Redazione

Brindisi. “Giunto a metà del mio mandato di sindaco, ritengo sia opportuna ed utile una riflessione su quanto è stato realizzato delle linee programmatiche condivise dalla maggioranza e su quanto si vuole ancora fare insieme. In questi due anni e mezzo abbiamo, tutti insieme, affrontato molti problemi, alcuni particolarmente spinosi, sempre orientati al risolvere questioni annose senza delegare responsabilità, senza tirarci indietro, senza rinunciare a prendere decisioni difficili.

Ritengo doveroso, sulla base del percorso che ancora ci attende, rafforzare con tutte le forze di maggioranza gli obiettivi programmatici della seconda parte del mandato. Oggi ho avocato a me le deleghe per materia agli assessori. La giunta rimane in carico come organo collegiale per le questioni urgenti.

A tutti i componenti della mia giunta comunale riconosco dedizione ed impegno; li ringrazio per non essersi sottratti alle responsabilità, alle critiche, al lavoro.

Nei prossimi giorni, comunicherò e condividerò con la città quale sarà la squadra che mi accompagnerà alla guida dell’ente”, lo comunica il sindaco Riccardo Rossi.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 1 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 4686 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 631 casi positivi: 292 in provincia di Bari, 25 in provincia di Brindisi, 10 nella provincia BAT, 116 in provincia di Foggia, 84 in provincia di Lecce, 100 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione, 2 provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 29 decessi: 7 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 6 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.561.952 test.

110.767 sono i pazienti guariti.

32.962 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 147.681, così suddivisi:

56.647 nella Provincia di Bari;

15.656 nella Provincia di Bat;

10.855 nella Provincia di Brindisi;

29.613 nella Provincia di Foggia;

12.524 nella Provincia di Lecce;

21.626 nella Provincia di Taranto;

584 attribuiti a residenti fuori regione;

176 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della lavanderia industriale presente nell’ospedale Perrino gestita dalla azienda Foggiana Lavit.

La gara svolta  dalla Regione Puglia per il lavaggio di tutta la roba degli ospedali del valore di 187 milioni di euro è stata vinta da un raggruppamento di aziende , tra cui la stessa Lavit, ma che con grande sorpresa non prevede una lavanderia nell’ospedale di Brindisi.

Il Sindacato Cobas ha chiesto un incontro con il Presidente della Regione , Michele Emiliano, per chiedere una modifica di questa gara e ripristinare una situazione di normalità.

Il Cobas ha richiesto inoltre un incontro con il Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia,Mauro Vizzino, affinchè informato della situazione possa sostenere le legittime ragioni dei lavoratori e di un territorio a cui vengono sottratti 25 posti di lavoro.

I posti di lavoro  nella lavanderia brindisina rischiano di essere persi,  questo non lo potremo mai permettere.

Attendevamo con ansia invece l’inizio dei lavori di ripristino della lavanderia brindisina, struttura  che aveva subito un incendio la scorsa estate su cui peraltro ha indagato la magistratura.

In un recente incontro del Cobas con il direttore della ASL Brindisina, Giuseppe Pasqualone , questi ci ha riferito che  ha mostrato e comunicato alla azienda la sua assoluta contrarietà ad ogni eventuale riduzione occupazionale.

Ma come è mai possibile che una gara regionale non preveda la lavanderia a Brindisi , attività che si svolge con la presenza di una ditta ed i dipendenti attuali che ci lavorano da oltre 20 anni.

Siamo alla fiera dell’assurdo ,ci toccherà sicuramente recarci a Bari per cancellare questa situazione a dir poco assurda.

Brindisi 01.03.2021 per il Cobas Roberto Aprile

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I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio svolto nel Comune di Ceglie Messapica, hanno:

-   denunciato in stato di libertà:

.       un 21enne di Mesagne, trovato in possesso, nel corso di una perquisizione personale e domiciliare, di 7 grammi di hashish, occultati nella tasca del giubbotto, sottoposti a sequestro;

.       un 46enne di Ceglie Messapica, sorpreso in stato di alterazione psicofisica alla guida di un’autovettura; sottoposto agli accertamenti mediante l’etilometro in dotazione, è risultato con un tasso superiore al limite consentito; la patente di guida è stata ritirata e il veicolo sottoposto a sequestro;

.       un 24enne di Taranto, trovato in possesso di una mazza da baseball in acciaio della lunghezza di 71 cm, occultata all’interno del portabagagli della propria autovettura; l’arma bianca è stata posta sotto sequestro;

-   segnalato all’Autorità Amministrativa, per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti:

.       un 21enne di San Vito dei Normanni, trovato in possesso di 0,8 grammi di marijuana, occultati nella tasca dei pantaloni;

.       un 37enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 2,5 grammi di marijuana, occultati all’interno di un grinder;

.       un 20enne di Latiano, trovato in possesso di 0,2 grammi di marijuana, occultati nella tasca del giubbotto;

.       un 51enne di Latiano, trovato in possesso di 1 grammo di eroina, occultato nel porta monete;

.       una 33enne di Ceglie Messapica, trovata in possesso di 1 grammo di marijuana, occultata all’interno della tasca del giubbotto;

.       un 36enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 1 grammo di marijuana, occultato nella tasca dei pantaloni;

.       un 37enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 0,20 grammi di hashish, occultati nel portamonete.

