Reparto Cinofili della Polizia di Frontiera di Brindisi e il IX Reparto Volo della Polizia di Stato di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi.
 
Esprimendo la mia riconoscenza, tengo a  sottolineare  l’importanza della sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini al fine di favorire il lavoro delle forze dell’ordine e garantire la sicurezza del territorio, insieme all'affermazione dei principi di legalità e giustizia.
 
- OPERAZIONE "DAY BY DAY"- ARESTA (M5S): “PLAUSO A MAGISTRATURA E POLIZIA DI BRINDISI E MESAGNE”.
 
“L’importante operazione effettuata questa mattina da parte degli agenti del Commissariato di Polizia di Mesagne e della Squadra Mobile della Questura di Brindisi nell'ambito di una indagine sul traffico di sostanze stupefacenti nel territorio di Mesagne e dei centri limitrofi, dimostra la grande professionalità delle attività investigative condotte delle forze dell’ordine e della magistratura di Brindisi. Nel pieno rispetto del principio di presunzione d’innocenza, il sequestro di importanti quantità di stupefacenti dimostra comunque la presenza di un fenomeno, quello dello spaccio, ancora troppo radicato sul nostro territorio. Nel ribadire il pieno sostegno al lavoro e all’opera di magistratura e forze di polizia, un ringraziamento va al questore Ferdinando Rossi, che lascia sicuramente a Brindisi il segno del suo impegno e la serietà della sua attività a favore della sicurezza della nostra comunità. Così come un ringraziamento particolare va alla Squadra di P.G. del Commissariato di Mesagne e al suo dirigente Comm. Dott. Giuseppe Massaro”. Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta, parlamentare mesagnese.

Mauro Vizzino:un plauso per l’operazione portata a termine dalla Polizia di Stato


Ancora una volta il paziente lavoro svolto dalla Polizia di Stato, in sinergia con la Magistratura, è servito a fare luce su un traffico di sostanze stupefacenti attivo in provincia di Brindisi e che vede coinvolti personaggi già noti alle forze dell’ordine.
E’ evidente che agli agenti ed ai loro dirigenti va il plauso di chi riveste un ruolo istituzionale, in quanto il loro lavoro va di pari passo con gli sforzi che ognuno di noi compie per determinare ulteriori occasioni di crescita delle nostre comunità, partendo proprio dal rispetto delle leggi e dal conseguente clima di legalità.
Da qui il mio grazie a chi ha operato, a vario titolo, in questa complessa indagine.

 

