Redazione

Carissimi fratelli e sorelle,

l’inizio del nuovo anno liturgico ci proietta all’apertura del Giubileo ordinario del 2025. Nel clima culturale e sociale che viviamo, il giubileo rischia di presentarsi semplicemente come un evento di portata mondiale, che offre alla Chiesa cattolica la possibilità di mostrare la sua visibilità. Naturalmente questo non è sufficiente, in quanto il giubileo è prima di tutto un tempo di grazia, offerto a tutti coloro che vogliono, attraverso la fede, ritrovare l’equilibrio della vita, ristabilendo l’armonia con sé stessi, con Dio, con gli altri, con il creato. Un equilibrio ricercato attraverso la Parola di Dio che offre la possibilità unica per contestare una concezione utilitaristica del tempo e dello spazio, che appartengono prima di tutto a Dio, “unico padrone”, e vengono posti a disposizione dell’uomo affinché possa trasformare il tempo in storia di salvezza e lo spazio in terra santa, quali manifestazioni del regno di Dio presente nella storia. Il movimento che caratterizza quanti desiderano vivere in profondità i valori del giubileo, e che trova espressione concreta nel pellegrinaggio, è quello del ritorno: al Signore, attraverso il riconoscimento delle proprie colpe e una seria revisione di vita; alla terra, intesa come ritorno alle proprie radici umane e culturali e forse anche rientro in sé stessi e nella propria coscienza individuale e comunitaria, affinché possa riemergere come prioritario il rispetto di sé e dell’altro.

Il giubileo, dunque, non rappresenta solo l’occasione per il recupero dei principali valori religiosi ma anche di quelli umani: varcare la soglia di una delle porte sante delle quattro Basiliche principali di Roma, significa attraversare la vera porta di salvezza che è Cristo, che apre a un orizzonte di speranza, capace di alimentare la solidarietà, la giustizia, la fraternità, l’impegno per la pace e la salvaguardia del creato, la costruzione della civiltà dell’amore, tanto ricercata dagli uomini e dalle donne di buona volontà. Idealmente vogliamo prendere tra le mani, come Gesù, nella sinagoga di Nazaret, il rotolo del profeta Isaia e rileggerlo: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore.” (Lc 4, 18-19).

L’anno santo è l’occasione, data a noi credenti, di riscoprire la coscienza del nostro essere consacrati con l’unzione battesimale, confermata con la Cresima e sigillata nell’Eucarestia che ci rende testimoni missionari dell’anno di grazia del Signore: tempo di lieti annunci, di processi di liberazione dalle tante 2 schiavitù, di nuove visioni che partono dal cuore, di rinascita dalle tante oppressioni che inquinano l’esistenza umana. Di tutto questo noi dobbiamo sentire la responsabilità, a partire dal nostro piccolo, ma senza perdere le grandi visioni frutto della speranza. Il Santo Padre Francesco ha voluto che questo giubileo ci rimettesse sulla strada della speranza: pellegrini di speranza, perché “la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5, 1-2.5). Siamo preoccupati per il nostro mondo, ma dove attingere le risorse per sperare se non nella bisaccia della fede? Su cosa poggiarci se non sul bastone della carità? Con questo equipaggiamento essenziale potremo riprendere a percorrere le strade della nostra vita, sperando di intercettare le strade di tutti coloro che sono sinceramente alla ricerca di nuove sorgenti di spiritualità, perché stanchi di abbeverarsi alle pozzanghere di acqua stagnante di una vita senza Dio; insieme con loro vogliamo intraprendere cambiamenti di rotta e percorsi rigenerativi di umanità e di fede.

L’anno giubilare non ci chiede di stravolgere il cammino pastorale delle nostre comunità, per investire energie su eventi straordinari, ma è l’occasione per inserire nel cammino di fede ordinario tre attenzioni:

• Un percorso di catechesi sulla SPERANZA: anche per riscoprire un tema del nostro Credo che sembra un po' trascurato nel nostro annuncio: Credo la vita eterna.

• La riscoperta del Sacramento della Riconciliazione, spesso trascurato da tanti e perfino dai nostri operatori pastorali. Naturalmente anche da parte nostra, ministri del sacramento della Riconciliazione, dovrà esserci la giusta disponibilità per amministrare il sacramento, senza fretta o approssimazione ma con la possibilità di un ascolto e un dialogo sereno.

• Gesti di carità, a questo proposito la Caritas diocesana ci proporrà per l’Avvento e la Quaresima alcuni gesti di carità che metteranno in evidenza la comunione della nostra Chiesa diocesana, che si fa attenzione ai bisogni delle persone del nostro tempo.

