Mesagne. Sulla legalità la politica si divide, non era mai accaduto In evidenza

Febbraio 28, 2016 2780

comune di mesagne-Appare singolare, se non paradossale,

che la realtà locale di Mesagne si accapigli sulla piazza virtuale di Facebook per questioni legate alla legalità. Si leggono in giro strali tra componenti politici progressisti come se fossero antagonisti opposti dell'arco costituzionale. Un guaio serio che elegge la criminalità ad oggetto di tensione politica, ciò non dovrebbe essere un buon motivo per disseppellire rancori politici, o peggio, strumentalizzazioni di un fenomeno da arginare. Nessuno trae beneficio dalle diatribe correlate con un problema sociale ed epocale così grave e radicato come la criminalità organizzata. La querelle è stata aperta dall'onorevole Toni Matarrelli quando su Facebook, in seguito all'operazione della Dda di Lecce, "The Beginners", ha postato la seguente dichiarazione: "Negli ultimi anni abbiamo visto molti amministratori tacere sistematicamente sulle vicende che riguardano la criminalità organizzata nel nostro territorio. I campioni della retorica fumosa hanno paura o hanno altri motivi validi per astenersi sempre dallo schierarsi dalla parte della legalità?“. A questo punto il Partito democratico si è sentito chiamato in causa ed è intervenuto ai massimi livelli. “Non abbiamo memoria di note di partito, sia del nostro ma anche di tanti altri, a commento di operazioni analoghe se non più importanti. Non certo per prossimità alla malavita organizzata, ma per non aggiungersi al coro di quanti plaudono il giorno degli arresti, quando a tutti viene facile schierarsi, e quando chi non alimenta questa retorica, nemica giurata della legalità, può essere addirittura accusato di atteggiamento omertoso, anche se nella quotidiana pratica politica si è distinto per molto altro", ha tuonato il segretario del Pd, Francesco Rogoli, secondo cui "l’on. Matarrelli si lascia andare a facili commenti dai quali, non fosse altro per il ruolo che riveste, farebbe bene ad astenersi". Alle dichiarazioni del segretari hanno fatto eco quelle del suo consigliere comunale, ed ex presidente del Consiglio con l'Amministrazione Scoditti, Fernando Orsini che, per la verità, durante il periodo che ha svolto la sua alta carica istituzionale ha promosso diverse iniziative sulla legalità. "Nelle prossime ore, ritenendo superato “il limite di guardia”, personalmente rifletterò, ed inviterò anche coloro con i quali condivido la militanza politica a farlo, se sussistano ancora le condizioni per poter liberamente e senza condizionamenti continuare l’esperienza politica, sapendo già che non poche difficoltà mi inducono ad un giudizio fortemente negativo", ha scritto Orsini che ha contestato le asserzioni del deputato. "Matarrelli - ha spiegato l'ex presidente del Consiglio - potrà anche avere con sé la maggioranza, o anche la stragrande maggioranza, dei consensi, virtuali o reali, dei mesagnesi e potrà calcare da protagonista assoluto la scena politica cittadina per diversi lustri. Ciò che però non gli è assolutamente consentito e, per quanto mi riguarda, non gli consentirò di infangare l’onorabilità e l’indiscusso senso delle istituzioni e della legalità di chi ha amministrato, categoria alla quale lui appartiene a pieno titolo, questa città, amministratori ed amministratrici la cui storia personale e politica è adamantina". Infine, Orsini ha detto: "Se n’è capace, faccia sapere ai mesagnesi chi sono gli amministratori che negli ultimi anni hanno taciuto sistematicamente sulle vicende che riguardano la criminalità organizzata nel nostro territorio. E soprattutto dica, rispondendo al suo stesso interrogativo, chi sono coloro che hanno paura o che hanno altri motivi validi per astenersi sempre dallo schierarsi dalla parte della legalità".