Redazione
Un grande passo avanti per l’inclusione e la cura delle persone affette da demenza arriva dal Comune di Mesagne, che ha avviato un importante progetto dedicato al supporto cognitivo e comportamentale. Con un investimento di 900 mila euro, nascerà un Centro diurno integrato per garantire assistenza qualificata e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La struttura sorgerà in via Galvani, all’interno dell’ex scuola media Marconi, e sarà in grado di accogliere fino a 30 ospiti in condizioni di non autosufficienza. Questo presidio rappresenta un punto di riferimento per le famiglie che affrontano quotidianamente le difficoltà legate alla malattia, offrendo servizi innovativi e percorsi terapeutici mirati.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di politiche sociali volte a rafforzare il sostegno ai cittadini più fragili. Grazie a questo progetto, Mesagne si conferma un comune all’avanguardia nella tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione.
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L’Amministrazione Comunale ha approvato l’avviso pubblico per la concessione dei contributi agli affitti relativi all’anno 2023. Il bando, per il secondo anno consecutivo interamente finanziato con fondi comunali, mette a disposizione della cittadinanza 150 mila euro.
“Con questa misura – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – colmiamo un vuoto generato dalla decisione del Governo nazionale di definanziare i contributi ai canoni di locazione per le famiglie con fragilità economica. Abbiamo destinato 150 mila euro di risorse comunali su un bilancio che risente dei tagli decisi sempre dallo stesso Governo, ma abbiamo scelto di non lasciare indietro nessuno.”
Il bando, relativo all’annualità 2023, si rivolge ai francavillesi residenti in possesso di un regolare contratto di affitto e con un ISEE non superiore a 10.140 euro, requisito conformato al valore individuato dall’INPS per poter richiedere l’assegno di Inclusione (ADI). Sono previste tre fasce di contribuzione con il riconoscimento di un importo minimo di 1.600 euro e massimo di 2.000 euro. In ogni caso il canone di locazione pagato dal richiedente deve incidere per almeno il 14% sul valore ISEE.
“Con questo bando – prosegue l’Assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Bellanova – ribadiamo la centralità del diritto alla casa. In questo periodo di grandi incertezze non possiamo abbandonare chi è in difficoltà. Per questa ragione stiamo investendo importanti risorse nei servizi sociali per rispondere ad una domanda che purtroppo è in costante crescita.”
L’avviso pubblico con tutti i requisiti e la relativa modulistica sono disponibili sul sito internet istituzionale. Il termine ultimo per la presentazione delle istanze è fissato nelle ore 12.00 di venerdì 27 giugno.
“Le politiche abitative – conclude l’Assessore al ramo Domenico Attanasi – sono centrali nella vita amministrativa. L’esiguità degli alloggi di edilizia residenziale pubblica rende essenziale l’avvio di strategie complementari. Il sostegno agli affitti, associato alla sperimentazione del cohousing che a breve partirà in via Parri, ci consentono di affrontare questa criticità in maniera innovativa in attesa che dal Governo nazionale e regionale arrivino novità e, soprattutto, risorse.”
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Mesagne detta le regole per la movida
L’estate è ormai alle porte e, come ogni anno, la città di Mesagne si appresta ad accogliere la sua vivace movida estiva, fatta di musica, eventi, passeggiate serali e momenti di socialità che animano il centro storico trasformandolo in un vero e proprio salotto a cielo aperto. A partire dal 10 maggio e fino al 15 giugno 2025, il cuore antico della città si trasformerà in una grande isola pedonale pronta a ospitare migliaia di persone, tra turisti in vacanza e cittadini desiderosi di godersi l’atmosfera estiva. In vista del notevole afflusso di visitatori, l’Amministrazione comunale ha deciso di adottare una serie di misure straordinarie per garantire che il centro storico sia un luogo accogliente, sicuro e a misura di pedone. In particolare, è stata disposta la chiusura al traffico veicolare nei weekend all’interno del perimetro compreso tra via Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi. Il provvedimento sarà in vigore dal 10 maggio al 15 giugno 2025, e interesserà le seguenti fasce orarie: il sabato, dalle 20,00 alle 24,00 e la domenica e nei giorni festivi, dalle 18,00 alle 24,00. Durante questi orari sarà vietata la circolazione di qualsiasi veicolo a motore, fatta eccezione per i residenti, le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso, che potranno comunque accedere per motivi di servizio o emergenza. L’obiettivo è di consentire un passeggio sereno e sicuro, incentivando l’uso sostenibile degli spazi urbani e favorendo l’aggregazione sociale in un ambiente privo di smog e rumori. A queste misure si aggiunge anche il divieto di sosta con rimozione forzata in via Albricci, attivo negli stessi giorni e orari, per agevolare ulteriormente il transito pedonale e garantire un migliore ordine viario. Il provvedimento è stato firmato dal comandante della polizia locale, Antonio Ciracì, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutti i cittadini per il buon esito dell’iniziativa. Questa scelta si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del centro storico, che negli ultimi anni ha registrato un crescente interesse turistico, anche grazie alla qualità degli eventi proposti e al fascino senza tempo delle sue architetture. Rendere il centro vivibile, sicuro e pienamente fruibile è un passo fondamentale per continuare su questa strada. Le autorità comunali invitano pertanto tutti a rispettare le disposizioni con spirito collaborativo, nella convinzione che un piccolo sacrificio, come la rinuncia all’uso dell’auto per qualche ora, possa trasformarsi in una grande occasione di socialità, benessere e orgoglio cittadino. L’estate mesagnese è pronta a cominciare, e si annuncia più viva e partecipata che mai.
