I Carabinieri della Stazione di San Vito dei Normanni hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 22enne del luogo. Il giovane deve espiare la pena di 2 anni, 5 mesi e 8 giorni di reclusione, per maltrattamenti in famiglia commessi in San Vito dei Normanni nel mese di ottobre 2019. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Torchiarolo hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 19nne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, nella serata del 28 settembre, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, in una via del centro abitato, il giovane, quale passeggero a bordo di un’autovettura condotta da un altro uomo, è stato trovato in possesso di 6,1 grammi di marijuana, suddivisi in 5 dosi e occultati sotto il sedile dell’auto. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire vario materiale per il confezionamento dello stupefacente, il tutto sottoposto a sequestro in attesa. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato rimesso in libertà.

 

 

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A Fasano, i Carabinieri della locale Compagnia, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio, hanno denunciato in stato di libertà:

-   un 37enne di Mesagne, per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e appropriazione indebita;

-   un 57enne di Mesagne, per violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro;

-   un 37enne di Oria, per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, al termine degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata dal Sindaco di quel Comune, hanno contestato la violazione amministrativa per “abbandono di rifiuti” nei confronti di un 19enne e di un 29enne entrambi del luogo. In particolare, i due in più occasioni hanno abbandonato diversi rifiuti domestici in una via del centro storico cittadino. Gli autori sono stati identificati grazie all’esame delle immagini estrapolate dalle numerose telecamere presenti. Per entrambi le contravvenzioni ammontano a un totale di 200 euro. Così mentre a Francavilla Fontana i carabinieri individuano e multano gli sporcaccioni a Mesagne bisogna assistere all'abbandono selvaggio dei rifiuti con conseguente pulizia dei luoghi a carico del Comune e, di conseguneza, di tutti i cittadini. 

 

 

 

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Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto KUMBANKYET Davide, 29enne di origine ghanese residente a Mesagne, per porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo, detenzione illegale di arma clandestina, porto ingiustificato di strumenti atti a offendere, detenzione abusiva di armi e ricettazione. In particolare, nella serata del 23 settembre, l’uomo è stato sorpreso a piedi in una via del centro abitato con una scatola contenente 10 cartucce calibro 16 da 70 mm marca "Winchester" occultata nella tasca dei pantaloni. La successiva perquisizione estesa alla sua autovettura ha consentito di rinvenire un fucile calibro 16 senza marca, funzionante, unitamente a un machete, occultati nel portabagagli. Le armi sono state sottoposte a sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.

 

 

 

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Nel corso della notte, a Francavilla Fontana, i Carabinieri della locale Compagnia, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, SIENA Giosuè, 28enne, MAGGIORE Vincenzo, 32enne, CIRACÌ Cosimo, 31enne e DI NOI Michele, 37enne, tutti residenti a Francavilla Fontana. In particolare, nella tarda serata di ieri, a seguito di un prolungato servizio d’osservazione, i militari operanti hanno eseguito una perquisizione domiciliare in un’abitazione del centro abitato, sorprendendo i quattro intenti a confezionare dosi di droga e rinvenendo occultati:

-   16 grammi di cocaina;

-   2 grammi di cocaina suddivisi in dosi;

-   30 grammi di hashish;

-   denaro contante pari a 1.875 euro;

-   materiale per la pesatura e il confezionamento,

il tutto successivamente sequestrato. Al fine di eludere i controlli, era presente un sistema di videosorveglianza. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Brindisi.

 

 

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All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, coadiuvati nelle fasi di localizzazione ed esecuzione dalle Compagnie Carabinieri di Napoli-Centro, Napoli-Vomero, Napoli-Stella, Napoli-Poggioreale, Casoria e Torre del Greco, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di sei soggetti tutti residenti nella provincia di Napoli e indagati a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate, nonché truffa e tentata truffa aggravata in concorso. Gli autori hanno commesso le azioni delittuose in provincia di Brindisi, ai danni di persone anziane, qualificandosi falsamente come avvocati o carabinieri.