Questo non esclude che ogni comunità parrocchiale manifesti concretamente anche l’attenzione ai bisogni del territorio su cui vive. Da parte mia, mi rendo disponibile a tenere nelle diverse vicarie una catechesi che possa segnare un momento di ascolto e preghiera, per sentire, attraverso il Vescovo, la comunione con l’intera Chiesa diocesana. Questa lettera avrà un allegato con le indicazioni per vivere in comunione con la nostra Chiesa diocesana questo tempo di grazia che è il Giubileo. Il mio invito è a partecipare Domenica, 29 dicembre 2024, alla solenne concelebrazione, che si terrà in Cattedrale, alle ore 18,00, con avvio dalla Chiesa di San Paolo, e che segnerà l’inizio del Giubileo nella nostra Chiesa locale, come in tutte le altre diocesi del mondo; in questa circostanza saranno sospese tutte le celebrazioni eucaristiche nelle parrocchie o rettorie sul territorio diocesano.

Affidiamo alla Santa Madre di Dio e della Chiesa il cammino giubilare: Santa Maria, donna della strada, come vorremmo somigliarti nelle nostre corse trafelate, ma non abbiamo traguardi. Siamo pellegrini come te, ma senza santuari verso cui andare. Siamo più veloci di te, ma il deserto ingoia i nostri passi. 3 Camminiamo sull’asfalto, ma il bitume cancella le nostre orme. Forzàti del “cammina cammina”, ci manca nella bisaccia di viandanti la cartina stradale che dia senso alle nostre itineranze. E con tutti i raccordi anulari che abbiamo a disposizione, la nostra vita non si raccorda con nessuno svincolo costruttivo, le ruote girano a vuoto sugli anelli dell’assurdo, e ci ritroviamo inesorabilmente a contemplare gli stessi squallidi panorami. Donaci, ti preghiamo, il gusto della vita. Santa Maria, donna della strada, “segno di sicura speranza e di consolazione per il peregrinante popolo di Dio”, facci capire come, più che sulle mappe della geografia, dobbiamo cercare sulle tavole della storia le carovaniere dei nostri pellegrinaggi. È su questi itinerari che crescerà la nostra fede. Prendici per mano e facci scorgere la presenza sacramentale di Dio sotto il filo dei giorni, negli accadimenti del tempo, nel volgere delle stagioni umane, nei tramonti delle onnipotenze terrene, nei crepuscoli mattinali di nuovi popoli, nelle attese di solidarietà che si colgono nell’aria. Sono questi i nuovi santuari che dobbiamo visitare. Rimettici in cammino. Dalle nebbie di questa “valle di lacrime”, in cui si consumano le nostre afflizioni, facci volgere gli occhi verso i monti, da dove verrà l’aiuto. E allora sulle nostre strade fiorirà l’esultanza del “magnificat”. Come avvenne in quella lontana primavera, sulle alture della Giudea, quando ci salisti tu. (Antonio Bello, Scritti Mariani, Lettere ai catechisti, Visite pastorali, Preghiere, La Nuova Mezzina, 2014, Molfetta, 71-74). Brindisi, 1 dicembre 2024 Prima domenica di Avvento + Giovanni INTINI 4 ORIENTAMENTI COMUNI PER VIVERE L’ANNO GIUBILARE “Spes non confundit” Il prossimo 24 dicembre 2024, come è noto, papa Francesco, dopo aver presieduto la celebrazione eucaristica in Piazza San Pietro alle ore 19.00, compirà il rito di apertura della Porta Santa dando così inizio al Giubileo Ordinario 2025. La domenica successiva, il 29 dicembre 2024, secondo quanto stabilito dal Santo Padre nella bolla di indizione del Giubileo (Spes non confundit), si celebrerà, in tutte le Chiese particolari, «la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare» (n. 6). Per vivere al meglio questo tempo di Grazia abbiamo pensato, in comune accordo con il Vicario generale, i Vicari episcopali, gli Uffici di Curia interessati e il Cerimoniere vescovile, di elaborare alcuni orientamenti comuni e indicazioni pastorali per accompagnare il popolo santo di Dio ad «accogliere con piena partecipazione sia l’annuncio di speranza della grazia di Dio sia i segni che ne attestano l’efficacia» (n. 6). Facendo riferimento sia alla bolla del Santo Padre sia alle norme emanate dalla Penitenzieria Apostolica condividiamo, di seguito, gli orientamenti che guideranno il nostro cammino. Apertura dell’anno giubilare L’avvio dell’anno giubilare nelle diocesi, il 29 dicembre, prevede «il pellegrinaggio da una chiesa, scelta per la collectio, verso la cattedrale, quale segno del cammino di speranza che, illuminato dalla Parola di Dio, accomuna i credenti» (n. 6). Per la nostra diocesi abbiamo scelto come luogo per la collectio (raduno) la Chiesa di San Paolo eremita e da lì, dopo il momento di preghiera previsto dal rituale, ci muoveremo in pellegrinaggio verso la Cattedrale per dare avvio alla celebrazione eucaristica. L’inizio della solenne liturgia, davanti alla chiesa di San Paolo, è fissato alle ore 18.00. Naturalmente, tutte le S. Messe previste nelle Parrocchie, nelle rettorie, nelle chiese e nei santuari sono sospese. I sacerdoti potranno giungere, entro le 17.30, direttamente nella Chiesa di San Paolo dove lasceranno borse e soprabiti per indossare i paramenti sacri e prepararsi all’avvio della solenne liturgia (alla fine della S. Messa si ritornerà processionalmente a San Paolo per cui si potrà riprendere tutto ciò che si è lasciato). I sacerdoti che, per motivi di salute, non possono unirsi in pellegrinaggio potranno indossare i paramenti sacri direttamente nella sacrestia della Cattedrale dove aspetteranno l’arrivo della processione o, se non possono attendere all’esterno, potranno prendere posto nel presbiterio. Per i fedeli laici l’appuntamento è all’esterno della Chiesa di San Paolo, entro le ore 18.00. Se le condizioni meteo sono favorevoli, tutti dovranno pellegrinare verso la Cattedrale che, di per sé, dovrà essere vuota. Se ci sono fedeli che non possono unirsi in pellegrinaggio, per motivi di salute, è preferibile che aspettino all’esterno della Cattedrale per poi entrare processionalmente insieme a tutti gli altri ma, se proprio non possono aspettare alcuni minuti in piedi o hanno altre necessità, potranno accomodarsi nel salone San Michele o nella Sala Manzoni in attesa dell’arrivo degli altri pellegrini. Nei limiti del possibile, è preferibile che non entrino in Cattedrale. La chiusura dell’anno giubilare, in diocesi, è fissata per il 28 dicembre 2025.