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RIMINI RIBALTA L’INERZIA NEL SECONDO TEMPO E SI PORTA SUL 2-0. LA SERIE SI TRASFERISCE A BRINDISI
RIMINI RIBALTA L’INERZIA NEL SECONDO TEMPO E SI PORTA SUL 2-0. LA SERIE SI TRASFERISCE A BRINDISI.
Governance del sito UNESCO “Via Appia Regina Viarum”, da Brindisi utili indicazioni.
Il sindaco Marchionna: «Il Giardino di Melissa è un simbolo per Brindisi: tante volte sarà vandalizzato, altrettante la città lo riproporrà nella sua bellezza».
LE MIE DONNE OMAGGIO ALLE DONNE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO
LE MIE DONNE
Lubes (Fenailp): “No alla privatizzazione della costa ostunese”
No alla privatizzazione della costa ostunese. È il grido che si sente, in questi giorni, da parte degli esponenti di centrodestra e soprattutto anche da diverse associazioni che hanno fatto una petizione sul posto segnalando tutta la situazione alle autorità di riferimento, contro la scelta dell'amministrazione comunale di Ostuni di mettere a gara sette tratti di spiaggia per dare concessioni a chi vuole offrire servizi (come lettini, ombrelloni o bar).
In teoria, queste decisioni dovrebbero basarsi sul Piano Comunale della Costa, che serve a organizzare in modo corretto l’uso del litorale. Questo piano però è bloccato da due anni e non è ancora stato approvato.
Nonostante ciò, il Comune ha scelto di usare il Piano Regionale delle Coste, ma ha incluso zone che in realtà non si possono ancora usare, Senza considerare, inoltre, la normativa dove le percentuali da lasciare libere ai cittadini è il 60% e non, come viene identificato, tra il 40%e il 50%.
In particolare: i Lotti 1 (Pilone) e 2 (Cala di Rosa Marina) si trovano dentro il Parco delle Dune Costiere, dove non si possono dare nuove concessioni finché non viene approvato il piano del parco. Queste due zone sono anche Siti di Interesse Comunitario (SIC) e, per usarle, serve una Valutazione Ambientale che non è stata fatta; il Lotto 7 (Torre Pozzella) si trova in un’area protetta, vicino a una torre storica del ‘500, che è tutelata dal Ministero della Cultura. Anche qui non sarebbe stato possibile dare concessioni, ma il Comune lo ha fatto lo stesso, con un’area molto più grande del previsto.
Pare che tutto sia stato fatto in fretta con scelte unilaterali.
Si teme che questa operazione sia un'altra scelta poco trasparente dell’attuale amministrazione comunale, come già accaduto in passato.
Ci si chiede se queste concessioni servano davvero al territorio o se siano fatte solo per favorire qualcuno. Chi ha preso queste decisioni dovrebbe assumersi le proprie responsabilità.
Sarebbe stato opportuno un incontro con l'amministrazione comunale e con tutte le associazioni di categoria per affrontare questo tema: ciò che, purtroppo, non avviene in diverse occasioni. Suggeriamo, quindi, un consiglio comunale monotematico aperto a tutti i cittadini.
