sindaco di "Civico 26", Emilio Guarini, durante la presentazione della sua coalizione è stata sicuramente la rinuncia alla sua indennità in caso di vittoria. “Rinuncerò al compenso da sindaco - ha esordito - se i cittadini vorranno accordarmi la loro fiducia. Sono nelle condizioni di offrire un contributo alla comunità e lo faccio esclusivamente con spirito di collaborazione e servizio: la mia è un’offerta disinteressata alla cittadinanza”. Inutile dire l'ovazione e l'entusiasmo che una tale proposta ha riscosso tra il numeroso pubblico presente. Una platea gremita di gente, soprattutto vi erano numerose donne a rappresentare il Pianeta rosa. La coalizione che sosterrà Emilio Guarini, 61enne ammiraglio in pensione, è composta dalla lista del candidato "Mesagne per Guarini", da quella di "Civico 26", da "Fratelli d’Italia" e da "Progettiamo Mesagne". All'incontro erano presenti il candidato presidente della Regione Puglia, Francesco Schittulli, e il candidato consigliere regionale, Antonio Calabrese. "Se persone e soggetti politici che sono presenti da venti anni nell’amministrazione della nostra città in tutti i ruoli, di maggioranza, di opposizione, di assessore, di candidato sindaco, si ripresentano nel segno del cambiamento, che sensazione danno al cittadino?", si è domandato Guarini il quale è convinto che queste "possono anche essere delle brave persone e bravi professionisti, essere animati anche da buone intenzioni, ma come possono far credere che ci sarà un cambiamento radicale o una riprogettazione se non sono stati capaci di assicurarlo in venti anni. O come amministratori o come sostenitori politici di giunte di amici e compagni di partito", chiaro il riferimento ai due candidati sindaco Mingolla e Molfetta che hanno sostenuto fino all'ultimo, pur contestandola, la giunta Scoditti. "Non ho niente da chiedere alla politica e non ho persone da ringraziare o situazioni da difendere - ha concluso Guarini - offro disinteressatamente il mio servizio, con passione e con fermezza".