Redazione

Presentazione libro "Magma" con l'autore Raffaele Costantini ven. 29/11 h. 19 Officine Ipogee.

 

Venerdì 29 novembre alle ore 19, presso le Officine Ipogee in piazza Sant'Anna dei Greci a Mesagne, le associazioni Mesagne Bene Comune e APS Street View organizzano la presentazione di MAGMA di e con Raffaele Costantini.

Tre ragazzini inseparabili assistono ad un agguato mafioso in un bar affollato di un’estate del 1980. Crescono in un paese del sud che divora il futuro dei bambini.

Una presentazione a più voci in cui è il romanzo ad aprire spazi di confronto sulle esperienze giovanili, sulle relazioni familiari, sui contesti criminali e su come questi possono influenzare giovani esistenze. Carla Orlandini e Michele Anam Caiulo ci racconteranno del progetto Le regole del gioco, in cui un team composto da attori, videomaker, educatori ed assistenti sociali ha condiviso un percorso di un anno con un gruppo di minori utilizzando il teatro per scoprire le mille sfaccettature dell'essere.

A San Michele Salentino, per la Giornata contro la Violenza sulle Donne, si è svolto il Convegno organizzato da Forza Italia “La violenza non sempre è visibile”

 
Informazione, sensibilizzazione e proposte: questi gli obiettivi che le donne di Forza Italia di San Michele Salentino si sono prefissate nell‘organizzare il convegno tenutosi il 24 novembre 2024, in preparazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, dal titolo “La violenza non sempre è visibile”
 
 
 
I Saluti politici sono stati portati da Livia Antonucci della segreteria provinciale di Forza Italia e da Alessandra Pennella, responsabile provinciale di Azzurro Donna.
 
Numerosa ed attenta è stata la partecipazione di donne e uomini che hanno seguito le relazioni della psicoterapeuta Isabella D’Attoma, dell‘Assistente Sociale Maria Antonietta Ardone, del giornalista Alessandro Nardelli, Direttore di In Puglia 24 e dell‘Avv. Maristella Menga.
 
La violenza di genere è stata affrontata, dalla Dott.ssa D’Attoma, sotto il profilo psicologico, sottolineando il substrato culturale dal quale si genera e la necessità di ritrovare i valori educativi che generano rispetto, condivisione ed amore.
 
I dati allarmanti del fenomeno, scaturiti da un sondaggio effettuato sul nostro territorio, illustrati da Maria Antonietta Ardone, hanno richiamato l‘attenzione su come, ancora, da molti, la donna viene relegata al solo ruolo di madre e moglie.
 
Il Giornalista Alessandro Nardelli ha evidenziato la necessità di una comunicazione diversa che non si limiti ai titoli civetta ma all‘approfondimento delle tematiche sottese, auspicando un intervento legislativo che limiti e controlli il dilagare, sui social, di messaggi violenti nelle espressioni e nelle immagini.
 
La relazione dell‘Avv. Maristella Menga, dopo un excursus storico della produzione legislativa legata al tema della violenza e della tutela della donna, ha approfondito le innovazioni introdotte con la L. 69/2019, il c.d. Codice Rosso, fornendo informazioni sui nuovi delitti, sulle modifiche procedurali e sul supporto dato dai Centri Antiviolenza contattabili attraverso il numero di emergenza 1522.
 
Un momento di grande coinvolgimento emotivo è stata la testimonianza di una donna vittima di maltrattamenti, prima del marito e poi del figlio, che, come estrema ratio ha deciso di denunciare il proprio figlio con l‘intento non di vederlo in carcere, ma sottoposto ad un programma di recupero.
 
Gli interventi sono stati intervallati dalla magistrale interpretazione di testimonianze di vita vissuta, ad opera dell‘attrice Altea Chionna.
 
La serata è stata condotta e moderata dalla responsabile di Azzurro Donne locale, Adriana Santoro che, traendo le conclusioni, ha esortato tutte le forze politiche a lavorare in sinergia per il potenziamento dei Centri Antiviolenza, suggerendo lo stanziamento di fondi a favore delle donne vittime di violenza economica e  l‘implementazione di programmi educativi, rivolti alle giovani generazioni, perché crescano nel rispetto della donna e nell‘accettazione dell‘emancipazione femminile.
 