Anche in quest’occasione vivremo una celebrazione comunitaria diocesana ma su questo saranno date indicazioni dettagliate all’inizio del nuovo anno pastorale. 5 Chiese giubilari Secondo le norme emanate dalla Penitenzieria Apostolica lo scorso 13 maggio 2024, sono da considerarsi chiese giubilari «qualsiasi Basilica minore, chiesa cattedrale, chiesa concattedrale, santuario mariano», nello specifico, per la nostra Diocesi sono: - La Basilica Cattedrale di Brindisi - La Basilica Concattedrale di Ostuni - La Basilica “Santa Maria della Vittoria” in San Vito dei Normanni - La Basilica “Vergine SS. del Carmelo” in Mesagne - Il Santuario “S. Maria Madre della Chiesa” in c.da Jaddico (Brindisi) Oltre a queste chiese, previste dalle norme, si stabilisce che in due giorni dell’anno tutte le chiese madri dei comuni della nostra Diocesi siano chiese giubilari. In particolare, ciò avverrà: - Il giorno dell’anniversario della dedicazione della Chiesa (dove non è nota la data sarà il giorno del titolare);

- La seconda domenica di Pasqua (27 aprile 2025). In questi due giorni, dopo che i parroci avranno opportunamente informato i fedeli, si celebrerà la santa messa del giorno seguendo alcune indicazioni che verranno fornite dall’ufficio liturgico diocesano. Ulteriori luoghi giubilari saranno il carcere e l’ospedale di Brindisi dove, con i rispettivi cappellani, si concorderà il momento più opportuno per celebrare l’apertura dell’anno giubilare. Si curi con premura che le chiese giubilari designate siano vere «oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza, anzitutto accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, insostituibile punto di partenza di un reale cammino di conversione» (n. 5). Momenti formativi Durante l’anno giubilare è desiderio dell’arcivescovo proporre un percorso di catechesi sui temi giubilari vivendo un incontro in ogni vicaria della nostra Arcidiocesi. A tal fine, ciascun vicario foraneo, dopo aver sentito i confratelli, concorderà con don Donato o direttamente con l’arcivescovo il giorno più opportuno per vivere questo momento vicariale. Per la vicaria del Salento si è pensato di fissare due date per agevolare la partecipazione dei fedeli. L’ufficio liturgico preparerà uno schema di preghiera introduttivo per vivere ciascun incontro. È opportuno che i sacerdoti offrano, nelle proprie comunità, momenti di riflessione, formazione e catechesi sul senso delle Indulgenze e sul Sacramento della Riconciliazione per far sì che l’anno giubilare diventi occasione propizia per valorizzare questo sacramento accompagnando i fedeli laici a viverlo con più profondità, frequenza e attenzione. A questo proposito la Penitenzieria Apostolica «esorta tutti i sacerdoti ad offrire con generosa disponibilità e dedizione di sé la più ampia possibilità ai fedeli di usufruire dei mezzi della salvezza, adottando e pubblicando fasce d’orario per le confessioni, in accordo con i parroci o i rettori delle chiese limitrofe, facendosi trovare in confessionale, programmando celebrazioni penitenziali a cadenza fissa e frequente». Anche per questo l’ufficio liturgico preparerà uno schema celebrativo per vivere una liturgia penitenziale nella propria comunità. 6 Segno di carità Come segno tangibile e visibile del Giubileo, in accordo con la Caritas Diocesana, l’ufficio Migrantes e la pastorale carceraria, si è pensato di proporre un duplice segno di carità: uno nella terza domenica di Avvento e uno nella quarta domenica di Quaresima. Nella terza domenica di Avvento si propone una raccolta di beni di prima necessità per i detenuti delle case circondariali di Brindisi e di Lecce. I cappellani forniranno una lista di beni su cui indirizzare la raccolta per evitare dispersione. Nella quarta domenica di Quaresima si propone, invece, una