Stamani i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, coadiuvati nelle fasi di localizzazione ed esecuzione dalle Compagnie Carabinieri di Napoli-Centro, Napoli-Vomero, Napoli-Stella, Napoli-Poggioreale, Casoria e Torre del Greco, hanno dato esecuzione all’ordinanza n. 6149/19 R.G.N.R. e n. 1281/20 R.G. G.I.P. applicativa della misura della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di sei soggetti tutti residenti nella provincia di Napoli e indagati a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate, nonché truffa e tentata truffa aggravata in concorso (artt. 416 comma 2, 640 comma 1 e 2, nn. 2 e 2 bis; 56, 110, 640 c.p.).  In particolare, l’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Brindisi, accogliendo completamente l’ipotesi accusatoria cosi come formulata nella sua richiesta dal Pubblico Ministero Alfredo Manca, ha emesso:

a)     ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di:

-         RIVIECCIO Fortunato nato a Napoli il 15/02/2000, ivi residente in via A. Einstein n. 24;

-         SCIALÒ Alessio nato a Napoli il 25/10/1992, ivi residente in via dei Tribunali n. 264;

b)    ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di:

-         VITULLI Emanuele nato a Napoli il 20/12/1990, ivi residente in via Marsala Isola n. 12 – Quartiere Scampia;

-         LIMATOLA Emanuele nato a Napoli il 26/08/1996, ivi residente in via Nominale n. 18/D;

-         SIANO Vincenzo nato a San Giorgio a Cremano (NA) il 20/06/1978, residente a Portici (NA) in via Farina n. 14;

-         ABETE Arnaldo nato a Napoli il 27/12/1998, ivi residente in via Vicoletto III Avvocata n. 3.

L’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotta dai militari della Stazione di San Vito dei Normanni (BR) e da quelli della Stazione di Latiano (BR) è scaturita da una serie di truffe perpetrate dal mese di giugno 2019 al mese di agosto 2019, in danno di anziani residenti nei comuni brindisini di Ostuni, Latiano, San Pancrazio Salentino, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica e Fasano. In particolare dall’indagine, sviluppatasi anche con complesse attività tecniche, è stato riscontrato quanto brevemente riassunto.

            L’associazione per delinquere, promossa e capeggiata da RIVIECCIO e SCIALÒ (altri componenti sono in corso di identificazione), prevedeva che alcuni indagati effettuassero l’attività di telefonista da Napoli e altri di trasfertisti in continuo movimento per i comuni italiani. Una volta raggiunta la località prescelta, i trasfertisti individuavano le vittime in strada (principalmente anziani soli) e dopo un periodo di osservazione, comunicavano al telefonista i relativi domicili. Il telefonista, collegandosi al sito internet PagineBianche.it, effettuava una ricerca “per indirizzo” di tutte le utenze fisse attestate presso quella particolare località, individuando le generalità della vittima designata e contattandola di conseguenza. Il c.d. telefonista si presentava alle vittime alternativamente e fraudolentemente come:

-  avvocato difensore di un prossimo congiunto della singola vittima trattenuta dai Carabinieri per aver cagionato un sinistro stradale, proponendo un versamento cauzionale di diverse migliaia di euro per evitarne l’arresto;

-  figlio/a ovvero nipote della stessa vittima, chiedendo di versare un importo per saldare in contrassegno un presunto corriere che avrebbe dovuto consegnare un plico presso l’abitazione del genitore/nonno;

            Il c.d. trasfertista, dopo aver ricevuto il nulla osta dal telefonista, suonava al citofono dell’abitazione della persona offesa, presentandosi dunque come assistente del predetto avvocato o come il corriere indicato sopra, al fine di ritirare il denaro richiesto.

            Gli indagati, per eludere gli eventuali controlli delle Forze d’Ordine, utilizzavano quotidianamente almeno 3 SIM card intestate fraudolentemente a cittadini extracomunitari, sostituendole nella medesima giornata o al più tardi in quella successiva.

Complessivamente finora sono stati scoperte:

-         10 truffe consumate in danno di anziani residenti tra i comuni brindisini di Ostuni, Latiano, San Pancrazio Salentino, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica e Fasano;

-         14 truffe tentate in danno di anziani, sempre residenti nei predetti comuni;