Al termine della serata a tutti i presenti è stata offerta la gerbera rossa simbolo della lotta alla violenza sulle donne.
                                                             
Il Coordinatore Forza Italia San Michele Salentino
                                                              Francesco Zecchino
 

Ostetricia e Ginecologia del Perrino: meno cesarei nel report PNE.

Nell'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Perrino di Brindisi nel 2023 si è registrato un trend di significativa riduzione dei tagli cesarei primari che si è attestato al 13,88 per cento. La struttura del Perrino è al secondo posto nel territorio regionale dopo il reparto dell’ospedale Di Venere di Bari. 
Questo risultato, contenuto nel PNE, il Programma Nazionale Esiti, sviluppato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), è frutto del continuo e costante lavoro di équipe che negli ultimi due anni è stato portato avanti dal direttore dell'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, Massimo Stomati, da tutti i medici e dal personale ostetrico, infermieristico e ausiliario del reparto.
"A conferma dei grandi sforzi in ambito di assistenza ostetrica - spiega il dottor Stomati - siamo di fronte a un netto incremento del totale dei parti, con una riduzione del ricorso all’episiotomia, che si attesta all'11 per cento sul totale dei parti per via vaginale. Questo dato si accompagna a una significativa riduzione in generale del taglio cesareo, che rappresenta un indicatore importante nella valutazione della performance. Resta ancora da valutare - prosegue Stomati - il dato dei parti naturali dopo un taglio cesareo nella stessa paziente, che rientrerà tra gli obiettivi da perseguire nei prossimi anni insieme alle tecniche di partoanalgesia, una volta completati gli arredi e inaugurato il nuovo blocco parto/operatorio".
Il Programma Nazionale Esiti ha realizzato il monitoraggio delle performance assistenziali di 1.363 ospedali italiani, pubblici e privati, focalizzando l’attenzione su alcuni ambiti cruciali per la salute dei cittadini. In particolare, il programma si propone, da un lato, di fornire a livello nazionale valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, appropriatezza e qualità delle cure erogate nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e dall’altro di mettere a disposizione strumenti a supporto di attività di audit clinico-organizzativo, finalizzate al miglioramento della qualità. Il PNE è divenuto nel tempo uno strumento istituzionale di valutazione del Servizio sanitario, utilizzato anche a fini regolatori e di controllo. L’eccellenza nel settore sanitario è un obiettivo ambizioso in cui la misurazione e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate le strategie fondamentali per promuovere la qualità e l’equità dell’assistenza sanitaria.
"Per quanto concerne gli indicatori relativi all’assistenza al parto - sottolinea Stomati - il ricorso al taglio cesareo primario ha subito negli anni una progressiva riduzione, passando da una media del 25 per cento nel 2015 al 22 per cento nel 2021, senza che l’emergenza pandemica abbia influenzato in modo significativo il ricorso a questa pratica chirurgica. Nel 2022 è stata segnalata una battuta d’arresto nel trend di decrescita, con una percentuale in leggera risalita, il 23 per cento, che si conferma anche nel 2023. Queste percentuali rimangono al di sopra della soglia del 10-15 per cento che, secondo quanto indicato dall’OMS, garantisce il massimo beneficio complessivo per la madre e per il bambino. Un obiettivo che invece è stato raggiunto dall’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del Perrino".
Il Decreto ministeriale 70/2015 ha fissato la quota massima di tagli cesarei primari al 25 per cento per le maternità con più di mille parti annui e al 15 per cento per quelle con volumi inferiori. Nel 2023 solo il 14 per cento delle maternità con meno di mille parti l'anno e il 68 per cento dei punti nascita con volumi superiori a mille hanno fatto registrare proporzioni in linea con il Decreto ministeriale.

CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, ALLEVAMENTI A RISCHIO CORMORANI; OGNI UCCELLO RIESCE A MANGIARE FINO A 10KG DI PESCE AL MESE.

Con le temperature sopra la media stagionale in un novembre da 18 gradi, c’è l’invasione di cormorani in Puglia, gli uccelli che si cibano di pesce, più che triplicati a causa della tropicalizzazione del clima, con ripercussioni economiche gravi per i pescatori e per gli allevamenti di pesce in mare aperto. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, con la tropicalizzazione del clima che manda la natura in tilt e fa proliferare la fauna selvatica, come i cormorani che da migratori sono diventati stanziali in Puglia con danni alla pesca negli allevamenti, in mare ed in laguna, ma l’effetto dei cambiamenti climatici si avverte anche a livello strutturale, con il surriscaldamento del mare e i mutamenti delle correnti.

