Redazione

In Puglia la raccolta dei tartufi fatica a decollare a causa del caldo e della prolungata siccità, con la mancanza di piogge e di umidità adeguata che sta rallentando la stagione dei tartufi pugliesi, apprezzati per il profumo intenso e la consistenza carnosa e compatta, presenti in sette aree vocate, dai Monti Dauni e il Gargano fino alle Murge nord-ovest e sud-est, dalla Valle d’Itria all’Arco Jonico e al Salento. Lo riferisce Coldiretti Puglia, sottolineando come le feste, le mostre e i mercati di Campagna Amica rappresentino un’ottima occasione per degustare i tartufi nelle migliori condizioni e a prezzi convenienti.

Le quotazioni si attestano intorno ai 600 euro al chilogrammo per il tartufo nero uncinato e circa 3.800 euro al chilo per il tartufo bianco nelle aree più vocate del nord della regione, dove il pregiato fungo cresce lungo alvei e torrenti, in terreni particolarmente umidi tra pioppi, salici e olmi.

Il tartufo – spiega Coldiretti Puglia – è un fungo ipogeo, costituito in gran parte da acqua e sali minerali che assorbe dal terreno attraverso le radici dell’albero con cui vive in simbiosi. Sviluppandosi accanto a specie come pino, leccio, sughera e quercia, acquisisce da queste le proprie caratteristiche distintive di colore, sapore e profumo. La forma del tartufo, invece, dipende dal tipo di suolo, nei terreni soffici tende a essere più liscio, mentre in quelli compatti risulta più nodoso e irregolare.

Giunti a novembre, dopo un ottobre povero di raccolti a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli, non si prospettano ancora buone previsioni per la stagione del tartufo, ma sono molto attese le piogge, in modo che l’aumento dell’umidità del terreno possa garantire una qualità elevata e profumi intensi, tipici del Tuber magnatum.

La ricerca del tartufo, praticata sin dai tempi dei Sumeri, svolge anche una funzione economica importante a sostegno delle aree interne e boschive. Essa costituisce una significativa integrazione di reddito per le comunità locali e genera effetti positivi sul turismo, come dimostrano le numerose iniziative e feste dedicate a questo prezioso prodotto.

Conosciuto anche per il suo potere afrodisiaco, il tartufo – conclude Coldiretti Puglia – trova in cucina le sue espressioni migliori: il tartufo bianco va gustato rigorosamente a crudo, su piatti iconici come la fonduta, i taglierini al burro o i risotti, e si accompagna perfettamente ai grandi vini rossi.

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“Aspettando San Martino” – Sapori, musica e tradizioni nel cuore di Mesagne“Aspettando San Martino” – Sapori, musica e tradizioni nel cuore di MesagneDomenica 9 novembre, dalle ore 19.00 Piazza Commestibili – Mesagne (BR)Il centro storico di Mesagne si prepara a celebrare l’autunno con “Aspettando San Martino”, un appuntamento che intreccia gusto, cultura e convivialità nel segno delle tradizioni pugliesi.L’evento è promosso da Confesercenti Provinciale di Brindisi e dalla Delegazione Territoriale Confesercenti Mesagne, in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Giro di Boa” e con il patrocinio del Comune di Mesagne. Una sinergia che unisce mondo associativo, realtà sociali e istituzioni locali, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue eccellenze attraverso un’iniziativa capace di coniugare tradizione, inclusione e partecipazione.La manifestazione si terrà domenica 9 novembre a partire dalle ore 19.00 nella suggestiva cornice di Piazza Commestibili, nel cuore del centro storico.

Tra i momenti più attesi della serata, la performance di Salvatore Galeanda e il suo trio, artista salentino di primo piano, voce e tamburellista della celebre Notte della Taranta. Con la loro energia travolgente e i ritmi popolari che scaldano il cuore, offriranno al pubblico uno spettacolo autentico e coinvolgente, capace di far rivivere la forza e la magia della tradizione musicale salentina.Protagonisti della serata saranno anche i vini delle cantine locali — Moccari Azienda Agricola, Cantina San Donaci, Tenute LuSpada, Cantina Mondatore e Masseria Pezza — raccontati e valorizzati dai sommelier AIS Brindisi, insieme ai piatti tipici della tradizione mesagnese in un percorso di degustazione che celebra i sapori autentici del territorio. Tra i prodotti della tradizione, immancabili le pettole preparate dal “Gruppo Storico Città di Mesagne”, simbolo delle feste di San Martino e della convivialità di un tempo.

