CGIL Brindisi, un anno di lotte, rivendicazioni, solidarietà e futuro
Un anno intenso, difficile e straordinario. Così la CGIL di BrindisiUn anno intenso, difficile e straordinario. Così la CGIL di Brindisicelebra il suo primo anniversario di questo nuovo corso, segnato davertenze cruciali, mobilitazioni popolari e momenti di profondasolidarietà civile. Un grande lavoro svolto, grazie alla segreteriaconfederale, ma anche e soprattutto grazie alle segreterie dellecategorie della CGIL tutte impegnate nelle tante vertenzeaziendali, e alla rete delle Camere del Lavoro Comunali e leghenonchè al Sistema dei Servizi (CAAF, Patronato INCA, UVL, uffImmigrati).Abbiamo affrontato la più complessa crisi industriale della storiarecente del territorio. Dalla chiusura della centrale di Cerano alprogressivo ridimensionamento del petrolchimico, abbiamosostenuto lavoratrici e lavoratori chiedendo certezze suinvestimenti, bonifiche e occupazione. L’Accordo di Programma perBrindisi resta per noi il punto di partenza per una verariconversione industriale, giusta e sostenibile, che ha bisogno dicertezza degli investimenti, dei tempi e delle ricaduteoccupazionali.Accanto alla vertenza, abbiamo coltivato la memoria e la coscienzacollettiva.
Nel Giorno della Memoria abbiamo ribadito che lademocrazia vive solo se si riconosce il valore della storia e il rifiutodi ogni fascismo. Il 25 aprile abbiamo celebrato gli 80 anni di pacecon le associazioni democratiche, ricordando che libertà e lavorosono i due pilastri della nostra democrazia e della cartaCostituzionale.Il 31 marzo, con lo sciopero contro la chiusura del cracking, siamoscesi in piazza insieme ai lavoratori del petrolchimico. È stata unamobilitazione inedita ma necessaria, per difendere l’occupazione,l’ambiente e il futuro produttivo della città.Il 1° maggio, nel segno del lavoro, abbiamo evidenziato lanecessità di difendere le lavoratrici e i lavoratori dai rischi sullavoro mettendo al centro la necessità di perseguire le politichedella salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e nello stesso giornoeravamo travolti dalla tragedia che ha visto la morte del caroLamine Barro, morto sul lavoro. Un evento che ci ha colpitiprofondamente e ci ricorda ogni giorno che la sicurezza non è undiritto negoziabile ma un dovere collettivo.In questi mesi la CGIL di Brindisi è stata anche protagonista di unagrande stagione di partecipazione democratica. Le elezioni RSUnella scuola e nel pubblico impiego ci hanno confermato primaforza sindacale del territorio, segno di fiducia e riconoscimentodel nostro impegno quotidiano.
E nel contempo siamo stati capacedi costruire una rete di associazioni e partiti che insieme alla CGILsono stati protagonisti della campagna referendaria a sostegno delLavoro e della Cittadinanza, referendum che se da una parte hannosegnato una sconfitta per il mancato raggi ungimento del quorum,dall’altra hanno avuto la forza di rimettere al centro temi distraordinaria attualità come quelli della partecipazionedemocratica, della sicurezza sul lavoro, del lavoro precario e dellacittadinanza. Una esperienza che ci ha riconnessi alle fabbriche, ailuoghi di lavoro, alle comunità, grazie alle centinaia di assemblee einiziative promosse su tutto il territorio.Parallelamente, abbiamo alzato la voce per la Pace. Dalle primeiniziative pubbliche ai presìdi, fino allo sciopero generale perGaza, abbiamo detto no al genocidio del popolo palestinese, no alriarmo, sì alla giustizia e alla solidarietà. Abbiamo camminatoaccanto alla Global Sumud Flotilla, sostenendo chi porta aiuti esperanza dove la guerra semina distruzione.E una delle ultime iniziative, la campagna del Tavolo Asilo eImmigrazione, che ha tenuto insieme i temi della salute mentalecon quanto accade nei CPR. Una esperienza che ci ha fattoincontrare con “Marco Cavallo”.Tutto questo è stato possibile grazie all’unità delle lavoratrici e deilavoratori, ai giovani, ai pensionati, alle associazioni e ai comitatiche hanno creduto nel valore del sindacato come spazio di dialogo edi speranza.Ora guardiamo avanti. Il 25 ottobre saremo a Roma per la grandemanifestazione nazionale “Democrazia al Lavoro”.
Da Brindisipartiranno dieci pullman, e stiamo già raccogliendo le adesioni alfine di portare a Roma anche le richieste e le aspettative deibrindisini, con entusiasmo, voglia di cambiamento e sostegno allerivendicazioni della CGIL.Andremo in piazza per chiedere l’aumento dei salari e dellepensioni, per dire no al riarmo e per investire maggiori risorse versola sanità e la scuola, per dire basta al lavoro precario e per unavera riforma fiscale che parta dalla lotta all’evasione e chieda aigrandi patrimoni e rendite una equa partecipazione alle spese.«Da Brindisi parte un segnale di speranza – conclude Di Cesare –. Unanno fa abbiamo ereditato un territorio ferito, ma non ci siamoarresi. Continueremo a lottare con passione e coraggio, perché lapace, il lavoro, i salari e la dignità delle persone restano la nostraunica bandiera».
Brindisi 17.10.2025
Massimo Di CesareSegretario generaleCGIL Brindisi
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