raccolta in denaro finalizzata alla ristrutturazione e sistemazione della casa sita in via Giovanni XXIII (Brindisi), per far sì che diventi un luogo di accoglienza per i più fragili. Evidentemente non abbiamo la certezza che sarà possibile inaugurare questo segno permanente di carità alla fine di quest’anno giubilare ma, sicuramente, è nostro desiderio far sì che il Giubileo lasci un segno concreto di attenzione ai nostri fratelli più poveri. Pellegrinaggi a Roma È previsto un pellegrinaggio diocesano a Roma per il giorno 8 novembre 2025. Saranno offerte due possibilità di pellegrinaggio: uno in giornata e uno con pernotto. Ogni parrocchia potrà dare la propria adesione quando l’ufficio per la pastorale del turismo, sport e tempo libero provvederà a dare indicazioni più precise sulle modalità di iscrizione e partecipazione ma si può già appuntare in agenda questa data. Fermo restando il pellegrinaggio diocesano, ogni parrocchia potrà organizzare il proprio pellegrinaggio parrocchiale nel corso dell’anno secondo le modalità che riterrà più opportune o recandosi in una chiesa giubilare designata in diocesi o recandosi a Roma o in altro luogo designato. Dal 25 al 27 giugno 2025 è previsto il giubileo dei sacerdoti. Anche per questa occasione si sta pensando di organizzare un unico pellegrinaggio comune con modalità che verranno indicate nei prossimi mesi. Pellegrinaggi in Diocesi Oltre ai pellegrinaggi a Roma si è pensato di stabilire alcuni momenti giubilari diocesani per alcuni gruppi specifici di persone (per es. ammalati, catechisti e operatori pastorali, aggregazioni laicali ecc…). Non son ancora state stabilite con precisione le date e i gruppi da coinvolgere per cui ci si riserva di aggiornarvi nei prossimi mesi.

Brindisi, 1 dicembre 2024

FLOROVIVAISMO: COLDIRETTI PUGLIA, ALLARME INVASIONE FIORI STRANIERI (+47%); IN 10 ANNI PUGLIA PERDE 15% PRODUZIONE

Le triangolazioni dall’Olanda portano in Italia prodotti coltivati in Paesi extra Ue che non rispettano le stesse regole dei florovivaisti nazionali

Gli arrivi di fiori stranieri in Italia sono aumentate in quantità del 47% soprattutto per effetto delle triangolazioni dall’Olanda, che consentono l’arrivo nel nostro Paese di prodotti coltivati in paesi extracomunitari, dove spesso non sono rispettate le stesse regole europee in materia di tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, mentre sta pagando a caro prezzo gli effetti della Xylella il settore florovivaistico in Puglia che perde in volume il 15%  della produzione nel decennio 2014-2023, con le restrizioni in termini di movimentazione, export e produzione stessa. A denunciarlo è la Coldiretti Puglia, in occasione del tavolo florovivaistico regionale a cui hanno partecipato gli operatori del settore, assieme al direttore regionale, Pietro Piccioni e Nada Forbici, presidente Assofloro.

Un’occasione per condividere lo stato dell’arte ed i futuri scenari di un’eccellenza del Made in Italy che sta però vivendo un momento difficile a causa delle importazioni selvagge. Ma a incidere sui bilanci sono anche l’impennata dei costi di produzione legata alle tensioni internazionali, le pratiche commerciali sleali e gli effetti dei cambiamenti climatici.

A pesare è soprattutto la concorrenza sleale dall’estero “guidata” dall’Olanda, che importa fiori da paesi extracomunitari per rivenderli sul mercato comunitario. Si tratta spesso di prodotti come le rose in Kenya o in Colombia, che vengono coltivati grazie allo sfruttamento di minori e donne, oltre all’impiego di sostanze vietate in Europa da decenni. L’Olanda rappresenta il principale fornitore dell’Italia, con oltre i 2/3 del totale delle importazioni, e un incremento delle vendite del 55% in quantità nel 2023, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat.