Ogni cormorano mangia fino a 10 chilogrammi di pesce al mese, oltre 300 grammi al giorno, lasciando tra l’altro – denuncia Coldiretti Puglia - pesci feriti nell’attività predatoria e con il rischio della diffusione di malattie e parassiti. Il numero di cormorani svernanti è cresciuto di circa venti volte negli ultimi 25 anni – aggiunge Coldiretti Puglia - secondo un andamento parallelo e strettamente correlato alla crescita esponenziale delle popolazioni nidificanti nei paesi dell'Europa centrosettentrionale.

La presenza sempre più invasiva dei cormorani – aggiunge Coldiretti Puglia - viene segnalata dai pescatori in provincia di Bari sia a sud, tra Mola di Bari e Torre a Mare che a nord tra Giovinazzo e Bisceglie, sulla costa di Taranto, nella laguna di Varano, sulla Diga di Capaccio del Celone a Lucera e presso la palude del Lago Salso a Manfredonia, a Gallipoli e sugli oltre 400 chilometri di costa della regione.

E’ ormai una vera e propria emergenza alla luce dei danni provocati all’attività degli allevamenti di pesce in mare aperto in Puglia e alla vita stessa dei pesci nei mari. L’attività predatoria dei cormorani – spiega Coldiretti Puglia - sottopone a forte stress la vita marina poiché è talmente intensa da non permettere la crescita, lo sviluppo e la riproduzione delle specie di cui si nutrono.

Non si limitano alle specie di pesce pregiate – aggiunge Coldiretti Puglia - perché mangiano anche quelle specie-foraggio che dovrebbero fungere da pasto per le prime, rendendo ancor più negativo il loro impatto sul settore ittico. Per acquacoltori e pescatori di mestiere la riduzione del pescato risulta il fattore di maggior impatto – riferisce Coldiretti Puglia - mentre per i pescatori sportivi a rischio è la riduzione degli stock ittici dovuti ad una ridotta produzione naturale.

I danni causati dai cormorani vanno ad aggiungersi agli effetti del conflitto in Ucraina, con uno scenario nelle marinerie molto grave per il caro carburanti che sta fermando i pescherecci e le barche nelle banchine e il calo dei consumi per l’inflazione che ha fatto perdere potere di acquisto alle famiglie.

In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 16 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – conclude la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.

Il futuro del Sito di interesse nazionale di Brindisi: Arpa Puglia chiama a discuterne esperti e protagonisti.