Le sostanze stupefacenti rinvenute sono state sottoposte a sequestro.

Complessivamente sono stati eseguiti 5 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 46 persone, controllati 26 automezzi, 12 perquisizione eseguite, 2 esercizi pubblici controllati ed elevate 9 contravvenzioni al Codice della Strada.

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Come già anticipato nelle scorse settimane, a partire dalla giornata di domani verrà chiuso al traffico il tratto di strada che da via dei Sasso conduce a via degli Agnano. Resterà transitabile il tratto da via Manfredi Svevo a via dei Sasso. L'interdizione, come è noto, si rende necessaria per la realizzazione degli interventi di sostituzione del tronco fognario. 
 
Ho buone ragioni per pensare che non ci vorrà troppo tempo: un importante segmento del tronco interessato è stato rifatto un anno fa, con gli stessi criteri e utilizzando gli stessi materiali impiegati in questa fase.  
Ci scusiamo per i comprensibili disagi, ma servono con urgenza per ammodernare la città.

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Il Torrione del Castello comunale si illumina di verde: oggi si è celebrata la XIV edizione della Giornata Mondiale delle malattie rare
 
La città di Mesagne ha aderito alla campagna di sensibilizzazione “Accendiamo le luci sulle malattie rare” promossa da “UNIAMO”, la federazione delle associazioni di Persone con Malattie Rare d’Italia, e sostenuta dalla “cblC Onlus”, l’Associazione Italiana Acidemia Metilmalonica con Omocistinuria. 
 
Ci auguriamo di aver contribuito, seppur in modo simbolico, come ci è stato opportunamente chiesto, a richiamare l’attenzione su tutte le malattie, anche quelle meno note o che aspettano ancora di essere denominate. Perché nessuno sia lasciato solo, né dalla ricerca né per il riconoscimento delle dovute tutele sociali.

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Nonostante le ristrettezze, le riserve e i timori dovuti alla pandemia da Covid-19 l’Avis di Mesagne nel 2020 ha fatto registrare numeri da record con 1.418 donazioni effettuate dagli 825 soci. Sono numeri che fanno onore ai volontari che per 365 giorni l’anno sono impegnati nel raccogliere “gocce di vita”, assicurando stabilità a tutte le persone che hanno bisogno di trasfusioni o si sottopongono a interventi chirurgici. L’attività dell’associazione di volontariato è stata snocciolata nella 42esima assemblea dei soci da parte del presidente Sergio Zezza. Al termine del momento assembleare è stato eletto il nuovo direttivo che guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni. A fare parte del consiglio sono stati scelti Sergio Zezza, Antonio Capodieci, Francesco Poci, Antonio Saracino, Angelo Buccolieri, Angelo Perrucci, Marina D'Errico, Annalisa Valente, Luce Molfetta, Eupremio Molfetta, Matteo La Corte, Flavio Dipitrangelo, Valeria Gagliano, Lucia Curto, Piero Murri, Cosimo Deguido ed Erica Franco.

Nel 2020 si sono svolte 27 donazioni ordinarie e 6 straordinarie in cui sono state raccolte 1.413 sacche di sangue intero, 4 di piastrino-aferesi, e 1 di plasma iperimmune, con 342 unità in più del 2019 pari ad un aumento del 32%. I soci nell’ultimo anno sono aumentati di 177 unità raggiungendo il numero complessivo, al 31 dicembre scorso, di 825. “Sono dati che attestano l'Intensa attività di Avis sul territorio, un percorso teso ad un radicamento, che ci ha portato ad ottenere risultati straordinari, non solo in termini di unità di sangue raccolte, ma anche con l’acquisizione di nuovi soci che sono la linfa vitale e il patrimonio della nostra associazione”, ha spiegato il presidente uscente, Sergio Zezza, che ha tenuto a mettere in evidenza come questi obiettivi si sono potuti raggiungere grazie “a un lavoro di squadra, ma nello stesso tempo anche alla capacità di molti soci di interpretare pienamente il ruolo, ed essere non solo donatori, ma anche portatori di un messaggio di solidarietà; tanti, infatti, sono coloro che hanno avvicinato, per la prima volta alla donazione, figli, fratelli, sorelle, amici e colleghi”. Infine, il presidente Zezza ha tenuto a sottolineare ai soci come “l’entusiasmo, la determinazione, la voglia di impegno, il sacrificio, la capacità di non mollare mai, devono essere i presupposti per iniziare il percorso di vita associativa, con la consapevolezza che da noi dipende il futuro dell’Avis”.