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Un sincero apprezzamento, di plauso e congratulazioni alle Forze di Polizia e alla Magistratura, per l’odierna e importante operazione antidroga, che ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata, a Mesagne e nel territorio provinciale. L'apprezzamento e il Grazie, al Sig. Questore Dott. Rossi, al Dirigente del Commissariato di Mesagne Dott. Giuseppe Massaro, ma anche alla Dott.ssa Rosalba Cotardo, che lo ha preceduto nell’incarico, e alla Dottoressa Rita Sverdigliozzi che ha partecipato all’operazione, come Dirigente della Squadra Mobile. Il ringraziamento va anche, ai Sottufficiali e a tutti gli Agenti, che hanno lavorato come sempre, con capacità e impegno di anni, per arrivare ad ottenere l’importante risultato odierno. Ogni duro colpo inferto alla criminalità organizzata, rappresenta la certezza di un territorio sotto controllo dello Stato, oltre ad essere una importante iniezione di fiducia, per tutti i cittadini onesti della Città e del Territorio provinciale. Con l’occasione, insieme alle congratulazioni, un saluto e un grazie al Sig. Questore Dott. Ferdinando Rossi, già destinato ad altro incarico, per l’impegno profuso in questi anni nella nostra Provincia. L'operazione odierna, conferma la necessità, già più volte richiamata, di tenere sempre alta la guardia e il controllo del territorio, da parte dello Stato in tutte le sue articolazioni Istituzionali. Il consumo e lo spaccio della droga nel nostro territorio, è un fenomeno che rischiava di nuovo di dilagare e di radicarsi, in maniera irreversibile, alimentando la recrudescenza di inquietanti fenomeni criminali. Per questo l'operazione odierna, quanto mai opportuna ed efficace, era assolutamente necessaria. Possono esserci anche altri problemi più importanti, che la crisi in atto inevitabilmente può solo accentuare, e che richiedono attenzione ed impegno continuo. Fenomeni quali usura, lavoro nero, commercio abusivo, abusi vari, che ne siamo certi, la capacità di controllo da parte delle Forze dell'Ordine, Polizia di Stato e Carabinieri, insieme alle Istituzioni locali e ai Cittadini, sempre più partecipi ed orgogliosi, della cultura di legalità che caratterizza la nostra Città, sapranno individuare e sconfiggere, costruendo muri invalicabili, per il crimine organizzato.
Nella nostra Città perciò, proprio per preservare ciò che abbiamo faticosamente conquistato, per continuare ad essere invidiabile esempio di riscatto civile, di libera e democratica convivenza, non possiamo temere di denunciare ciò che esiste, o nascondere la polvere sotto il tappeto, pensando di non turbare l'immagine, la considerazione e la bellezza della Città, che ormai ci viene invidiata. Quel che conta, è la capacità di risposta delle Istituzioni, l'unità di intenti con Magistratura e Forze dell'Ordine, la capacità di prevenire, affrontare, sconfiggere, stroncare, ogni possibile azione di criminalità organizzata, ogni tentativo di infiltrarsi o di rimettere le mani sulla Città, senza mai offrire dubbi di possibile residua convivenza. Impegno instancabile, continuità e capacità di analisi, di lettura dei fenomeni emergenti in tutti i campi della vita cittadina, capacità di avere sempre il controllo del territorio in mano alle Istituzioni tutte, che devono continuare ad essere presidio permanente di legalità.
Questa è la certezza da offrire e rendere evidente, questa è l'arma capace di alimentare l'obiettivo irreversibile, di impegno unitario e condiviso per la legalità.
on. Le Cosimo Faggiano


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Nota del Pd di Mesagne. 

 

 Esprimiamo profonda gratitudine nei confronti del Dirigente e degli agenti del locale Commissariato di Polizia di Stato che, con la collaborazione della Squadra Mobile di Brindisi, il Commissariato di P.S. di Ostuni, il Reparto di Prevenzione della P.S. di Lecce e Napoli, il Reparto Cinofili della Polizia di frontiera di Brindisi e il IX Reparto di volo della P.S. di Bari, hanno avviato e condotto lattività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, allesito della quale è stata disvelata e disarticolata una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti. A poche settimane dal trentennale dellistituzione del Commissariato di P.S. a Mesagne, loperazione Day by day dimostra quanto questa presenza sia ancora oggi preziosa per la città e come si debba profondere il massimo sforzo affinché la stessa venga sempre più consolidata e potenziata. Nel riaffermare limportanza di unazione sinergica tra le Istituzioni cittadine, le forze dellordine e il corpo sociale complessivamente inteso, non possiamo fare a meno di soffermarci sulla necessità che il Consiglio Comunale, lAmministrazione locale, tutte le organizzazioni politiche, le associazioni a vario titolo impegnate, le parrocchie e tante e tanti cittadini si interroghino sullo spaccato che ancora una volta emerge allesito dalla  lunga ed articolata indagine posta in essere dalla Polizia, non solo con riferimento alla capacità di gruppi di organizzarsi attorno allattività di spaccio, ma anche relativamente allutenza che tale attività criminale alimenta. Appare non più rinviabile la costruzione di una rinnovata, coordinata e duratura iniziativa che miri a consolidare nella città la cultura della legalità, che indaghi le vecchie e nuove forme di disagio che sfociano in situazioni come quelle portate alla luce dalla odierna operazione. Lo sviluppo sociale, culturale e quindi  economico che la nostra città ha conosciuto nel corso degli ultimi tre decenni, cosi come lemancipazione dal giogo della criminalità organizzata, che sono andati di pari passo, non sono risultati acquisiti una volta per tutte, ma necessitano di essere costantemente e contestualmente alimentati e consolidati. 
 