Intanto, continua ad allungarsi l’elenco delle specie di piante che hanno l’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante, ma grazie al pressing di Coldiretti che ha sin da subito evidenziato le criticità per gli operatori, l’applicazione è stata fissata dal 1° luglio 2025 per le specie Lavandula angustifolia, Lavandula x intermedia, Lavandula latifolia, Lavandula stoechas e Salvia rosmarinus.

E’ una ulteriore tegola per l’agricoltura e per il settore florovivaistico, ma anche per gli uffici fitosanitari sul territorio – aggiunge Coldiretti Puglia – un mix esplosivo che mette a rischio la ripartenza nelle aree colpite dalla Xylella e la tenuta stessa sui mercati interni e sull’export florovivaistico pugliese che rappresenta un elemento di punta del Made in Italy.

Gravi i danni d’immagine e sull’export di prodotti florovivaistici causati dalla Xylella fastidiosa, spesso usata come scusa per bloccare ingiustificatamente fiori e piante in vaso Made in Italy – insiste Coldiretti Puglia - con la Direzione Generale della Salute dell’Unione Europea che aveva già messo in mora il governo britannico dopo l’annuncio di nuovi requisiti applicati ai Paesi in cui è nota la presenza della Xylella, con l’obbligo di parametri più rigorosi per l'importazione di olivo, mandorlo, lavanda, rosmarino ed oleandro da paesi in cui è nota la presenza di Xylella, oltre a rigide condizioni per le importazioni, comprese le ispezioni del luogo di produzione e dell'area circostante, i test, le ispezioni pre-esportazione e un periodo di quarantena di un anno prima dell'importazione.

Le esportazioni di prodotti pugliesi sono colpite spesso – sottolinea la Coldiretti regionali – da blocchi e misure restrittive giustificati ufficialmente dal rischio della diffusione di malattie e parassiti delle piante ma che non trovano spesso riscontro nella realtà e coprono invece politiche protezionistiche.  Una vera e propria guerra commerciale sommersa che – precisa la Coldiretti – nasconde spesso la volontà di difendere degli interessi locali per aggirare anche accordi internazionali sul libero scambio, a cui non corrispondono le stesse regole e le stesse restrizioni in termini di importazione. Un esempio per tutti è quello dell’import dall’estero di agrumi con foglia senza che siano accompagnati da regolare passaporto verde, che hanno causato la rapida diffusione di patologie che hanno attaccato il patrimonio arboreo e produttivo made in Italy. Ciò espone il nostro territorio agli attacchi da parte di virus alieni e insetti alieni che decimano le produzioni e spesso fanno morire addirittura le piante, come le caso della Xylella.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Coldiretti Puglia – anche con l’avvio di una apposita task force.

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Mesagne (BR). I Carabinieri incontrano gli anziani.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e repressione dei reati concernenti le truffe agli anziani, hanno effettuato mirati servizi di prossimità in favore delle classi più deboli della popolazione. Il Maresciallo Ordinario Fabio Natola della Stazione Carabinieri di Mesagne, nella serata del 23 novembre, in occasione della Santa messa presso la Chiesa Santissima Annunziata, ha incontrato un gruppo di fedeli anziani. In particolare, li ha sensibilizzati in merito alle truffe messe in atto da finti appartenenti alle forze di polizia, falsi impiegati INPS e operatori di luce e gas, ma soprattutto finti parenti in difficoltà.

L’incontro ha coinvolto attivamente gli anziani con i quali sono stati affrontati delicati argomenti con casi pratici, esperienze dirette e considerazioni; inoltre è stato distribuito il VADEMECUM redatto dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi.

Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-     come detto, il finto “dipendente di una società di erogazione di energia elettrica”;

-     il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-     il finto “amico” di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-     un pacco postale “urgente”: l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-     dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che anche nelle prossime settimane saranno tenuti ulteriori incontri con quante più famiglie e anziani, al fine di instaurare un confronto, in un’ottica di prevenzione del fenomeno. Infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro.

Gli incontri sono inseriti in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei Carabinieri operare vicina agli anziani, al fine accrescere il senso civico e la fiducia dell’Istituzione.

Il progetto YOUTH BRINDISI per promuovere l'imprenditorialità giovanile nella provincia approda presso l’IISS “E. Ferdinando” di Mesagne

L’IISS Epifanio Ferdinando di Mesagne per tre giorni si è trasformato in un incubatore di idee e innovazione, i cui protagonisti sono stati gli studenti del triennio, del Liceo scientifico, del Tecnico Tecnologico e del Tecnico Economico.