Non mancheranno momenti dedicati anche ai più piccoli: a partire dalle ore 18.30 si terranno i laboratori interattivi pensati per far conoscere la storia e la ricchezza del nostro territorio, attraverso lavoretti un po’ magici, divertenti ed educativi; riscoprire la tradizione può diventare un’esperienza meravigliosa.“Aspettando San Martino” non è solo un evento enogastronomico, ma anche un momento di inclusione e condivisione. Tra le realtà presenti, anche Autnotout, impresa sociale che abbraccia e valorizza l’autismo come risorsa, unendo la passione per il vino a un impegno concreto per l’inclusione e l’autonomia delle persone. La loro partecipazione rappresenta un esempio tangibile di comunità che accoglie e promuove opportunità per tutti.Con “Aspettando San Martino”, Mesagne rinnova il suo legame con le tradizioni, i sapori e la convivialità autentica che caratterizzano le feste d’autunno, offrendo a cittadini e visitatori un’esperienza ricca di gusto, musica e partecipazione. L’invito è esteso a tutta la cittadinanza e ai visitatori, un’occasione per vivere insieme la cultura, le eccellenze e la socialità del nostro territorio.

 

 

Una serata di grande emozione quella vissuta venerdì 31 ottobre a Fasano per "Un Cuore per il Benin", iniziativa ideata per presentare il progetto “Africa”, un service a carattere internazionale sostenuto dal LC Monopoli e dal LC Salento Zero Barriere, grazie al quale si è dotato l'Hopital "La Croix" di Zinvié, nel Benin, di un nuovo reparto di maternità, inaugurato nell’agosto scorso e realizzato grazie anche al finanziamento del Lions Club International Foundation.

Alfonso Belfiore e Giovanni Ostuni nel corso della serata, promossa dal Lions Club Fasano e dal Lions Club Monopoli, insieme al Leo Club Fasano, hanno raccontato l’emozionante esperienza che hanno vissuto questa estate partecipando alla inaugurazione in Benin. Un racconto spesso rotto dall’emozione che ha coinvolto intensamente i numerosi presenti nella sala teatro della chiesa di Santa Maria della Salette.

Alfonso Belfiore, socio del Lions Club Fasano, ha mostrato un suo filmato sulla condizione attuale del Benin e sulla cerimonia di inaugurazione del reparto di maternità. Entusiasmato da quest’opera, realizzata grazie al contributo dei Lions, non ha esitato a raggiungere Zinvié, accompagnato dalla sorella Anna, medico molto sensibile alle iniziative in favore dei più deboli. Nel suo intervento ha espresso l’auspicio che il nuovo reparto di maternità possa essere un luogo dove le madri del Benin possano partorire in sicurezza e dove la vita possa trionfare sulla paura. Non solo un edificio, ma un segno di speranza, una carezza di umanità su una terra che ha conosciuto troppo dolore.

Poi ha parlato Giovanni Ostuni, del Lions Club Monopoli, medico chirurgo plastico, che presta la sua opera gratuitamente in terra d’Africa sin dal 2002. Decisivo l’incontro con un sacerdote camilliano, padre Pietro Petrosillo, che gli fece conoscere la realtà del Benin, in particolare di Zinvié, dove il religioso era in missione con la sua comunità per l'assistenza corporale e spirituale dei malati e dei sofferenti. In un’infermeria precaria, in condizioni drammatiche, Giovanni Ostuni iniziò ad eseguire interventi chirurgici, salvando la vita di molte persone. Da allora, nelle sue quarantasei missioni in Africa da “medico senza vacanze”, ha eseguito circa duemilasettecento interventi e le sue mani continuano ad essere strumento prezioso. Oggi il nuovo reparto di maternità dell'Hopital "La Croix" di Zinvié, con sessantadue posti letto per la maternità ed otto per la neonatologia oltre a sale parto ed operatorie ben attrezzate, è una straordinaria realtà realizzata grazie anche al suo grande impegno per i fratelli africani, sempre sostenuto ed affiancato da sua moglie Antonia Reho, biologa e Lions.

