Dimastrodonato sui disagi dei cittadini

Dicembre 09, 2015 2273

via roma fogliePosizioni diametralmente opposte sul decoro urbano di Mesagne. Da una parte il consigliere di minoranza Carmine Dimastrodonato, del gruppo misto, che ha accusato l’Amministrazione di non aver fatto ancora abbastanza per migliorare le condizioni di vita dei cittadini mentre dall’altra il sindaco Pompeo Molfetta ha assicurato di aver già svolto il 20 per cento degli impegni previsti nel suo programma di governo.

Dimastrodonato, come sua consuetudine, ha fotografato tutte le criticità denunciate dai cittadini e ne ha fatto un reportage fotografico che ha inviato in Comune. “La città è ancora in attesa di risposte – ha esordito il consigliere Dimastrodonato - è sufficiente stare tra la gente e ascoltarla. Fare un giro nella città e nel territorio per prendere visione di quello che avviene, che è sotto gli occhi di chi vuol vedere. Eppure in Consiglio il sindaco Molfetta, che dovrebbe essere l’espressione dell’intera città, ha detto che in questi primi mesi del suo governo è stato svolto “circa” il 20 per cento del suo “libro dei sogni”, cioè delle sue linee programmatiche”. Da qui la necessità per il capogruppo di opposizione “di incalzare l’inconcludente operato di quest’Amministrazione che fa comprendere ai cittadini di essere sempre in un clima di emergenza”.

2015-12-09 084442Dimastrodonato ha, quindi, iniziato a elencare le “discrasie” come, ad esempio, aver collocato in via Gualtiero D’Ocra 23 paletti in ghisa al posto dei precedenti otto stalli di parcheggio necessari in una zona ad alta densità di uffici”. Tuttavia su questo investimento Dimastrodonato avrebbe gradito che i soldi fossero stati spesi per migliorare il decoro urbano compreso tra via D’Ocra, via Roma e piazza Cavour, dove è presente il Comune, la chiesa di Santa Maria e l’ufficio postale. In primis la pulizia degli escrementi dei piccioni, che stanno danneggiando inesorabilmente Palazzo dei Celestini. Inoltre, ha proposto un lavaggio periodico delle aree antistante la chiesa di Santa Maria e dell’ufficio postale. “

Non è tutto poiché sul fronte del decoro – ha osservato il capogruppo – si potrebbe eliminare il tabellone funerario posto a lato della chiesa e, soprattutto, gli alberi d’ippocastano presenti in via Roma, le cui radici sono causa di danni alla pavimentazione, con relativa mancanza di sicurezza, e le foglie intasano i pozzetti dei canali di deflusso delle acque meteoriche costringendo gli operatori ecologici a un lavoro quotidiano di pulizia.

Infine l’ultimo affondo Dimastrodonato l’ha fatto sulla villa comunale, in questi giorni meta di centinaia di visitatori grazie ala presenza dei “Mercatini di Natale”. “In villa l’illuminazione è discutibile poiché vi sono lampioni rotti e lampade che non accendono – ha fatto notare – oltre che una serie di alberi secchi, specialmente nei pressi dello “Chalet”, che andrebbero estirpati e ripienatati con nuove essenze”. Infine, Dimastrodonato ha rivolto un appello al sindaco Molfetta: “Spero che sia arrivato il momento di ascoltarle le lamentele, a meno che oltre ad essere sordi non vogliate diventare anche ciechi”

 

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Dicembre 2015 08:47