Redazione
AQP: Lavori per migliorare il servizio. Possibili disagi in alcune vie nell’abitato del Comune di Mesagne
Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Mesagne (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica l’8 aprile 2025 in via Almini, via Antea, via Camigliatello, via Corebo, via Leuca, via San Nicola, via Eleuterio, via San Vito dei Normanni, via Valle d’Itria, via Sorrento e via Santa Rosa.
La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08:00 con ripristino alle ore 16:00.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
Per informazioni:
- numero verde 800.735.735
- www.aqp.it (sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)
- X, account @AcquedottoP
Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.
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VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, DA TERRE DEL ‘VIGNETO PUGLIA’ 38 VINI DOP E IGP; CRESCE EXPORT (+9%) E DOP ECONOMY (631MLN)
Aumenta l’appeal del settore con il valore fondiario che aumenta del 6,3%
Al Vinitaly è in mostra la biodiversità vitivinicola con tutte le terre del ‘Vigneto Puglia’, attraverso colori e caratteristiche unici, che danno vita a vini pregiati che fanno crescere l’appeal del Vigneto Puglia con il valore fondiario che aumenta del 6,3%. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del Vinitaly dove il percorso è tra i vini prodotti delle terre rosse, nere, argillose o calcaree del Primitivo di Manduria e quello di Gioia del Colle, del Salice Salentino, del Bombino e del Nero di Troia, della Verdeca e del Susumaniello fino alla Malvasia, da nord a sud della Puglia, su una straordinaria superfice vitata che si estende per circa 95.000 ettari, per la maggior parte in pianura.
Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 631 milioni di euro, con il comparto che pesa il 93,1% della DOP Economy pugliese.
Entusiasmanti i risultati dell’export del vino pugliese che registra la crescita ulteriore del 9,1% nel 2024, a testimoniare un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – afferma Coldiretti Puglia - di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali con i marchi di qualità che sono riusciti a penetrare il mercato estero facendo un salto in avanti tangibile in pochi anni.
Grande exploit della Puglia dei rossi e dei vini rosati che rappresentano il 40% della produzione nazionale totale dei rosati – insiste Coldiretti Puglia – don quando quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese.
La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.
Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza; 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri; 9) vivaismo; 10) imballaggi come etichette e cartoni; 11) ricerca/formazione/divulgazione; 12) enoturismo; 13) cosmetica; 14) benessere/salute con l'enoterapia; 15) editoria; 16) pubblicità; 17) informatica; 18) bioenergie.
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Mercoledì 9 aprile inaugurazione del Baby Pit Stop UNICEF

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Via Crucis nel Porto di Brindisi
Giunge alla sua V edizione la Via Crucis nelle acque del Porto di Brindisi, promossa, in quest’anno Giubilare, da tutte le Parrocchie di Brindisi in collaborazione con diverse realtà della vita portuale. Avrà luogo lunedì 7 aprile, dalle ore 19.00, con punto di partenza la Scalinata Virgilio. La processione sarà trasmessa in diretta sull’emittente Antenna Sud Extra (canale 92).
Lunedì 07 aprile i brindisini avranno l’opportunità di vivere l’itinerario spirituale della Passione di Gesù Cristo in uno dei luoghi più importanti ed evocativi della propria città. La Via Crucis, che sarà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Antenna Sud Extra (canale 92 del digitale terrestre), muoverà alle ore 19.00 dalla Scalinata Virgilio per toccare i luoghi più rappresentativi del porto interno.
La Via Crucis è realizzata ogni anno in collaborazione con la Capitaneria di Porto, il Comando dei Vigili del Fuoco, Assoarma, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Prefettura, i pescatori e alcune attività produttive. In quest’anno giubilare alla Cattedrale si associano tutte le parrocchie della città preparando le meditazioni delle otto stazioni che avranno come tema la Speranza
Camminiamo insieme nella Speranza.
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Bee Maker, giovani mani al lavoro per costruire bellezza e futuro.