Belle parole di ringraziamento e apprezzamento sono state espresse da Angela Abbracciante, presidente del Lions Club Fasano, Mariangela Dimola, presidente del Lions Club Monopoli, Leonardo Potenza, già presidente del Consiglio dei Governatori Lions, e da Girolamo Tortorelli, Governatore del Distretto 108 AB. E poi l’abbraccio dei presenti ad Alfonso e a Giovanni a conclusione di una serata che ha fatto riflettere sull’importanza dell’impegno dei Lions verso i più fragili.

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All’ E. Ferdinando di Mesagne – plesso Liceo Scientifico si è svolto un incontro con la Dott.ssa Durante Vania, neurologa che opera presso il “Perrino“ di Brindisi,  e un nutrito gruppo di docenti. L’incontro è stato reso possibile grazie alla sensibilità del Dirigente Scolastico Prof. Mario Palmisano Romano e al reparto di neurologia dell’ospedale Perrino  di Brindisi,  guidato dal Dott. Rini e la caposala Emanuela Capodieci, che ha coordinato l’incontro insieme all’associazione “Emotiva…mente“ Mesagne,  che si preoccupa di migliorare la qualità della vita delle persone con epilessia. E’ stato  incontro di formazione e sensibilizzazione sulla gestione delle crisi e delle varie criticità che possono interessare gli alunni con epilessia, rivolto ai docenti. Nelle scuole come nella vita dovremmo essere attrezzati per far fronte alle emergenze, mettere le famiglie nelle condizioni di avere fiducia nei docenti ed educatori ed aprirsi perché più si conosce, si informa e si forma meno danni si fanno; se si chiama l’ambulanza o il 118 quando non è necessario si fa doppio danno, sia alla struttura pubblica che  al ragazzo/a. L’incontro è stato  molto partecipato da parte dei docenti, che hanno seguito con interesse le informazioni che ha portato la Dott. Durante Vania,  neurologa specializzata nello studio e cura delle epilessie e che tra l’altro ha fatto notare quanto questo  tipo di incontri siano importanti anche perché di fronte a una “crisi“ che avviene in aula non possiamo farci prendere dal panico e non sapere come agire.  E’ fondamentale sapersi muovere e  far conoscere la patologia agli insegnanti ma anche ai ragazzi affinchè nella loro conoscenza e nel loro vissuto diventi una “condizione“ come le altre, che non stravolge affatto l’integrità psichica e mentale di chi ne soffre. La cosa buona,  hanno affermato i responsabili dell’associazione,  è quella di creare una rete virtuosa che vede al centro la persona con epilessia, insieme alla scuola importante agenzia educativa, ai medici neurologi, alle associazioni,  ai mezzi di informazione. L’incontro è stato ricco di osservazioni, riflessioni, domande che i docenti hanno rivolto alla Dott.ssa Durante al fine di  migliorare la conoscenza e di allontanare lo stigma verso chi soffre di questa patologia, perché il pregiudizio ha conseguenze gravi su vari aspetti sociali. Etichetta, stigma e pregiudizio, hanno radici nell'ignoranza intesa come non conoscenza di una condizione ed è proprio la non conoscenza che porta ad assumere atteggiamenti discriminanti; ecco perché è importante lavorare sulla cultura, sulla conoscenza.  Molti docenti, alla fine dell’incontro, hanno affermato:  “ci siamo arricchiti di buone prassi da spendere sui nostri ragazzi”.