Il futuro di Brindisi, della sua qualità ambientale, della sua area industriale sarà al centro di un nuovo evento formativo promosso da Arpa Puglia nellambito del progetto Science based knowledge. Le bonifiche nel Sito di Interesse Nazionale di Brindisi: aspetti tecnici e procedurali”, questo il titolo dellappuntamento, fissato per giovedì 28 novembre dalle ore 14.00 nella sala convegni dellAutorità Portuale, in piazza Vittorio Emanuele II, 7. Esperti del Ministero dellAmbiente, della Regione Puglia, dellIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, insieme ad Arpa Puglia, discuteranno delle iniziative in atto per definire il nuovo perimetro del Sito di Interesse Nazionale da bonificare.
L'area Sin di Brindisi è stata delimitata nel 2000, e da allora non vi sono state revisioni della perimetrazione. A quasi un quarto di secolo da allora, e dopo lesecuzione di interventi di bonifica e messa in sicurezza, le condizioni di partenza sono però mutate. Attualmente è in corso la ridefinizione delle zone e dei vincoli cui sottoporle per salvaguardare la salute pubblica ed il rispetto dellecosistema. Occorrerà, preliminarmente, aggiornare lo stato della contaminazione delle matrici ambientali, individuando le aree che necessitano di ulteriori indagini. Il passo successivo sarà una nuova perimetrazione, allinterno della quale saranno indicati anche i siti in cui eseguire gli interventi necessari di bonifica e quelli in cui gli stessi sono stati completati ed è possibile insediare attività produttive. Per finanziare le opere di bonifica sono stati messi a disposizione quasi ventiquattro milioni e mezzo di euro.
I lavori del corso avranno inizio alle ore 14:15, con i saluti istituzionali di Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia, Mauro DAttis, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Luigi Carnevale, prefetto di Brindisi, Giuseppe Marchionna, sindaco di Brindisi, e dei rappresentanti degli ordini professionali che hanno collaborato alla realizzazione dell iniziativa: Giovanna Amedei per i geologi, Alfredo Castellano per chimici e fisici, Cosimo DAngelo per agronomi e dottori forestali, Cosimo Pescatore per gli ingegneri.
Sarà quindi la volta delle relazioni. Al microfono si alterneranno Adriano Garella del Ministero dellAmbiente, Antonietta Riccio del dipartimento ambiente della Regione Puglia, Michele Fratini dellIspra, Anna Maria DAgnano, direttrice del Dipartimento provinciale Arpa di Brindisi, Vito Felice Uricchio commissario straordinario per le bonifiche a Taranto e Lucia Bisceglia, dellAgenzia Regionale per la Salute e il Sociale. A moderare gli interventi sarà Vincenzo Campanaro, direttore scientifico di Arpa Puglia.
Il corso darà diritto a crediti formativi per geologi, ingegneri e agronomi.
Arpa Puglia quindi, prosegue nellorganizzazione degli eventi formativi che fanno parte del progetto Science based knowledge, aperti soprattutto ai professionisti, ma non solo. Fino ad oggi, sono stati realizzati i corsi di formazione per Chimici e Biologi Controlli in materia di sicurezza alimentare e salute pubblica e quello per geologi ed ingegneri Impianti di gestione dei rifiuti: normativa applicabile, requisiti tecnici e attività di controllo, che si sono svolti il 4 e il 14 dicembre 2023 presso il dipartimento di Bari di Arpa Puglia (sede Tecnopolis di Valenzano); il seminario con crediti formativi per chimici, fisici e biologi e tecnici sanitari di laboratorio biomedico Stima dellincertezza di misura nei laboratori di prova ambientali, che si è svolto il 30 gennaio 2024 nella sala conferenze Motus Animi a Lecce;  il 9 febbraio 2024 si è svolto nella Sala del Tribunale della Provincia di Foggia  il corso di formazione per gli per gli ingegneri della provincia di Foggia Tutela Ambientale: compiti istituzionali e attività di controllo dellArpa Puglia, ed inoltre, si è svolto a Bari il corso di formazione per giornalisti La comunicazione ambientale di fronte alla complessità: le regole per governare il conflitto,  il 23 febbraio 2024 presso lOrdine dei Giornalisti della Puglia. Venerdì 15 novembre si è svolto presso la Camera di Commercio Industria ed Artigianato di Bari, levento formativo per avvocati ed ingegneri dal titolo“La tutela dellambiente e il green public procurement. La sostenibilità ambientale come volano delleconomia, organizzato da Arpa Puglia in collaborazione con gli Ordini degli Avvocati e degli Ingegneri di Bari. Infine il 22 novembre, a Trani, si è svolto levento formativo dal titolo “I Piani di Monitoraggio e Controllo: le nuove Linee guida, i controlli e gli aspetti sanzionatori”, presso il Monastero di Colonna.
 
Tutti gli eventi formativi organizzati da Arpa Puglia sono pubblicati sul sito istituzionale di Arpa Puglia in Formazione - eventi formativi esterni al link undefined, oltre che nelle news in home page e nella sezione Comunicati stampa.
 
NOTA: Il Sin di Brindisi si affaccia su un tratto di costa di circa 30 km. Larea marina compresa nel perimetro del sito raggiunge unestensione di circa 5577 ettari. Larea a terra ha unestensione totale di circa 5696 ettari.

La Polizia di Stato di Brindisi contro la violenza sulle donne: diverse iniziative durante la settimana. 

Nel corso di questa settimana, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, hanno avuto luogo nel Capoluogo e in provincia una serie di eventi dedicati alla sensibilizzazione e alla lotta alla violenza di genere. La Polizia di Stato, con il Questore di Brindisi Giampietro LIONETTI e gli operati della Questura, ha partecipato attivamente alle iniziative, sottolineando l’importanza di unire le forze e “fare squadra” per contrastare questo fenomeno sociale che colpisce ogni anno migliaia di donne.

