Redazione
CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, SCATTA ETICHETTA ORIGINE OBBLIGATORIA FRUTTA SECCA SGUSCIATA; MANDORLE A RISCHIO SICCITÀ E PAPPAGALLI VERDI
Scatta l’obbligo dell’indicazione d’origine della frutta secca sgusciata, dalle mandorle alle nocciole, dai fichi secchi ai pistacchi, mettendo finalmente in trasparenza un settore che negli ultimi anni ha registrato una forte crescita dei consumi di un patrimonio agroalimentare a rischio in Puglia a causa della siccità e della tropicalizzazione del clima che ha fatto proliferare i pappagalli verdi, ghiotti proprio di mandorle. Ad annunciarlo è Coldiretti Puglia, dopo l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2025 del regolamento Ue che impone l’indicazione della provenienza che va a completare la norma già esistente per quella in guscio. Un provvedimento che arriva peraltro proprio in concomitanza con il periodo natalizio, dove tradizionalmente è maggiore la presenza di mandorle, nocciole e altra frutta secca sulle tavole anche se negli ultimi anni il consumo è cresciuto in generale, spinto dalle nuove tendenze salutiste.
La normativa prevede l'obbligo di etichettatura dell'origine per la frutta secca sgusciata o essiccata e i prodotti di IV gamma, compresi funghi non coltivati, zafferano e capperi. Le informazioni relative all'origine devono essere chiaramente visibili sull'imballaggio e/o sull'etichetta e l'indicazione del paese d'origine deve risaltare maggiormente rispetto all'indicazione del paese in cui è avvenuto l'imballaggio.
Ma in Puglia con la siccità che ha causato il magro raccolto di mandorle in calo sugli alberi del 60%, il delicato e pregiato superfood – denuncia Coldiretti Puglia - è minacciato anche dall’invasione dei pappagalli verdi che si nutrono di frutta e soprattutto di mandorle, di cui i parrocchetti monaci spaccano il guscio legnoso ed estraggono con la lingua il frutto.
Attualmente in Puglia è destinata alla coltivazione del mandorlo una superficie pari a 17.920 ettari che fornisce una produzione totale di 166.500 quintali di mandorle, oltre il 22% del totale nazionale. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea-Nielsen, nel 2023 le famiglie italiane ne hanno acquistati 115 milioni di chili, per una spesa di 1,1 miliardi di euro. Ma se si considera anche il prodotto usato dall’industria dolciaria la quantità arriva a sfiorare i 640 milioni di chili.
Intanto, resta ancora anonima l’indicazione della provenienza della frutta secca usata nella preparazione dei dolci come, ad esempio, le creme di nocciole, anche se negli ultimi anni è cresciuto il numero dei produttori che appongono volontariamente informazioni sull’origine. Il rischio è legato principalmente alle importazioni di prodotto estero che non rispetta le stesse regole in materia di usi di pesticidi vigenti nell’Ue e che presenta spesso alti livelli di residui di sostanze pericolose, dalle nocciole turche ai pistacchi iraniani.
L’etichettatura obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti progressi sono stati fatti, con l’indicazione della provenienza che è stata estesa a circa i quattro quindi della spesa, anche se resta anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti.
Una battaglia che Coldiretti ha portato dallo scorso anno anche in Europa con il lancio di una proposta di legge di iniziativa popolare per per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella Ue. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. Solo così sarà possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime.
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LA PENSIONE? DAL 2025 ANCHE A 64 ANNI MA PER I “CONTRIBUTIVI” ANCHE CON L’AIUTO DEI FONDI INTEGRATIVI
Non molte le novità previste dalla legge di bilancio in materia previdenziale per l’anno 2025 nel quale vi è la proroga di
- Quota 103 nella versione "contributiva",
- l'Ape Sociale
- Opzione Donna.
Il cosiddetto bonus Maroni , cioè il taglio sui contributi da versare all'INPS con aumento del netto, verrà esentato da imposte e viene esteso anche a chi accede alla pensione anticipata " classica" (senza requisito di età ma con 42 anni e 10 mesi di contributi o 41 anni e 10 mesi per le donne)
Prevista anche – sottolineano le resposabili zonali Tonia Manelli e Carla Maggi - la possibilità prolungare il servizio nella Pubblica Amministrazione fino a 70 anni.
Si rafforza - in modo positivo secondo l’operatrice dell’ Ufficio Provinciale Serena Valente - l'agevolazione per le pensioni determinate con il sistema contributivo per le madri con 4 figli per le quali l’età di accesso alla pensione sarà abbassata di 16 mesi, invece che i 12 attuali.
Una novità – che dovrà essere oggetto di una attenta consulenza previdenziale per il Responsabile Provinciale Angelo Carluccio - è l’ingresso dei fondi integrativi per l’anticipo dei contributi infatti un emendamento al testo iniziale del DDL bilancio approvato in extremis in Commissione alla Camera prevede che dal 1° gennaio 2025, ai soli fini del raggiungimento dell’importo soglia mensile dell'assegno sociale stabilito per l’accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata e solo su richiesta dell’assicurato, può essere computato anche il valore teorico di una o più prestazioni di rendita di forme pensionistiche di previdenza complementare cui l’assicurato abbia aderito.
Ciò significa che dal 2025 i lavoratori interamente contributivi (coloro che hanno iniziato a versare contributi dal 1995) potranno accedere alla pensione anticipata a partire dai 64 anni di età, sfruttando la possibilità di cumulare una quota della rendita proveniente dalla previdenza complementare.
Tuttavia, il requisito contributivo salirà da 20 a 25 anni, per poi aumentare ulteriormente a 30 anni dal 2030. Inoltre, continuerà ad applicarsi l’adeguamento agli eventuali miglioramenti nella speranza di vita.