All’assemblea ha partecipato anche il sindaco, Toni Matarrelli, che nel saluto augurale ai soci ha fatto notare come la pandemia “ha avuto un grande merito: quello di farci riscoprire l’importanza della solidarietà, un valore del quale il mondo del volontariato è intriso e si nutre, senza nulla chiedere”. Per il primo cittadino “la propensione al dono, che appartiene all’Avis e a tante altre realtà attive sul nostro territorio, negli anni è diventata inestimabile ricchezza al servizio della comunità. Sarebbe davvero difficile farne a meno: per questo non dovremmo darla mai per scontata e, anzi, fare la nostra parte perché un simile patrimonio cresca sempre più”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, domenica 28 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7692  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.053 casi positivi: 573 in provincia di Bari, 27 in provincia di Brindisi, 132 nella provincia BAT, 182 in provincia di Foggia, 69 in provincia di Lecce, 66 in provincia di Taranto, 5 casi di provincia di residenza non nota. 1 caso di residente fuori regione è stato attribuito e riclassificato.

Sono stati registrati 16 decessi: 5 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.557.266 test.

110.046 sono i pazienti guariti.

33.081 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 147.050, così suddivisi:

56.355 nella Provincia di Bari;

15.646 nella Provincia di Bat;

10.830 nella Provincia di Brindisi;

29.497 nella Provincia di Foggia;

12.440 nella Provincia di Lecce;

21.526 nella Provincia di Taranto;

582 attribuiti a residenti fuori regione;

174 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Si rende noto che nella mattinata di oggi, domenica 28 febbraio, si è reso necessario il ricovero ospedaliero dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano.

Pur non destando gravi preoccupazioni, in accordo con il proprio medico di medicina generale, il ricovero consente un continuo e costante monitoraggio del suo stato di salute.

Affidiamo al Signore e all’intercessione della Vergine Odegitria e di San Nicola questo momento di prova del nostro Arcivescovo.

La nostra preghiera sia di sostegno a lui e agli altri sacerdoti diocesani ammalati.

Bari, 28 febbraio 2021

Ufficio Stampa

Arcidiocesi di Bari-Bitonto

L’estate senza stranieri in vacanza in Puglia costa 1 miliardo al sistema turistico regionale per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, mentre  il clima anomalo con la finta primavera spinge i pranzi in campagna per i cittadini residenti in Puglia, dove ha riaperto appena il 20% degli agriturismi che si occupano di ristorazione. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Bankitalia in riferimento all’importanza del via libera al certificato vaccinale europeo per l’estate annunciato dal presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, dopo che sono svanite le aspettative per la Pasqua e quelle per il turismo invernale.

“Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove le distanze si misurano in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Ma in Puglia ha riaperto solo il 20% degli agriturismi, perché le nostre strutture non sono state messe nella condizione di riavviare le attività a causa di ristori insufficienti e a singhiozzo e costi insostenibili che rischiano di tradursi in un colpo di grazia”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

Servono dunque misure coerenti e ristori immediati e un piano nazionale – aggiungono Coldiretti Puglia e Terranostra Puglia - che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile, grazie ai primati regionali sul piano ambientale ed enogastronomico, con i cuochi contadini di Campagna Amica che propongono piatti della tradizione rurale in ambienti sicuri.

“L’attuale situazione di incertezza– insiste il presidente De Miccolis - non consente agli agriturismi di riprogrammare gli impegni e far fronte agli obblighi di natura tributaria, rischiando di comprometterne la tenuta economico-finanziaria. Per superare la crisi occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese e una presa di coscienza concreta delle amministrazioni comunali circa il reale stato di crisi degli agriturismi”.

E’ evidente – dice Coldiretti Puglia - la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni si profila uno scenario a tinte fosche anche per Pasqua e per la stagione estiva targata 2021.

L’emergenza Covid19 ha causato, in un breve lasso di tempo, gravissimi danni all’economia della regione – aggiungono Coldiretti Puglia e Terranostra Puglia – con le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia che hanno determinato una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di prodotti esteri di bassa qualità sui banchi di vendita al consumo.

La Puglia – sottolinea la Coldiretti - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia  grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – sottolinea la Coldiretti regionale – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione. Ad essere colpite sono state soprattutto le città d’arte che sono le storiche mete del turismo dall’estero ma in difficoltà anche gli oltre 900 agriturismi pugliesi dove gli stranieri rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti nelle campagne. Il cibo – conclude la Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.