 

Dati del giorno: 11 aprile 2022

1.859
Nuovi casi
17.171
Test giornalieri
9
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 702
Provincia di Bat: 134
Provincia di Brindisi: 163
Provincia di Foggia: 238
Provincia di Lecce: 422
Provincia di Taranto: 179
Residenti fuori regione: 18
Provincia in definizione: 3
107.848
Persone attualmente positive
649
Persone ricoverate in area non critica
39
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

975.598
Casi totali
10.068.783
Test eseguiti
859.671
Persone guarite
8.079
Persone decedute

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A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti, in occasione dell’incontro sull’impatto del conflitto sulla vita quotidiana delle aziende vitivinicole, organizzato all’Auditorium Verdi al Vinitaly di Verona, con la prima mostra per “toccare con mano” la classifica degli aumenti nel bicchiere. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea.

Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti – arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Ma i prezzi degli ordini cambiano – aggiunge Coldiretti - ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti - la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

La situazione di difficoltà si evidenzia anche dall’andamento delle vendite che – rileva Coldiretti - per il 55% delle cantine italiane sono diminuite nel 2022, mentre per il 42% sono rimaste invariate e solo un 3% dichiara di averle aumentate. Gli effetti delle tensioni commerciali legate al conflitto si ripercuotono anche sull’export dove oltre quattro cantine su dieci (43%) affermano di aver ridotto le spedizioni.

Occorre comunque ricordare che sino ad oggi l’incremento dei costi è stato scaricato esclusivamente sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è addirittura diminuito dell’1,2% e dello 0,4% nei primi due mesi del 2022, per poi crescere appena dello 0,5% a marzo, in netta controtendenza con i rincari, spesso a doppia cifra, di tutti gli altri prodotti alimentari.

Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – conclude Coldiretti – sottolineando che tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico”.​

Con oltre il 54% dei consensi la FP CGIL è il primo sindacato al Comune di Mesagne nella competizione elettorale del 5/6/7 Aprile staccando di oltre 30 punti percentuali la sigla sindacale che si è posizionata al secondo posto.Con oltre il 54% dei consensi la FP CGIL è il primo sindacato al Comune di Mesagne nella competizione elettorale del 5/6/7 Aprile staccando di oltre 30 punti percentuali la sigla sindacale che si è posizionata al secondo posto.Un risultato straordinario che premia l’impegno e la qualità del lavoro svolto dalla FP CGIL e del suo gruppo Dirigente che si è distinto per la serietà e la perseveranza nell’azione sindacale.Un ringraziamento va a tutti i candidati e a tutti i lavoratori del Comune di Mesagne che hanno dato fiducia alla nostra lista.La FP CGIL assicura il massimo impegno per continuare a rappresentare al meglio le istanze dei dipendenti e nell’affrontare le tante sfide che ci attendono con la sottoscrizione del nuovo CCNL in via di definizione che vedrà l’avvio del nuovo ordinamento professionale.Un consenso che ha premiato serietà e competenza e ha detto NO alle false promesse e ai metodi clientelari.Buon lavoro alla nuova RSU del Comune di Mesagne.

LA SEGRETARIA GENERALEPatrizia Stella

E’ venuta a mancare questa mattina nella sua abitazione di via Solferino il geometra Angelo Perrucci (nella foto) che, nella Prima Repubblica, fu impegnato in politica e più volte consigliere comunale della Democrazia Cristiana. In una delle giunte del sindaco Cassio De Mauro e del sindaco Elio Bardaro ricoprì anche l’incarico di assessore ai Lavori Pubblici. Angiulino Perrucci è stato anche in attento imprenditore agricolo. Il prossimo 24 aprile avrebbe compiuto 93 anni.

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Derattizzazione e disinfestazione larvicida, oggi e domani. L’ufficio comunale Ecologia e Ambiente informa che nelle giornate di oggi e domani, lunedì 11 e martedì 12 aprile, le scuole, tutte le vie e gli immobili comunali saranno interessati dai programmati interventi di derattizzazione.

