Mesagne. La confessione di Calabrese

Febbraio 22, 2015 2790

calabrese antIl candidato sindaco di Progettiamo Mesagne, Antonio Calabrese, si confessa.

E' il volto nuovo della politica attiva. Outsider prima di Nuova Italia popolare e poi di Progettiamo Mesagne di cui è segretario. Sposato con tre figli è dipendente del Ministero della Difesa.

Calabrese perché candidarsi al termine della rottura col Pd, dopo aver lasciato il tavolo del centrodestra. Non sarebbe stato più semplice farlo prima e subito?

“Il sistema elettorale impone ai partiti e ai movimenti di formare una coalizione per raggiungere la maggioranza. Per questo, prima di decidere per la scelta autonoma, abbiamo voluto confrontarci con tutti quelli che avrebbero potuto sostenere i nostri programmi. Tuttavia, così non è stato, e non potevamo derogare certamente ai nostri principi pur di tirare su una coalizione per avere più chances di vittoria. Sarebbe stata un'operazione inaccettabile di trasformismo che rigettiamo assolutamente".

Non crede che Pm ha fatto qualche errore di confusione negli ultimi 12 mesi? Dall'alleanza con Mesagne futura al Pd.

“Progettiamo Mesagne si è data un'identità precisa e in questi anni ha dato dimostrazione di coerenza e linearità, ed era già stato stabilito fin dalla prima assemblea del movimento che per dare voce ai nostri programmi sarebbe stato necessario rivolgersi a più interlocutori”.

Col Pd è un arrivederci all'eventuale ballottaggio? Se, si non sarebbe stato più conveniente per entrambi allearsi subito?

“Non sappiamo cosa decreteranno le urne, probabilmente si arriverà al ballottaggio data la frammentazione del quadro politico. Non amiamo fare tatticismi, e proveremo noi a contenderci la guida della città nell'eventuale secondo turno”.

Qual è il punto forte del suo programma di governo?

“Per offrire maggiori servizi e più opportunità al territorio e ai cittadini nei campi della cultura, servizi sociali, attività produttive ci vorrà una vera e propria “rivoluzione” che però non potrà prescindere da un’oculata riforma della macchina amministrativa”.

Perché l’elettore dovrebbe votarla?

“La risposta sta nel lavoro svolto in questi anni di opposizione dal gruppo consiliare e dalla segreteria: ci siamo posti sempre all’ascolto di tutti, di singoli o associazioni, portando questioni di grande rilevanza pubblica all’attenzione delle istituzioni locali e nazionali, cogliendo anche degli ottimi risultati. Saremo determinati a portare avanti il nostro programma, non ci fermeremo davanti ad alcun ostacolo perché non abbiamo alcun debito di riconoscenza, nessuna tutela da garantire, nessuna compromissione con il passato. Insomma la garanzia per i cittadini mesagnesi è la nostra libertà”.  

Ultima modifica il Domenica, 22 Febbraio 2015 15:31