Stampa questa pagina

Una domenica da dimenticare per la Mens Sana Mesagne

Bruno Morobianco Ottobre 12, 2015 2171
Vota questo articolo
(3 Voti)

mens sana logoE' finita nel peggiore dei modi la trasferta a Corato per i bianco verdi mesagnesi, 105-61, un punteggio che descrive senza tanti giri di parole l'andamento della gara. Troppo Corato, davanti al suo numeroso e caloroso pubblico, e troppo poco Mesagne.

La partita è stata un monologo dei padroni di casa che hanno sfoderato una prestazione piena di intensità sia offensiva che difensiva. Circolazione della palla rapida che ha prodotto tiri comodi sia dalla lunga che dalla corta distanza. Il primo quarto ha visto un distacco di 15 punti, 31.16 coi mesagnesi già doppiati dopo i primo dieci minuti di gara. Coach Capodieci le ha provate tutte sia per contenere gli avversari che per sistemare i giochi offensivi ma non è stata la serata giusta. I mesagnesi hanno avuto un approccio alla gara troppo molle cui poi bisogna aggiungere il poco contributo del play Murra uscito prima del previsto per un fastidio al ginocchio. L'intensità dei padroni di casa è stata tale che non c'è stata mai alcuna speranza di rimonta o di contenere il distacco che minuto dopo minuto aumentava a senza mai fermarsi.

In questo disastro generale buona la prova del giovane play Salvatore Cavallo, penetrazioni senza paura e una stoppata da copertina che ha impreziosito la sua prestazione. Bene anche Passante, top scorer della giornata con 12 punti, fino a quando una gomitata allo zigomo di Leoncavallo non lo ha costretto a lasciare il parquet a causa di una ferita sanguinante cui ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Oltre al danno pure la beffa del fallo contro fischiato da un arbitro che non è sembrato all'altezza della gara. Purtroppo neanche di fronte all'evidenza del sangue la coppia arbitrale ha cambiato idea per non si sa quale motivo nell'imbarazzo generale di tutti i presenti. Neanche Leoncavallo ha avuto il buon gusto di scusarsi immediatamente per il colpo di gioco rifilato all'avversario, a partita di fatto chiusa e che non aveva più niente da dire. A pallacanestro, è bene ricordarlo, si gioca per divertirsi e non per fare male.

Ultima modifica il Lunedì, 12 Ottobre 2015 08:00