Gli eventi, organizzati da scuole, Comuni e Associazioni, hanno visto la partecipazione di numerosi studenti, cittadini e attivisti, dimostrando un forte interesse verso la tematica. Le attività hanno incluso convegni, seminari, flash mob, marce e momenti di confronto, creando spazi di dialogo e racconti di esperienze concrete.

Uno dei principali appuntamenti è stato organizzato il 25 novembre, presso il Comune di Torchiarolo dove, nella sala consiliare si è tenuto il convegno “Una sciarpa rossa contro la violenza sulle donne”. All’iniziativa, che ha coinvolto un elevato numero di studenti, sono intervenuti un gruppo di professionisti e Autorità locali, tra cui il Questore Lionetti. Per l’occasione, nell’ambito della compagna permanente “Questo non è amore”, era presente il camper con un’equipe multidisciplinare della Polizia di Stato.

Nella stessa giornata, ad Ostuni e Mesagne sono stati realizzati parallelamente altri eventi. Presso l’ITET “Pantanelli- Monnet” di Ostuni, è stato organizzato un seminario si sensibilizzazione rivolto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado a cui ha partecipato il personale del Commissariato distaccato, così come a Mesagne con l’evento “Oltre le parole…”, ove si è tenuta una marcia di sensibilizzazione con la presenza di Associazioni e studenti. Presso la villa comunale, dopo gli interventi istituzionali, a cui ha preso parte anche il Dirigente del Commissariato di P.S. di Mesagne, e un momento di intrattenimento per gli studenti, l’amministrazione Comunale ha provveduto alla piantumazione di un albero intitolato al ricordo delle vittime di femminicidio.

Il 26 novembre, a San Pietro Vernotico, il Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura ha partecipato al convegno “Chi ti ama non ti tarpa le ali”. Obiettivo dell’evento promuovere, tra gli studenti e nella comunità scolastica la cultura della “non violenza” nei confronti delle donne ed educare all’affettività e al rispetto delle differenze di genere, quale forma di prevenzione alla formazione di comportamenti discriminatori.

Le iniziative a tema si chiuderanno giovedì 28 novembre con due incontri. Al mattino, presso San Pietro Vernotico con l’evento organizzato dal Comune: “Insieme contro la violenza di genere” pensato per coinvolgere Istituzioni, Forze dell’Ordine, operatori del diritto e giovani cittadini in un dialogo aperto e costruttivo sulla lotta contro ogni forma di violenza di genere; un’occasione per approfondire il ruolo cruciale della Polizia di Stato nella lotta alla violenza e nel supporto alle vittime, alla presenza del Questore e del Vice Dirigente della Squadra Mobile.

Nel pomeriggio presso l’ex convento Santa Chiara di Brindisi si terrà un evento organizzato dalla CGIL Brindisi incentrato sul “codice rosso”, al quale prenderanno parte Funzionari ed operatori della Questura.

La lotta contro la violenza sulle donne è una responsabilità condivisa che richiede il supporto di tutti e pertanto, la Polizia di Stato rinnova continuamente il suo impegno nella lotta contro la violenza.

 

 Amministrazione Comunale e UniSalento per sondaggio archeologico.