Negli stessi giorni verrà effettuato il servizio di disinfestazione larvicida contro mosche e zanzare.

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Blitz antidroga della polizia. Quindici ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite questa mattina a Mesagne e in altri comuni del Brindisino dalla Squadra mobile e da poliziotti del commissariato di Mesagne. Le ordinanze, emesse dal gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura, colpiscono presunti spacciatori di sostanza stupefacente. polizia_intercettazione.JPG

Alle prime luci dell'alba, al termine di intense ed accurate attività d'indagine, gli investigatori del Commissariato di P.S. di Mesagne, con la collaborazione della Squadra Mobile di Brindisi, il Commissariato di P.S. di Ostuni, il Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Lecce e Napoli, il Reparto Cinofili della Polizia di Frontiera di Brindisi e il IX Reparto Volo della Polizia di Stato di Bari, hanno dato esecuzione ad una Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale (operazione "DAY BY DAY") emessa dal presso il Tribunale Ordinario di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di 15 soggetti, di cui 6 in custodia cautelare in carcere e 9 in custodia cautelare dagli arresti domiciliaci. Il provvedimento rappresenta la conclusione di un'articolata attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e avviata dalla polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Mesagne nel settembre del 2020. L'indagine, durata circa un anno, ha consentito di disvelare e disarticolare una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, ben ramificata e operante nel territorio di questa provincia e composta principalmente da soggetti mesagnesi con basi logistiche / operative tra le città di Mesagne e Brindisi.commissariato_mesagne_apr_22.JPG

Nello specifico l'attività d'indagine è stata avviata in seguito ad una violenta aggressione nei confronti di uno degli odierni indagati, in seguito alla quale, grazie ad una meticolosa attività investigativa, si è via via estesa agli altri soggetti attinti dalle citate misure cautelari, riuscendo nel proseguo delle investigazioni, caratterizzate da attività investigative tradizionali e da attività tecniche di intercettazione, a risalire la filiera" fino all'identificazione del presunto principale approvvigionatone di cocaina operante sul territorio mesagnese e al suo unico fornitore, con l'individuazione, inoltre, di una lunga serie di assuntori provenienti da diverse città della provincia. Questa articolata e capillare distribuzione della cocaina, utilizzava un modus operandi accuratamente pianificato in ogni minimo particolare proprio al fine di eludere ogni possibile attenzione investigativa delle FFPP.. Nello specifico la cocaina veniva spostata da Mesagne a Brindisi - dove è stato scoperto dagli investigatori un appartamento trasformato in un vero e proprio "supermercato della droga" - per poi tornare nuovamente in quel territorio, tagliata, confezionata e suddivisa in dosi pronta per poter essere immessa sul mercato.polizia_perquisizioni_in_campagna.jpg

Questi diversi passaggi avevano l'obiettivo di eludere le investigazioni dalla polizia giudiziaria, inoltre proprio a tal fine, in alcune occasioni i soggetti utilizzavano accurate precauzioni nelle comunicazioni obbligando gli acquirenti al trasporto delle dosi di sostanza stupefacente con metodologie pericolose, facendogliele persino ingoiare. Questa capillare rete riforniva le piazze di spaccio mesagnesi con oltre 100 grammi di cocaina settimanali, garantendo l'approvvigionamento di stupefacente a numerosi consumatori anche in pieno lockdown. Le investigazioni hanno altresì consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio di sostanza stupefacente e di procedere, nel corso dell'attività investigativa, al sequestro di oltre 300 grammi di cocaina, all'arresto di quattro soggetti in flagranza del reato di spaccio, all'individuazione di numerosi assuntori di sostanze stupefacenti e alla loro segnalazione all'Autorità Amministrativa per le violazioni della normativa sugli stupefacenti. Le risultanze degli accertamenti venivano rassegnate da questo Ufficio all'A.G. titolare delle indagini che, facendole proprie, richiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari l'emissione delle misure cautelari de quo per i citati reati.