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Non è ancora tempo di bilanci per la Grande Mostra «Negli anni dell’impressionismo, da Monet a Boldini. Artisti in cerca di libertà», evento allestito nel castello normanno svevo di Mesagne (Brindisi), curato dalla prof. Isabella Valente, docente nell’Università di Napoli Federico II, ed organizzato da Micexperience Rete di Imprese, assieme a Regione Puglia e Comune di Mesagne e, in ottemperanza al protocollo d’Intesa «Puglia Walking Art», prodotto da Reinassance srl.

Il dato di fine ottobre dice tuttavia che è stata abbondantemente superata la soglia delle diecimila presenze nelle sale nobili del castello e che tutte e 153 le opere originali selezionate per descrivere un periodo davvero unico nella storia dell’arte hanno colto nel segno, facendo sì che unanime fosse l’apprezzamento per un «evento unico e irripetibile», come più volte dichiarato dalla curatrice.

«In quattro mesi, dal 27 giugno a fine ottobre, la Grande Mostra non ha registrato momenti di calo – dice Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience e ideatore del protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art” -: a giudicare dalla provenienza dei visitatori, si nota che l’evento ha avuto vasta eco nel Centro e nel Sud dell’Italia e che i pugliesi desiderano “bellezza”; sono disposti a muoversi per essere partecipi di momenti di indubbia qualità culturale, tanto che nessuno va via senza aver portato con sé qualcosa che consenta di proseguire l’esperienza vissuta».

Il riferimento del presidente di Micexperience Rete di Imprese, non è solo all’apprezzato catalogo della Grande Mostra, ma a tutte le altre esperienze proposte a corredo di essa e che rendono ancora più unico l’evento allestito nel castello di Mesagne. «La comunità di studio e di ricerca che cura la mostra si è interrogata su come, ad esempio, l’Intelligenza Artificiale possa interagire con l’evento lungo il versante della creazione di nuovi momenti di riflessione, oltre quelli che già sollecita una Grande mostra come quella di Mesagne – ha aggiunto Argentieri -. E da qui la proiezione di 11 immagini di paesaggi pugliesi realizzati interrogando l’AI su come avrebbe potuto rendere quei luoghi il pennello di artisti vissuti in quella temperie culturale. Ancora – prosegue il presidente di Micexperience – abbiamo voluto far sì che la visita in mostra fosse un’esperienza multisensoriale ed ecco che, mentre le orecchie dei visitatori ascoltavano musiche diffuse da una playlist che consentisse di entrare pienamente nell’evento, i diffusori proponevano fragranze olfattive particolari, create appositamente per l’evento e che sono condensate nel nome di “Libertas, fragranza degli impressionisti”. Essa intende dare il senso di ciò che gli occhi percepiscono e le orecchie ascoltano».

La Grande Mostra di Mesagne sta registrando il favore del mondo della scuola. Non c’è giorno che almeno una scolaresca non si rechi in visita. «Anche per queste numerose richieste e per quelle di gruppi che stanno già programmando le loro escursioni nei mesi di dicembre e gennaio – conclude Argentieri – si è deciso di prorogare l’apertura della mostra fino al 28 febbraio 2026».

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Si conclude con un accordo bonario la controversia legale nata tra il Comune di Mesagne e una società locale in seguito a un incidente avvenuto nell’aprile del 2024 in via Lucci. La vicenda, apparentemente di ordinaria amministrazione, aveva avuto origine quando un veicolo aziendale, condotto da un dipendente della stessa società, era incappato in un tombino di ispezione divelto dal piano stradale, riportando danni per oltre quattromila euro. L’episodio, verificatosi il 27 aprile 2024 all’altezza del civico 37, era stato immediatamente segnalato agli agenti della polizia locale, che avevano redatto un verbale dettagliato e documentando lo stato dei luoghi. Nei giorni successivi, anche il personale dell’ufficio Manutenzioni del Comune aveva effettuato un sopralluogo tecnico per accertare le condizioni del manto stradale e la causa dello sprofondamento del tombino, avviando le procedure di messa in sicurezza dell’area.