Youth Brindisi è un progetto finanziato dal fondo politiche giovanili e promosso da Anci, nell’ambito dell’avviso “Giovani e Impresa - Interventi locali per l’orientamento dei giovani alla cultura d’impresa”. Realizzato dal Comune di Brindisi insieme a una rete di partner strategici – tra cui The Qube Incubatore Certificato, Time Vision, Gaw Web Agency, Cna Brindisi e Confindustria Brindisi – il progetto mira a diffondere nei giovani il “seme” dell’intraprendenza e a dotarli di strumenti pratici per diventare i veri protagonisti del futuro sviluppo economico e imprenditoriale locale. L’iniziativa accompagna i ragazzi in un percorso che parte dall’ideazione e culmina nella realizzazione di progetti aziendali concreti, con l’obiettivo di generare un impatto significativo sulla crescita sociale ed economica del territorio brindisino.

La prima fase del progetto, svolta in questa tre giorni al Ferdinando, a cura di The Qube, punta a sviluppare le competenze fondamentali per la nascita di idee imprenditoriali sostenibili a supporto del mondo professionale e del lavoro. Gli alunni, grazie a metodi innovativi, sperimentano processi che stimolano: creatività, lavoro di squadra e capacità di trasformare le idee in obiettivi ed in azioni concrete. 

La seconda fase del progetto vedrà i team del Ferdinando con i migliori picth molto innovativi e sostenibili, impegnarsi in un’intensa maratona di innovazione. L’Hackathon si terrà presso il Molo 12 Coworking & Maker Space (alias Palazzo Guerrieri) di Brindisi, nelle date tra il 17 e il 18 dicembre prossimi. Qui, team di giovani aspiranti imprenditori lavoreranno insieme per trovare soluzioni innovative e affrontare le sfide reali, sempre supportati da mentor esperti e utilizzando risorse tecnologiche avanzate. Le idee migliori verranno presentate a una giuria che selezionerà i progetti con il maggiore potenziale, per accedere alla successiva fase di sviluppo.

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In questo primo giorno d'Avvento per l'arrivo del Santo Natale, una giornata storica per la sanità della provincia di Brindisi.

 In questo primo giorno d'Avvento, mentre ci prepariamo ad accogliere il Santo Natale, segniamo un momento significativo per il sistema sanitario della nostra regione: la trasformazione del San Raffaele di Ceglie Messapica in una struttura sanitaria pubblica sotto la gestione dell’ASL di Brindisi. Questo passaggio non solo rappresenta un traguardo importante per la comunità locale, ma è anche il risultato di un impegno costante e di una visione condivisa per migliorare i servizi sanitari offerti ai cittadini.
La provincia di Brindisi, grazie a questa nuova realtà, avrà a disposizione uno dei centri riabilitativi pubblici più rilevanti della regione. Questo sviluppo è il frutto di anni di battaglie e impegno, sia da parte dei lavoratori che hanno dedicato la loro professionalità alla struttura, sia da parte della Regione Puglia che ha sostenuto attivamente il processo di trasformazione da privato a pubblico. È fondamentale sottolineare che i lavoratori, che per anni hanno operato con passione e dedizione, ora hanno il diritto di continuare a farlo in un contesto pubblico, garantendo così una continuità di servizio e professionalità.
A riguaro, dichiara Tommaso Gioia “La loro dedizione e professionalità sono il cuore pulsante di questa struttura. È nostro dovere garantire che possano continuare a operare in un ambiente che riconosce e valorizza il loro contributo. La tutela dei lavoratori è al centro della nostra missione e non ci fermeremo finché non saremo certi che i loro diritti siano pienamente rispettati.”
La Regione Puglia, attraverso questo passaggio, dimostra di avere a cuore la salute e il benessere dei propri cittadini, assicurando un accesso a servizi di riabilitazione di alta qualità. Questo è un passo decisivo per garantire l’eccellenza sanitaria nella nostra regione, un obiettivo che abbiamo sempre perseguito con determinazione.
Desidero esprimere la mia gratitudine al Presidente della Regione Puglia per il suo sostegno e per la fiducia riposta in questo progetto. La sua emozione per questo passaggio è un chiaro segno dell'importanza che attribuiamo alla sanità pubblica. È fondamentale lavorare insieme per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a servizi sanitari di alta qualità e che le strutture pubbliche siano in grado di rispondere alle esigenze della comunità.
Un ringraziamento speciale va al Direttore Generale dell’ASL di Brindisi, Maurizio De Nuccio, la cui dedizione e professionalità sono state determinanti per il successo di questa transizione. Il suo impegno costante ha garantito che ogni fase del processo si svolgesse senza intoppi, permettendo così di raggiungere questo importante obiettivo.
Oggi, la comunità di Ceglie Messapica può festeggiare un grande successo, sapendo di avere a disposizione una struttura sanitaria pubblica che risponde alle esigenze di riabilitazione e cura. Questo è un momento di orgoglio per tutti noi e rappresenta una speranza per una sanità pubblica migliore, più inclusiva e accessibile.
Rivolgo un caro saluto a tutti i cittadini della provincia di Brindisi e li invito a considerare questo traguardo come un simbolo di speranza e di impegno per un futuro sanitario più solido e di qualità.
Nelle scorse ore, così come aveva fatto nei giorni scorsi con le proposte per la realizzazione di un termovalorizzatore, il coordinatore regionale di Forza Italia, on. Mauro D’Attis, ha lanciato un’idea: cominciamo a discutere anche qui sui vantaggi che potrebbe determinare un insediamento energetico nucleare di quarta generazione. Niente di più di ciò che sta animando il dibattito a livello mondiale per costruire alternative ai combustibili fossili che vadano anche oltre il fotovoltaico e l’eolico.
 