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Continua il giro di presentazioni di “Cronache da Meridania”, la raccolta di racconti scritta da Stefano Palmisano edito da Giazira scritture.
Il prossimo appuntamento con l’autore fasanese è per giovedì 15 maggio presso il Salone del Maac (in via Enrico de Nicola, 1) a Ceglie Messapica.
L’evento è inserito nella programmazione della rassegna Maggio dei Libri 2025.
A dialogare con l’autore sarà Rosaria Magrì. Inizio ore 18.30.
A Meridania succedono cose: si consumano tragedie, si concludono accordi sottobanco, ci si tradisce, si spera. Qualcuno ha l’ambizione di diventare famoso, altri provano a corrompere qualche politico locale. Meridania è una città che non esiste. O forse sì. E i suoi cittadini? Esistono davvero?
Leggendo le storie di questo libro il lettore potrà comprendere se le vicende accadute a Meridania sono il frutto di satira, immaginazione o cronaca. Consapevole del fatto che nel nostro Paese, capita spesso che queste tre dimensioni si mescolino dalla notte dei tempi.
Stefano Palmisano ha 55 anni, vive sulla collina di Fasano, in provincia di Brindisi. Avvocato dal 2000, si occupa solo di diritto ambientale e di economia circolare. Ha seguito come difensore numerosi processi penali in materia di reati ambientali (tra i più rilevanti, Petrolchimico di Brindisi, centrale Enel di Brindisi, Ilva). Ha vinto diversi premi letterari, grazie ai suoi racconti, pubblicati successivamente in raccolte letterarie.
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Servizio di Consulenza ambulatoriale pediatrica nel Pronto soccorso: quasi diecimila accessi in un anno
Sono numeri importanti quelli registrati nell’attività dello Scap, il Servizio di Consulenza ambulatoriale pediatrica: 5.246 accessi nel Perrino di Brindisi e 4.353 nell’ospedale di Francavilla Fontana, per un totale di 9.599 accessi complessivi nell’anno 2024 e un trasferimento della presa in carico al Pronto Soccorso pari solo al 6% circa dei casi trattati.
Si tratta di un servizio dedicato ai bambini che giungono negli ospedali con l’ipotesi di un codice bianco e verde, attivo dal 2017 grazie ad un progetto della Regione Puglia che ne affida la gestione ai pediatri di libera scelta con l’obiettivo di migliorare l’integrazione ospedale-territorio.
Nella provincia di Brindisi lo Scap è funzionante nell’ospedale Perrino di Brindisi e nel Camberlingo di Francavilla Fontana, in locali adiacenti al Pronto Soccorso ed è curato da un medico pediatra e un infermiere per turno. Si può accedere quando non è aperto l’ambulatorio del pediatra di libera scelta: il sabato e prefestivi, domenica e festivi, dalle 8 alle 20.
L’accesso è diretto per patologie non traumatiche come tosse, mal di gola, febbre, otiti, dolori addominali, che possono essere trattate ambulatorialmente.
Sono 43 i pediatri della provincia che turnano nell’organizzazione del servizio, 39 convenzionati e 4 non convenzionati, con il coordinamento di Elisabetta Quaranta e Franco Gianfredi, mentre sono 22 gli infermieri della Asl impegnati a rotazione nelle due sedi, coordinati da Carmelo Villani e Pietro Molendini.
“I benefici di questa buona pratica - riferisce Giulia Calabrese, dirigente medico della Asl Brindisi responsabile dello Scap - sono molteplici: le famiglie e i bambini non devono più stazionare per molto tempo nei Pronto Soccorso, la struttura ospedaliera stessa registra una riduzione importante di accessi impropri al Pronto soccorso, ed inoltre viene garantita continuità assistenziale con i pediatri di famiglia che hanno in carico i bambini durante la settimana. A partire da ottobre 2024 - aggiunge – l’attività dello Scap è informatizzata e registrata sulla piattaforma regionale Edotto. Il numero di accessi fa comprendere quanto sia collaudato e utile il servizio per le famiglie”.
Allo Scap possono accedere anche i non residenti, con un vantaggio per i comuni che registrano un aumento della popolazione nei periodi di maggiore afflusso turistico.
La Asl Brindisi ha presentato richiesta alla Regione di ampliamento del progetto con l’attivazione dello Scap anche nell’ospedale di Ostuni.
Un video informativo prodotto di recente spiega come accedere e come funziona il servizio.
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