L’incidente, tuttavia, aveva lasciato strascichi sul piano legale: nel 2025, la società proprietaria del mezzo, assistita dall’avvocato Antonio Dellomonaco, aveva infatti promosso ricorso ex art. 316 e seguenti del Codice di procedura civile dinanzi al Giudice di Pace di Brindisi, chiedendo il risarcimento dei danni materiali subiti. Il Comune di Mesagne, con delibera di Giunta n. 160 del 28 maggio 2025, aveva deciso di costituirsi in giudizio, affidando la propria difesa all’avvocato Luana Nacci dell’Avvocatura Civica Comunale. Tuttavia, in un’ottica di dialogo e contenimento dei costi, le parti avevano successivamente avviato trattative per una possibile composizione amichevole della vertenza. Dopo vari incontri e valutazioni, le interlocuzioni hanno condotto alla definizione di un accordo transattivo, ritenuto dalla Giunta Comunale “di evidente utilità e vantaggio per l’Ente”. In base all’intesa raggiunta, la società danneggiata ha rinunciato a ogni ulteriore pretesa economica nei confronti del Comune, accettando che l’onere risarcitorio venga assunto da un altro soggetto coinvolto nella gestione e manutenzione della rete stradale cittadina.

La Giunta, presieduta per l’occasione dall’assessore anziano Omar Salvatore Ture — in assenza del sindaco — ha approvato all’unanimità la transazione e, contestualmente, ha revocato la precedente delibera di costituzione in giudizio. La decisione è stata motivata dal duplice obiettivo di evitare un probabile aggravio di spese legali e di tutelare l’interesse pubblico, nel pieno rispetto dei principi espressi dalla Corte dei Conti, che incoraggia gli enti locali a privilegiare soluzioni conciliative quando queste risultino più vantaggiose per la collettività. Con questo atto, il Comune di Mesagne chiude definitivamente una vicenda che, pur scaturita da un singolo episodio di manutenzione stradale, si è trasformata in un esempio di gestione prudente, responsabile e collaborativa delle risorse pubbliche. Una scelta amministrativa che testimonia la volontà di risolvere i contenziosi non attraverso lo scontro giudiziario, ma tramite il dialogo e il buon senso, nell’interesse reciproco delle parti e della comunità cittadina.

Alloggi edilizia residenziale pubblica, il Comune di Brindisi pubblica un bando di concorso. L’assessore Cozzolino: “Una opportunità per chi vive il dramma dell’emergenza abitativa”

 Il Comune di Brindisi ha pubblicato un bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica che si sono resi disponibili in città.

L’iniziativa è dell’Assessorato al Patrimonio, che nella fase istruttoria ha operato in sintonia con l’Assessorato ai Servizi Sociali.

Il termine di scadenza per la presentazione delle istanze di partecipazione è il 2 gennaio 2026. Per le informazioni sulle modalità di partecipazione gli interessati potranno rivolgersi presso gli uffici del settore Patrimonio Immobiliare – Servizio Politiche abitative del Comune di Brindisi o inoltrando una richiesta all’indirizzo pec Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Presso gli uffici dello Sportello Sociale (via Grazia Balsamo) sarà possibile ricevere assistenza per la compilazione dell’istanza di partecipazione.

“Abbiamo operato nel più breve tempo possibile - afferma l’Assessore al Patrimonio, Caterina Cozzolino – per venire incontro alle esigenze di chi vive il dramma, nella nostra città, dell’emergenza abitativa. Ovviamente si tratta di un primo intervento basato sulle abitazioni che sono già disponibili e su quelle che lo saranno nei prossimi mesi”.