Con l’onestà intellettuale e con il pragmatismo che lo contraddistinguono, il parlamentare brindisino ha parlato anche della sua città, Brindisi, per dare un futuro al paese che sia al passo con i tempi e con le ricerche su un nucleare assai diverso rispetto al passato in cui proprio l’Italia è impegnata a svolgere un ruolo di primo piano.
 
Un approccio differente, insomma, rispetto alla politica impostata sul “lamentificio” che contraddistingue più di qualcuno in questo territorio.
 
Si chiede, infatti, che qualcuno risolva i problemi economici e quelli legati alla carenza di posti di lavoro, ma non si intende neanche valutare se può risultare compatibile con le aspettative del territorio la realizzazione di un termovalorizzatore ad impatto ambientale pari a zero o, in un futuro lontano, di una centrale nucleare basata su nuove tecnologiche che escludono rischi di qualsiasi tipo dal punto di vista ambientale.
 
Ebbene, a fronte di un approccio propositivo di D’Attis la risposta è stata a dir poco offensiva da parte dell’ex consigliere comunale Giuseppe Cellie che con il suo “Brindisi Bene Comune” ha confinato per anni la città di Brindisi ai margini dello sviluppo, caratterizzandosi solo con il “no a tutto”.
 
E poi il Partito Democratico, complice dei disastri del precedente governo cittadino, che si rifugia nelle solite evanescenti strategie di sviluppo sostenibile. Fosse per loro, Brindisi oggi sarebbe condannata al declino irreversibile e invece c’è chi, come il nostro partito, non ha paura di qualche commento dei soliti leoni da tastiera e lavora per costruire un futuro differente, rispettoso dell’ambiernte e della salute dei cittadini.
 
 
Il gruppo consiliare di Forza Italia - Brindisi

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Ospedale di Francavilla. Bruno: “Dalla Regione Puglia altri 5 milioni di euro per blocco operatorio e interventi anti-incendio. Orgoglioso della crescita del nostro presidio di salute”

Nota del consigliere regionale Maurizio Bruno, Pd:

“Sono orgoglioso di potervi comunicare che nell’ambito dell’accordo per la coesione della Regione Puglia, la nostra città, Francavilla Fontana, e in particolare l’ospedale Camberlingo, è stato individuato come beneficiario di un finanziamento da quasi 5 milioni di euro per il suo ammodernamento ed efficientamento. 
“Nel dettaglio 550mila euro saranno destinati ai lavori di adeguamento alle norme di prevenzione incendi, e ben 4 milioni e 200 mila euro alla riqualificazione e all’adeguamento del blocco operatorio dell’ospedale.
“Si tratta degli ennesimi notevoli finanziamenti che siamo riusciti a ottenere in questi anni e che stanno facendo del nostro ospedale un centro di sempre maggiore eccellenza, una casa di cura e protezione della salute dei cittadini in costante modernizzazione ed evoluzione. 
“La sanità, lo sappiamo, soprattutto con l’attuale governo nazionale e con la crisi del personale medico e infermieristico, sta conoscendo uno dei momenti peggiori della sua storia in tutto il nostro Paese.
“Ma mi piace potervi dire che a Francavilla siamo riusciti in questi anni, un passo alla volta, a procedere contro corrente, a portare finanziamenti, ad aprire importanti reparti, a rafforzarne altri, a colmare buchi di personale.
“Sia chiaro: c’è ancora tantissimo lavoro da fare. I disagi purtroppo non mancano. Ma la direzione è senza dubbio quella giusta. Fino a che avremo in regione qualcuno che tutelerà gli interessi della nostra sanità territoriale, potremo continuare lungo questo cammino di costante miglioramento.
“Voglio quindi cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per consentire questo nuovo investimento, ma soprattutto il personale medico, infermieristico, amministrativo che ogni giorno opera nel nostro presidio ospedaliero, dando sempre il meglio, nonostante le difficoltà.”