Mesagne. Luci e ombre sulla città
Ieri oltre 600 mesagnesi, con un like, si sono pubblicamente esposti in difesa dei proprietari del "22", locale conosciutissimo e frequentatissimo.
Incredibile, ma vero. Sul solaio delle toilette della villa comunale è nato un bosco spontaneo verticale. Naturalmente non con la mano dell'uomo, ma con quella della natura. Infatti, non avendo pulito il tetto chissà da quanto tempo la terra che si è accumulata con le piogge dei mesi scorsi ha fatto nascere un bel manto erboso, rigoglioso e forte. Naturalmente prima che si verifichino danni gravi al solaio sarebbe auspicabile che i giardinieri o chi di competenza provveda a pulire il tutto e ripristinare lo stato dei luoghi. In tal senso una nota epistolare è stata inviata in Comune da un cittadino.
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Notte brava a Mesagne: 39enne denunciato per guida in stato di ebbrezza e patente ritirata
Notte brava per un 39enne, residente a Latiano, che domenica notte con la sua auto ha seminato il panico nelle strade del centro storico di Mesagne a causa di una guida piuttosto allegra e fuori le riga. Fortunatamente la bravata è stata bloccata dagli agenti del locale commissariato che una volta espletate tutte le formalità di rito lo hanno denunciato per guida in stato di ebrezza e gli hanno ritirata la patente aì fini della sospensione. L’auto su cui viaggiava era stata destinataria di un fermo amministrativo. L’episodio si è verificato oltre la mezzanotte di sabato, quando una Bmw è entrata nel centro storico da piazza Porta Piccola. A bordo un giovane che teneva una guida piuttosto allegra zigzagando tra le viuzze creando un pericolo reale per i tanti avventori che a quell’ora erano presenti nel centro storico. Qualcuno dei presenti ha lanciato l’allarme e sul posto è giunta una volante del locale commissariato i cui agenti alla vista dell’auto hanno alzato la paletta e lo hanno fermato. Il conducente appena uscito dal mezzo sembrava un po' alticcio tanto da indurre i poliziotti a sottoporlo all’alcool test che è risultato positivo. Cioè il valore era ben oltre il limite di legge. Pertanto, lo hanno fatto accomodare nella volante e lo hanno condotto negli uffici del commissariato. Qui dopo le formalità di rito lo hanno denunciato per guida in stato di ebrezza e ritirata la patente aì fini della sospensione. L’auto è stata trattenuta poiché su di essa vi era un fermo amministrativo.
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“La crisi del polo chimico conseguenza della scelta Eni. Necessario un accordo di programma”
Le difficoltà di Basell nell'approvvigionamento del monomero e la conseguente contrazione della produzione rappresentano un effetto domino prevedibile e grave della decisione unilaterale di Eni di chiudere l'impianto di cracking a Brindisi. Una scelta accettata e sostenuta dalla maggioranza di centrodestra, che oggi governa la città di Brindisi e sostiene il governo nazionale, anche con la mancata sottoscrizione della richiesta di revisione del protocollo presentata dalla Regione Puglia al Mimit e ad Eni.
Al di là delle responsabilità interne alla gestione di Basell e delle complessità legate al rispetto dei limiti emissivi fissati dalla vecchia AIA, la possibilità di una crisi nel polo chimico era nell’aria. Purtroppo, Basell rischia di essere solo il primo anello di una catena che potrebbe coinvolgere l’intero comparto industriale locale.
In un contesto già reso fragile dai dazi introdotti dall’amministrazione Trump, con prevedibili picchi per i costi di approvvigionamento della materia, e dalle incertezze globali del settore chimico, è indubbio che la scelta di Eni aggravi ulteriormente la già fragile situazione economica brindisina.