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 Nel segno della continuità, la comunità della provincia di Brindisi ha rinnovato anche questanno la celebrazione della Giorno dellUnità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, rendendo omaggio a quanti, con il proprio sacrificio, hanno contribuito a costruire e difendere la libertà e la coesione del Paese.
Le celebrazioni sono state precedute dall’inaugurazione, presso l’Archivio di Stato, di una esposizione di documenti dedicata alla memoria dei caduti delle Forze Armate brindisine, con il fine di offrire uno spunto di riflessione sul valore della memoria storica per la comunità cittadina.
A seguire, in Piazza S. Teresa, si è svolta la cerimonia ufficiale cui hanno preso parte le Autorità civili, militari e religiose, i Sindaci dei Comuni della provincia, le Associazioni combattentistiche, numerosi cittadini ed oltre duecento studenti e docenti provenienti dagli Istituti scolastici comprensivi di Brindisi. 
La cerimonia si è aperta con il passaggio in rassegna degli schieramenti da parte del Prefetto, unitamente al Comandante del Presidio Militare, cui è seguito il solenne rito dell’alzabandiera accompagnato dal partecipato canto dell’inno nazionale.
Particolarmente intenso e significativo è stato poi lomaggio ai Caduti, con la deposizione di una corona dalloro, seguito dalla lettura dei messaggi del Capo di Stato Maggiore della Difesa, del Ministro della Difesa e del Presidente della Repubblica.
Dopo gli interventi del Comandante del Presidio Militare di Brindisi e del Sindaco del Comune capoluogo, il Prefetto ha rivolto un sentito messaggio di saluto ai presenti, sottolineando il profondo valore della ricorrenza, e ha esortato gli studenti a guardare ai nostri valorosi militari come un modello di dedizione e di servizio al Paese. Giovani militari che “indossano la divisa con lo stesso spirito di sacrificio e con lo stesso senso del dovere, ma sono espressione di Forze Armate che, pur addestrate al combattimento, si sono formate alla cultura della pace, da difendere con la stessa determinazione dei nostri confini”.
Nel commemorare il sacrificio di quanti hanno donato la propria vita per lunità dItalia, il Prefetto ha rammentato come la città di Brindisi abbia il privilegio di ospitare il Monumento al Marinaio, la cui vista ogni giorno rievoca il ricordo di un giovane zio paterno, di cui porta lo stesso nome e che, arruolato in Marina, morì, a 21 anni, durante il secondo conflitto mondiale. “Al ricordo di quel giovane zio, accomuno il ricordo di tutti i caduti per la Patria, nella speranza che nessunaltra guerra possa inghiottire nel suo abisso i nostri giovani e la nostra Nazione” - ha chiosato.
Alle ore 11.00 e alle ore 12.00, dalla batteria del Castello Svevo, sede del Comando della Marina Militare e del Presidio Militare di Brindisi, sono state esplose due salve di 21 colpi di cannone, a suggellare simbolicamente la solennità della ricorrenza.
Nell’ambito dell’iniziativa “Caserme Aperte”, sarà possibile visitare il Castello Svevo e la Stazione Navale di Brindisi dalle ore 14.00 alle 16.00.
Nel prosieguo della giornata, le diverse Forze Armate si avvicenderanno nella Guardia dOnore al Monumento ai Caduti, a testimonianza della continuità del ricordo e della gratitudine verso quanti hanno servito e continuano a servire la Nazione.

La Asl Brindisi, nello specifico il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione diretto da Liborio Rainò, richiama la cittadinanza sui rischi legati al consumo di funghi spontanei non controllati. Gli episodi di intossicazione da funghi segnalati negli ultimi giorni riportano all’attenzione pubblica la necessità di adottare comportamenti prudenti e consapevoli, affinché momenti di svago e convivialità non producano gravi problemi per la salute.

Le attuali condizioni climatiche – temperature miti, piogge frequenti e alta umidità – hanno favorito una significativa crescita di funghi spontanei, spingendo molti cittadini alla raccolta, spesso senza un’adeguata conoscenza delle specie commestibili e tossiche.

Tra i casi più gravi si segnalano due episodi di intossicazione nefrotossica dovuti al consumo di Amanita ovoidea, fungo bianco e carnoso conosciuto localmente come “farinaccio”, oggi certificato come tossico per l’apparato renale.

Altri casi hanno riguardato funghi denominati in modo generico “amarieddi”, “asquanti” o “mucchiarieddi”, appartenenti a specie del genere Lactarius potenzialmente pericolose per l’apparato gastroenterico.

Non mancano infine intossicazioni legate a errori di identificazione: funghi ordinari, come il Clitocybe nebularis, possono essere confusi con funghi altamente tossici quali l’Entoloma lividum, responsabile di gravi sindromi gastrointestinali.