La quota integrativa di previdenza complementare consentirà di raggiungere più facilmente la soglia minima di trattamento richiesta per usufruire di questa opzione di pensionamento. La soglia corrisponde a tre volte l’assegno sociale (pari a 534,41 euro mensili).
Restano invariate per ora le agevolazioni per le donne con figli con soglie fissate a:
- 2,8 volte l’assegno sociale per le donne con un figlio e
- 2,6 volte per quelle con due o più figli.
Dal 2030, però, questa soglia salirà a 3,2 volte l’assegno sociale per compensare i costi della misura.
Per i lavoratori contributivi che non aderiscono alla previdenza integrativa, i requisiti per l'anticipo, secondo la Legge Fornero rimarranno invariati: 64 anni di età e 20 anni di contributi.
La norma prevede anche che per consentire una scelta consapevole da parte dell’assicurato, contestualmente alla domanda di pensione, le forme di previdenza complementare dovranno mettano a disposizione la proiezione certificata attestante l’effettivo valore della rendita mensile.
Un decreto del Ministro del lavoro di concerto con il Ministro dell'economia dovrà individuare i criteri di computo e le modalità di richiesta e di certificazione della proiezione della rendita.
Per maggiori informazioni gli uffici del Patronato Epaca della provincia di Brindisi sono a vostra disposizione. Info 0831430232 e undefined
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Incidente stradale con un ferito
Un incidente stradale si è verificato questa notte lungo la superstrada che collega Brindisi a Lecce. Un'autovettura con a bordo un cittadino nigeriano poco dopo la mezzanotte è uscita fuori strada da sola.
Tragico incidente stradale con un giovane deceduto
Tragico incidente stradale si è verificato nel pomeriggio lungo la strada provinciale 28, che unisce Francavilla Fontana a Ostuni, in territorio di Ceglie Messapica. Alle ore 16 e 40 è scattato l'allarme per un' auto che era uscita fuori strada andando a sbattere contro un albero. Purtroppo un ragazzo di 28 anni è deceduto. Sul posto i vigili del fuoco di Ostuni, il 118 e le forze dell'ordine.
TANTISSIMI AUGURI DI UN SERENO 2025
Tantissimi auguri di serenità e pace per un 2025 da incorniciare.
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TURNI DELLE FARMACIE DI MESAGNE PER IL 2025
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Il Consorzio BR4 approva all’unanimità il bilancio di previsione 2025-2027.
Lotta alla povertà, sostegno alle fragilità, attivazione infopoint oncologico e contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere: anche quest’anno, senza ritardi, l’approvazione del documento di programmazione.
L’Assemblea dei sindaci e loro delegati dei Comuni del Consorzio ATS BR4 ha approvato all’unanimità dei presenti il bilancio di previsione 2025 – 2027. Nei tempi previsti dalla legge, e in un clima di condivisione degli obiettivi indicati all’interno dell’importante documento di programmazione politica delle attività da realizzare, lunedì 30 dicembre si sono riuniti il sindaco di Latiano Mino Maiorano, presidente dell’Assemblea dei sindaci; Marco Marra, sindaco di Cellino San Marco; Roberta Tollis, assessore ai servizi sociali del Comune di Mesagne; Giancarlo Miccoli, sindaco di San Donaci; Edmondo Moscatelli, sindaco di San Pancrazio Salentino; Maria Lucia Argentieri, sindaco di San Pietro Vernotico; Michele Saccomanno, sindaco di Torre Santa Susanna.
Anche in considerazione della delibera regionale che estende all’annualità 2025 il vigente Piano regionale delle Politiche sociali, e proroga la durata dei singoli Piani sociali di Zona, l’Ente rafforza le azioni per la creazione di 3 centri Servizio per le povertà estreme; di 2 gruppi appartamento per l’avvio di percorsi di autonomia per persone con disabilità. Continua il potenziamento del servizio di assistenza domiciliare integrata, attraverso l’implementazione di servizi innovativi, come l’utilizzo di ausili e dispositivi che incidono sul miglioramento delle condizioni di salute - garantendo maggiore autonomia delle persone - e dei servizi di Assistenza Domiciliare Educativa.
Proseguono le azioni per la definizione dello Sportello oncologico attivo in tutti i Comuni del Consorzio e l’erogazione delle attività per la facilitazione digitale. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto: grazie ad una oculata destinazione delle risorse e delle spese, sono stati garantiti servizi utili, che sono diventati necessari nella vita di un numero sempre maggiore di persone con fragilità e delle loro famiglie; tutto questo, mai a discapito della qualità e attraverso una azione costante di ascolto dei bisogni del nostro territorio», ha dichiarato il presidente del Consorzio ATS BR4, Antonio Calabrese. Tra le priorità individuate e di imminente avvio, vi è l’attivazione di uno sportello LGBT, per contrastare le discriminazioni di genere e per l’orientamento sessuale.
Incidente tra 2 auto con 6 persone ferite
Un incidente stradale si è verificato a San Pancrazio Salentino, in via Gulielmo Marconi, dove 2 autovetture, per cause ancora in fase di accertamento si sono scontrate. Complessivamente sui mezzi erano presenti 6 persone di cui una in gravidanza. Tutti hanno fatto ricorso alle alle cure del 118. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Brindisi e la polizia locale.
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Torre Guaceto prima nella classifica del Ministero: 2024 un anno di lavoro e soddisfazioni
Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto chiude il 2024 con un bilancio più che positivo. Tanti i progetti realizzati e messi in cantiere, tanti i premi ottenuti. Tra i risultati raggiunti: l’attestazione al primo posto nella classifica del Ministero della transizione ecologica circa le aree protette meglio gestite d’Italia.