Dopo il recente inserimento della Cripta di San Biagio nel Patrimonio dell'Unesco con la Via Appia Regina Viarum, unaltra importantissima opportunità viene colta dallAmministrazione comunale di San Vito dei Normanni nell'ottica della valorizzazione della Chiesa rupestre, ormai riconosciuta a livello mondiale quale gioiello storico-artistico di pregio assoluto. Intorno al monumento, infatti, è attestata la presenza delluomo almeno dallEtà del Bronzo in avanti e così, nelle scorse ore, in un incontro avvenuto tra l'Amministrazione Comunale (proprietaria dei terreni oggetto d'interesse) e il prof. Teodoro Scarano (docente di Preistoria e Protostoria dell'Università del Salento) è stata sancita la volontà reciproca a collaborare per istruire liter necessario all'avvio di un primo sondaggio archeologico, in regime di concessione ministeriale, mirato al rinvenimento di resti di centri fortificati risalenti all'età del Bronzo e situati lungo il corso del Canale Reale, all'altezza della nostra Chiesa rupestre e della Masseria lannuzzo.
La zona della cripta è dunque oggetto di interesse del progetto WALL-Fare. The earliest citadels. Walled landscapes, conflict and social change in Bronze Age South-Eastern Italy, finanziato dal Ministero dellUniversità e della Ricerca nellambito del bando PRIN 2022, e diretto dal prof. Teodoro Scarano (docente di Preistoria e Protostoria dellUniversità del Salento e responsabile delle ricerche a Roca Vecchia) in collaborazione con il CNR-ISPC di Roma e Lecce vuole ora spostare lattenzione degli archeologi sui secoli immediatamente precedenti, ovvero nel Bronzo Antico (2300-1750 a.C. circa), periodo al quale potrebbero riferirsi le più antiche cittadelle fortificate dellItalia sudorientale. 
«Lungo il corso del Canale Reale, a pochi chilometri dalla costa, su un terrazzo presso Masseria Iannuzzo, alla base del quale è la famosa cripta di San Biagio, sono noti i resti di uno dei piccoli centri fortificati delle fasi antiche delletà del Bronzo», ha esordito nellincontro il prof. Scarano nellillustrare il progetto, che vede interessato un territorio più ampio che comprende la zona di Torre Guaceto ed il corso dacqua che lì sfocia, il Canale Reale.
«Potrebbe trattarsi del primo passo di un percorso progettuale indirizzato alla conoscenza e valorizzazione di un territorio che già ci vede parte attiva non solo per quanto riguarda la nostra adesione convinta al Contratto di Fiume, ma anche per quanto si sta facendo, assieme ad altri Comuni, nella condivisione del percorso perché Torre Guaceto e limmediato entroterra sia annoverata quale Riserva della biosfera MAB-UNESCO», ha osservato il sindaco Silvana Errico. «Cogliamo questa opportunità perché consente di guardare con maggiori prospettive al sito di San Biagio coinvolgendo anche la zona circostante  ha aggiunto -. E questo consente unulteriore contestualizzazione che può fare solo bene a livello della conoscenza come al livello della progettualità turistica ed economica successiva».
Ed il prof. Scarano, in perfetta sintonia: «Si tratta di unopportunità di grande interesse, poter ampliare verso lentroterra, lungo il corso del Canale Reale, il progetto di ricerca che a Torre Guaceto conduciamo ormai da un ventennio in stretta collaborazione con il collega prof. Giuseppe Mastronuzzi, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali  ha spiegato -. Documentare, ricostruire e raccontare la preistoria e poi la storia più recente di un territorio attraverso larcheologia dei paesaggi, con la lettura del susseguirsi delle trasformazioni dellambiente naturale dovute anche alle attività delluomo, è la premessa ideale per fare della ricerca archeologica uno strumento di progettazione, oltre che di conoscenza e tutela. Le buone pratiche sperimentate e consolidate a Torre Guaceto superano così i confini istituzionali della riserva naturale  ha concluso - e cominciano a muovere i primi passi negli spazi tracciati dal Contratto di Fiume del Canale Reale, operazione che lUniversità del Salento ha subito sposato con grande entusiasmo».

Una squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Francavilla Fontana è intervenuta sulla ss7, svincolo per Villa Castelli per il'ncendio di un' auto con targa tedesca.Il mezzo ha sfondato il guard rail ed è finito nelle campagne. All'interno dell'auto è stata trovata una macchinetta cambia soldi. Non c'era il conducente. Le indagini sono condotte dai carabinieri intervenuti sul posto.

Detenuto domiciliare in permesso rapina un’auto ad una turista straniera. I carabinieri arrestano l’autore.

Il 23 novembre scorso, i Carabinieri della Stazione di Oria hanno arrestato in flagranza di reato un 33enne per rapina. L’uomo, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, approfittando della fascia oraria in è stato autorizzato ad uscire di casa, avrebbe perpetrato una rapina ai danni di una turista francese la quale, trovandosi a Francavilla Fontana in sosta a bordo di un’autovettura noleggiata, è stata affiancata da un’autovettura con a bordo due uomini. Uno di essi è sceso dal veicolo e avrebbe afferrato la donna da un braccio scagliandola violentemente fuori dall’autovettura, per poi allontanarsi repentinamente per le vie limitrofe.