Occorre uno sforzo straordinario, concreto e condiviso per tutelare le famiglie e l’occupazione. Per questo, il Partito Democratico propone la trasformazione del protocollo d’intesa su Versalis in un vero e proprio accordo di programma, che includa tutte le realtà produttive del sistema chimico e dell’indotto. Serve un patto per il lavoro che guardi al futuro, ma che intervenga subito per fermare la prevedibile emorragia di posti di lavoro, traguardando una reale transizione ecologica ed economica.
Partito Democratico di Brindisi
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CANAPA: COLDIRETTI PUGLIA, PREOCCUPAZIONE PER CONTENUTI DL SICUREZZA, A RISCHIO SETTORE DA MILLE USI DA COSMESI A BIOPLASTICA
E’ forte la preoccupazione in attesa della pubblicazione del decreto legge sicurezza, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che include disposizioni potenzialmente dannose per l’intero comparto della canapa. In Italia, secondo le stime Coldiretti, con oltre 4.000 ettari coltivati e una forte vocazione della Puglia, dove il settore in crescita rischia ora di essere cancellato da una norma che ignora le potenzialità economiche, ambientali e sociali di questa filiera.
Sembrerebbero essere confermati i contenuti del disegno di legge attualmente in discussione al Senato, con il concreto rischio di vietare la maggior parte degli utilizzi della canapa. Una norma che, ricordano Coldiretti e Filiera Italia, minaccia un settore da mezzo miliardo di euro, con oltre tremila aziende agricole coinvolte, trentamila posti di lavoro e un ruolo centrale nell’economia green e nel rilancio delle aree interne.
In attesa di un testo definitivo, Coldiretti e Filiera Italia auspicano che si possa intervenire con un confronto istituzionale per evitare di compromettere definitivamente un comparto agricolo strategico per l’Italia e per analizzare le proposte migliorative che Coldiretti e Filiera Italia hanno già presentato al Governo e al Parlamento.
Il rischio infatti, come ribadito più volte anche attraverso una mobilitazione con i giovani agricoltori Coldiretti produttori di Canapa, è la paralisi del comparto, l'incertezza per migliaia di aziende agricole anche a programmare la stagione produttiva.
Equiparare l’uso delle infiorescenze della canapa a quello di sostanze illegali – anche in assenza di uso ricreativo – è una misura irragionevole. La canapa legale oggi contiene un tenore di THC inferiore allo 0,3%, senza effetti psicotropi o stupefacenti, ed è attualmente del tutto legale coltivarla, trasformarla e commercializzarla.
Le potenzialità della coltura, per un suo sicuro ed utile impiego nel campo di processi di bioeconomia circolare inoltre sarebbero molto elevate, specie se si riuscisse ad arrivare ad una maggiore caratterizzazione delle produzioni nazionali con la canapa made in Italy, attraverso un impulso alla ricerca e alla selezione varietale.
Dalla canapa si ricavano inoltre – continua Coldiretti Puglia – oli usati per la cosmetica, resine e tessuti naturali ottimi sia per l’abbigliamento, poiché tengono fresco d’estate e caldo d’inverno, sia per l’arredamento, grazie alla grande resistenza di questo tipo di fibra. Se c’è chi ha utilizzato la cannabis per produrre veri e propri eco-mattoni da utilizzare nella bioedilizia per assicurare capacità isolante sia dal caldo che dal freddo, non manca il pellet per il riscaldamento – conclude Coldiretti regionale – che assicura una combustione pulita.
L’affermarsi di stili di vita più ecologici può favorire – aggiunge Coldiretti Puglia - la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi, ma anche in grado dal punto di vista colturale a basso impatto ambientale di ridurre il consumo del suolo, la percentuale di desertificazione e la perdita di biodiversità.
Si tratta in realtà – conclude Coldiretti – del ritorno ad una coltivazione che fino agli anni ‘40 era più che familiare in Italia, tanto che il Belpaese con quasi 100mila ettari era il secondo maggior produttore di canapa al mondo (dietro soltanto all’Unione Sovietica). Il declino è arrivato per la progressiva industrializzazione e l’avvento del “boom economico” che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha gettato un ombra su questa pianta.