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Prosegue inarrestabile la marcia della APULIA ENERGIA ANNUNZIATA VOLLEY nel Campionato Interzonale BR/TA di I Divisione Femminile di pallavolo.Questa sera nella palestra del Liceo Scientifico E. Ferdinando a Mesagne le ragazze di Tony Lo Re hanno piegato le rivali della  SCUOLA PALLAVOLO S.VITO per 3-0 (25-23 / 21-21 / 25-14) .E' stato un incontro strano ma pure avvincente con le Mesagnesi sempre in vantaggio e le Sanvitesi pronte a ricucire lo strappo. Come nel primo set dove le ospiti si sono portate addirittura in vantaggio 20-23. Ci sono volute  le sagaci  battute di una sempre attenta Benedetta Scardia (ottima in tutti i fondamentali anche oggi) a ricucire il divario conducendo in porto un parziale di fondamentale importanza. Meno affannoso il II° set ma altrettanto combattuto dove le centrali Geusa e Carrone si sono fatte sentire sentire a muro ed in attacco.Nel III° e decisivo parziale invece le ospiti hanno mollato decisamente lasciando campo abbastanza facilmente a Caroli (anche oggi molto positiva)e Compagne ciniche a sfruttare le occasioni che le avversarie le hanno concesso.Per la cronaca riportiamo l'ottima prestazione del libero Beatrice Mancarella sempre piu' autorevole e convincente nel suo ruolo della giovanissima Virginia Mitrugno, classe 2010 autrice di 3 punti e della palleggiatrice Enrica Pizzaleo sempre piu' disinvolta ed ordinata.Nota di curiosita' dell'incontro e' stato il "Derby" in famiglia dei fratelli Lo Re. Tony nelle fila della Apulia e Cosimino in quelle della Scuola S.Vito.Con questo successo le Mesagnesi continuano a capeggiare la Classifica generale a punteggio pieno con 3 punti di vantaggio sul Pulsano che riposera' il prossimo turno.Invece la Apulia Energia sara' di scena Domenica 8 Dicembre ad Oria contro la Farina Automobili Oria.

STP Brindisi comunica di aver indetto una selezione pubblica per l’assunzione a tempo determinato del Direttore Generale di STP Brindisi S.p.A.
La versione integrale dell’Avviso di selezione e il modello di domanda di partecipazione sono disponibili sul sito www.stpbrindisi.it nella sezione “Selezioni in corso” nonché nella bacheca presso la sede sociale e presso il PuntoStp/Urp in Brindisi alla via Cappellini, 18.
 
Dell’Avviso è data pubblicità anche mediante pubblicazione sul sito istituzionale di ASSTRA Nazionale www.asstra.it nonché tramite pubblicazione sull’Albo pretorio della Provincia di Brindisi, del Comune di Brindisi e dei Comuni della provincia di Brindisi e  nella apposita sezione del portale istituzionale della Regione Puglia che raccoglie Bandi e Avvisi riguardanti l’assunzione di personale.
 
La domanda di partecipazione e la documentazione richiesta dovranno essere presentate entro le ore 23:59 del giorno 30 dicembre 2024.
 

Continuano gli eventi nella città di Oria: si terrà domenica 1° dicembre, con inizio alle ore 19 presso il teatro della Chiesa di San Barsanofio, la terza edizione de "Il Sogno di Francesco".
L'evento è organizzato da Protezione Civile Oria, DA Service, Associazione S.I.N.G. e Oria Bella Città D'Amare di Debora Mele con il patrocinio della Pro Loco di Oria.
Per quel che riguarda Francesco Perrucci, era un ragazzo di Oria (BR), un volontario delle raccolte alimentari dell’Oratorio S.I.N.G. e della Protezione Civile, un ragazzo pieno di vita, di gioia. Nel 2022, ad ottobre, un brutto male lo ha portato via non solo dalla sua famiglia, ma dal mondo associativo oritano. Su impulso della mamma, con la prima edizione, fu avviata una raccolta fondi per realizzare il suo sogno: render felici i bambini in Ospedale. Furono acquistati alcuni presìdi medici per l’oncologico pediatrico di Lecce e furono organizzate due "giornate del dono", per Natale e per la Befana, nei reparti pediatrici di Francavilla Fontana e San Giovanni Rotondo.
La seconda, e anche questa terza edizione, sono state dedicate non solo a Francesco ma, anche, al cugino Andrea "Carletto" Santorsola, vicepresidente dell’Oratorio S.I.N.G. venuto a mancare a soli cinque mesi di distanza da Francesco a causa di un incidente sul lavoro.
La serata solidale è a favore del Reparto Pediatrico ed Oncologico della "Casa Sollievo della Sofferenza" e della Pediatria di Brindisi e Francavilla Fontana nel ricordo dei cugini Francesco ed Andrea.
Durante la serata si terrà l'assegnazione del Premio "Francesco Perrucci" ad un volontario che si è particolarmente contraddistinto nel corso del 2024.
L'area food è a cura del Rione Giudea e la serata sarà allietata dalle note del gruppo musicale "I Migliori Anni". Media partner dell'evento è la testata online "Giornale di Puglia".

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