Anche i funghi sicuramente commestibili possono causare disturbi se cotti in modo insufficiente, mal conservati o consumati in grandi quantità.

Non esistono metodi casalinghi o “prove” affidabili per distinguere un fungo commestibile da uno velenoso. L’unica forma di prevenzione efficace è la conoscenza, che si acquisisce attraverso i corsi di formazione micologica necessari per il rilascio del permesso regionale di raccolta.

La Asl Brindisi invita inoltre tutti i cittadini a far esaminare sempre i funghi raccolti dagli esperti micologi del Centro di Controllo Micologico aziendale, servizio gratuito e attivo secondo il calendario disponibile presso i Comuni e gli Uffici sanitari territoriali.

È importante ricordare che anche l’acquisto di funghi da venditori o raccoglitori professionali deve avvenire solo in presenza del certificato di commestibilità rilasciato dai micologi della Asl, obbligatoriamente esposto.

Bisogna, quindi, consumare solo funghi spontanei certificati dal micologo e in buono stato di conservazione; cuocere i funghi a lungo (almeno 25-30 minuti), preferibilmente in umido; consumare quantità moderate, evitando pasti ripetuti a base di funghi; evitare il consumo in soggetti sensibili (anziani, bambini, donne in gravidanza); non affidarsi alle credenze popolari o a metodi empirici di riconoscimento; frequentare corsi di formazione micologica di base organizzati dai Comuni o dalle associazioni di settore.

La Asl Brindisi rinnova l’invito alla prudenza e alla prevenzione: la sicurezza alimentare comincia dalla conoscenza. Prima di consumare funghi spontanei, rivolgersi sempre al servizio micologico aziendale.

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ANCE Brindisi aderisce con profonda convinzione al progetto di beneficenza “Viva Vittoria Brindisi”, un’iniziativa nata per promuovere solidarietà, partecipazione e impegno concreto nel contrasto alla violenza di genere.

L’evento, promosso da Viva Vittoria ODV in collaborazione con associazioni, scuole, imprese e cittadini, culminerà il 9 novembre 2025, quando piazza Santa Teresa – cuore simbolico della città – si trasformerà in un grande abbraccio collettivo: sarà completamente rivestita da coperte realizzate a mano da centinaia di volontarie e volontari, ognuna delle quali racconterà una storia di libertà, rinascita e speranza.

“Abbiamo scelto di aderire a Viva Vittoria Brindisi – chiarisce Angelo Contessa, Presidente di ANCE Brindisi – perché crediamo che costruire significhi anche prendersi cura delle persone e dei luoghi. Dopo il playground di basket installato questa estate, riteniamo che anche questa sia un’occasione per restituire alla città un luogo simbolico, spesso teatro di disordini, trasformandolo in un segno di bellezza, condivisione e rispetto reciproco. È un modo per riaffermare che Brindisi è una comunità viva, capace di reagire e di costruire un futuro migliore.”

I proventi raccolti con la vendita delle coperte saranno destinati a sostenere le realtà locali che ogni giorno si impegnano nel supporto alle donne in difficoltà e nella prevenzione della violenza di genere.

“Come costruttori sentiamo la responsabilità di costruire non solo muri, ma relazioni, fiducia e solidarietà – aggiunge Contessa –. Viva Vittoria è un progetto che parla di cura, di comunità, di riscatto. È questa la Brindisi che vogliamo: una città che si ricuce, che si rialza, che non ha paura di guardarsi dentro e facendo comunità di ripartire.”

L’adesione di ANCE Brindisi a Viva Vittoria si inserisce nel più ampio percorso di responsabilità sociale che l’associazione porta avanti, promuovendo inclusione, parità di genere e attenzione al tessuto umano e civile del territorio brindisino.

Il 9 novembre piazza Santa Teresa diventerà un mosaico di colori e speranza, un luogo simbolico dove ogni coperta sarà un piccolo gesto d’amore, un filo che unisce la città nel suo rifiuto più fermo verso ogni forma di violenza. Noi di Ance Brindisi ci saremo. 

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