            La Procura della Repubblica di Brindisi e i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni sono ovviamente ancora impegnati in ulteriori approfondimenti investigativi, relativamente ad altre truffe tentate e consumate recentemente con il medesimo modus operandi.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Erchie hanno tratto in arresto una 20enne di origine romena senza fissa dimora, per rapina impropria e molestie sessuali. In particolare, la donna, nella mattinata del 16 settembre, in una via del centro abitato, ha avvicinato un pensionato 83enne e dopo averlo abbracciato e palpeggiato gli ha sottratto la collanina dal collo. L’anziano, avvedutosi del furto, ha afferrato la giovane che dopo essersi divincolata, strattonando la vittima, è fuggita per le vie limitrofe. Un passante ha inseguito la malvivente bloccandola e subito tratta in arresto dai Carabinieri intervenuti. La refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, al termine delle formalità rito, è stata rimessa in libertà.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, coadiuvati dal Nucleo Cinofili CC di Modugno (BA), hanno tratto in arresto in flagranza di reato Conte Rocco, 36enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’uomo, a seguito di mirato servizio, è stato sorpreso mentre cedeva due dosi di cocaina ad un altro soggetto. Nel corso della perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di:

-   3,3 grammi circa di cocaina;

-   29,40 grammi circa di eroina;

-   banconote di piccolo taglio per la somma complessiva di 305,00€, vario materiale e oggetti idonei al taglio e al confezionamento,

il tutto sottoposto a sequestro.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

 

 

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L’attività di monitoraggio e contrasto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi è rivolta alla tutela del bene collettivo della sanità pubblica, attraverso l’immediata individuazione e richiesta di bonifica di tutti quei luoghi interessati dal fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti. Infatti, nel decorso mese di agosto, con controlli pressoché quotidiani su tutto il territorio della provincia di Brindisi, sono stati individuati ben 20 siti interessati dall’abbandono dei rifiuti per i quali come previsto dalla normativa di settore, decreto legislativo 152/2006, sono state interessate le Autorità preposte per le prescritte opere di ripristino e bonifica.

Tali puntuali interventi, oltre a rendere alla collettività il primario ed essenziale servizio della salubrità pubblica, contribuiscono in maniera efficace a restituire al territorio in cui viviamo, e quindi alla popolazione, quella bellezza paesaggistica che, purtroppo, troppo spesso, viene calpestata. Tali comportamenti, connotati da scarsissimo senso civico, dequalificano il territorio, riverberandosi pure in maniera indiretta sullo stato di salute anche economico della provincia, danneggiandone inevitabilmente la qualità della vita, l’immagine e nondimeno l’“appetibilità” per tutti quei turisti, anche stranieri, che puntano a voler trascorrere qualche giorno nel territorio provinciale e nazionale. È anche questo, dunque, in linea con le finalità indicate negli artt. 2 e 4 del decreto legislativo 152/2006, che recepisce e attua a sua volta varie stringenti direttive europee, lo spirito con cui i controlli dei Carabinieri nella provincia proseguiranno nello specifico settore. Al riguardo, peraltro, pesanti sono le ripercussioni sanzionatorie per tutti coloro i quali saranno individuati quali trasgressori della specifica normativa a salvaguardia dell’ambiente. In particolare, la specifica condotta è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 3.000€, cifra che viene raddoppiata per raggiungere i 6.000€ qualora lo sversamento riguardi rifiuti pericolosi (materiali infiammabili, corrosivi, di provenienza industriale, amianto, ecc.).

Per quanto concerne le discariche incontrollate che si notano lungo gli assi viari, costituite da accumuli di rifiuti collocati all’interno delle piazzole di sosta, dei canali di scolo, sulle complanari e sulle scarpate oggetto di monitoraggio nei vari Comuni, le Stazioni Carabinieri competenti per territorio provvedono a segnalarne alle autorità competenti la loro presenza. A tal riguardo, ogni Amministrazione comunale può imputare all’ente proprietario della strada l’omessa vigilanza, con gli obblighi di rimozione e smaltimento ed il ripristino dello stato dei luoghi. Infatti, vanno in questa direzione le pronunce da parte di alcuni T.A.R. (Campania, Puglia), riguardo la legittimità dei provvedimenti comunali che impongono all’ente gestore, per fini di tutela ambientale, di provvedere alla pulizia dai rifiuti abbandonati sulle strade statali in gestione e al relativo corretto smaltimento. I Tribunali amministrativi, in sostanza, hanno affermato che in assenza dell’individuazione del responsabile, vada ascritta all’ente gestore a titolo di colpa la mancata adozione delle misure necessarie volte ad evitare il deposito di rifiuti da parte di terzi, non avendo usato l’ordinaria diligenza che prevede un obbligo da parte del gestore di provvedere alla pulizia delle strade e delle loro pertinenze.

 

 

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