I Carabinieri, allertati dalla vittima, hanno avviato immediatamente un’attività investigativa che, sulla base delle dichiarazioni raccolte e dall’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza estrapolate da una vasta area, nonché mediante l’attuazione di posti di controllo nella zona, ha permesso di documentare la dinamica della rapina ed acquisire elementi indiziari a carico di uno dei presunti autori. Quest’ultimo, dopo aver nascosto il veicolo poco prima asportato in altro luogo è fuggito a bordo di un’altra autovettura con un complice, ma è stato rintracciato e tratto in arresto.

Il veicolo è stato recuperato e immediatamente restituito alla turista straniera, mentre l’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito è stato condotto in carcere.

Tale servizio rientra nelle attività di controllo del territorio che quotidianamente i Carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi svolgono in tutta la provincia.

In un auditorium gremito di personalità civili, religiose e militari alle ore 16,30 si è svolto il Consiglio comunale di Mesagne, presenti 14 consiglieri su 16, per il conferimento delle cittadinanze onorarie agli ex magistrati Antonio de Donno e Michele Emiliano. Per l’occasione il Consiglio si è svolto nell’auditorium del castello Normanno-Svevo. Le assise sono state aperte dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Semeraro, che ha ricordato il motivo per cui è stata concessa la cittadinanza onoraria a De Donno ed Emiliano. “Si tratta di un solenne ed emozionante appuntamento – ha spiegato il presidente Semeraro - per consegnare il prestigioso riconoscimento a due personalità della magistratura”. Il sindaco Toni Matarrelli nel suo intervento ha ricordato il lavoro svolto da De Donno ed Emiliano negli anni bui della città in cui era asfissiata dalla criminalità organizzata. “Abbiamo voluto fortissimamente attribuire ai due magistrati Antonio de Donno e Michele Emiliano la cittadinanza mesagnese per rinsaldare l’alleanza che lega questi due straordinari protagonisti della legalità alla nostra città”, ha esordito il primo cittadino. Il sindaco ha, poi, proseguito: “Si tratta della storia di una grande alleanza che parte da molto lontano, da anni in cui giovani magistrati di assoluta integrità e incredibile coraggio hanno messo in pratica le difese dello Stato in una terra in cui l’antistato sembrava farla da padrone. Con grande coraggio e professionalità hanno edificato questo baluardo, questa barriera costituendo una rete inedita e robusta con le istituzioni democratiche, con le associazioni, con le parrocchie, con le scuole, con i movimenti civici, di fatto, con l’assoluta maggioranza della città che non voleva soccombere all’aggressione della criminalità organizzata. Mesagne è così divenuta da Capitale della criminalità pugliese a Capitale della Cultura di Puglia”.Cittadinanza_onoraria_a_de_donno_ed_emiliano_4.jpg

Particolarmente emozionato l’ex procuratore capo Antonio De Donno che nel suo intervento ha tenuto a sottolineare di essere “orgoglioso di far parte di questa comunità. Ancora ricordo quando più di 30 anni fa iniziammo la battaglia per la liberazione di questo territorio dalla mafia. In ogni modo è doveroso ricordare anche i nostri colleghi: da Cataldo Motta a Nicola Piacente a Laura Liguori. Grazie a loro la procura della Repubblica di Brindisi era già in prima linea in quegli anni nel contrasto della criminalità organizzata”. Il magistrato ha, quindi, aggiunto: “Mesagne è un esempio evidentissimo di riscatto sociale, civico, da parte di una comunità che ha emarginato la mafia. Lo ha fatto perché è stata guidata da una classe politica illuminata che ha fatto funzionare le varie sinergie. Un metodo, questo, che va conservato stando ben attenti a tenere sempre alta la guardia”. Infine, il presidente Emiliano al pari dell’ex collega ha ricordato gli anni bui della città. “In 32 anni di impegno in magistratura – ha sottolineato il presidente Emiliano - abbiamo sempre continuato a lavorare alla stessa maniera contrastando coloro che commettevano errori. Ma eravamo anche aperti alla possibilità che le pene che venivano irrogate rieducassero nell’intimo alla felicità istituzionale, alla felicità di far parte di una comunità. L’illegalità ti spegne, ti toglie la speranza, ti toglie la voglia di progettare, ti toglie la voglia di invitare. La legalità, invece, è una sensazione meravigliosa. Adesso è bello venire a Mesagne, specialmente d’estate”.

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