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Il video, realizzato presso il Castello Alfonsino di Brindisi, pubblicizza il mondo acrobatico della pole dance, amaca aerea, tessuti aerei, functional training, calisthenics. Il 1° maggio presso l'associazione Vertical Gym in Brindisi si svolgerà la competizione regionale delle discipline sopra accennate. Le vincitrici si qualificheranno per la competizione nazionale che si terrà a L'Aquila il 28 e 29 maggio.

A seguito delle osservazioni fatte dall’Ordine degli Architetti della provincia di Brindisi, sul bando di concorso per la definizione di Piazza V. Emanuele, l’Amministrazione comunale ha deciso che il suddetto concorso è un concorso di progettazione, annullando così qualsiasi speranza di partecipazione dei cittadini sulla scelta della futura configurazione del principale accesso al centro storico. Nonostante questo, bisogna dire che questo concorso, pur proponendosi di progettazione, manca di alcune caratteristiche che lo possano definire tale. Su tutte la totale mancanza di elaborati planimetrici di riferimento, in particolare una planimetria altimetrica, richiesta da più partecipanti al concorso; nel caso di piazza V. Emanuele II° assolutamente necessaria, data la presenza di una gobba centrale, fatta molti anni fa per evitare il ristagno dell’acqua piovana in piazza, e le pendenze che variano da lato a lato. Come faranno i concorrenti a redigere un preciso computo metrico, dal momento che non si sa esattamente quanti movimenti di terra saranno necessari? Come faranno ad azzeccare le pendenze giuste senza creare ostacoli insormontabili ai portatori di handicap?

 
Un altro dettaglio che pone alcuni dubbi è riferibile alla precisa volontà dell’Amministrazione di volere un accesso centrale alla Porta Grande, facendo fuori così qualsiasi altra ipotesi che l’ingegno dei progettisti poteva escogitare. Come riportato nel Documento di indirizzo della Progettazione: “sarà gradita la predisposizione di un nuovo disegno delle piazzole presenti, compresa la parte centrale rialzata in cui dovrà essere ricavata una viabilità che ricostituisca la continuità con l’asse viario di ingresso alle mura storiche cittadine”. Certo, l’Amministrazione può dare delle indicazioni progettuali, e lo fa parlando della “mission” del progetto (sostenibilità, valori simbolici legati al mondo del lavoro, ecc.), e questo va benissimo; non va più bene quando in un concorso di idee (pardon, di progettazione) dà indicazioni sulla stessa soluzione formale, sul mantenimento delle esistenti piazzole e sulla strada di accesso al centro storico, facendo fuori qualsiasi idea alternativa (che sarebbe poi la ragione principale per cui si bandisce un concorso di progettazione). Quindi l’Amministrazione, a quanto pare, ha già un’idea precisa di come vuole modificare quello spazio, (poco, per la verità) e chiude la possibilità di poter pensare quel luogo in maniera totalmente nuova e diversa, e per questo bandisce un concorso di progettazione, in cui i progettisti sono legati ad​ indicazioni prescrittive ineludibili, e senza che la cittadinanza possa esprimersi su questa scelta. Un bell’esempio di partecipazione. Con un concorso di idee, ed una mostra dei progetti presentati, tutti avrebbero potuto comparare le diverse proposte e, magari, orientare con le loro preferenze la scelta dell’Amministrazione. Così non sarà. Come sempre alle parole non seguono mai i fatti: si parla tanto di partecipazione ma, ancora una volta, questa è solo sbandierata, e mai agìta. Se l’Amministrazione aveva già le idee chiare su come vuole quella piazza, c’era bisogno di un concorso?
 
Un’ultima nota: l’Ordine degli Architetti, a livello nazionale, ha da tempo predisposto un bando tipo​ per i concorsi di progettazione, e molte amministrazioni ne hanno fatto uso. Qui a Mesagne invece si è​ preferito redigere un bando complesso e contraddittorio, rendendo necessario l’intervento dell’Ordine degli Architetti per fare chiarezza, con la conseguenza di una sua riformulazione in maniera restrittiva. Perdendo tempo e perdendo la possibilità di avere il miglior risultato possibile.
 
Carlo Ferraro