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Mesagne, un anno da Assessore: “Camminare insieme, con il cuore”
Un anno può sembrare poco, ma può contenere un’intera vita di emozioni, sfide, incontri e trasformazioni. Così racconta il suo primo anno da Assessore ai Servizi sociali del Comune di Mesagne, Roberta Tollis, in una lettera sentita e sincera che si trasforma in un vero e proprio bilancio personale e istituzionale.
“Un anno fa iniziava per me un percorso che mai avrei immaginato potesse cambiarmi così nel profondo,” scrive l’Assessore, ricordando il momento in cui le è stata accordata la fiducia dai cittadini e successivamente dal Sindaco. Un incarico accolto con emozione e con il “peso dolce della responsabilità” che l’ha accompagnata fin dal primo giorno.
Dodici mesi intensi, fatti di volti, storie e gesti che hanno saputo toccare corde profonde: “Ho stretto mani che raccontano storie, incrociato sguardi sinceri, respirato il battito vivo di una comunità che mi ha accolta con calore,” scrive, sottolineando quanto sia rimasta colpita dalla bellezza autentica e dalla generosità di Mesagne.
Ma non sono mancati i momenti difficili, segnati da esitazioni e timori, soprattutto nel rappresentare il Comune in contesti istituzionali importanti. È qui che si è fatta sentire la forza della squadra: il Sindaco, guida e sostegno costante; Gino Vizzino, definito “un riferimento silenzioso ma costante”; i colleghi assessori, “fari accesi nella notte”; i consiglieri comunali, con cui si è instaurata una profonda sinergia; l’Ufficio Servizi Sociali, “risorsa imprescindibile e insostituibile”; e infine tutti i dipendenti comunali, che con rispetto e pazienza hanno accompagnato l’Assessore lungo questo primo tratto di cammino.
“Attraverso questo cammino sono cresciuta come donna,” confessa. “Oggi mi riconosco più sicura, più tenace, più consapevole.” Un’esperienza che ha risvegliato risorse interiori sopite, accompagnate dalla promessa di continuare con trasparenza, serietà e cuore.
L’Assessore parla anche dei risultati raggiunti, piccoli e grandi traguardi che definisce “straordinari” proprio perché nati da un lavoro di squadra: “Ogni risultato è stato una conquista condivisa, il frutto di un impegno corale.”
E oggi, a un anno esatto da quel primo passo, arriva il momento più importante: dire grazie. Un grazie che attraversa ogni parola, ogni gesto ricevuto, ogni sorriso condiviso. “Mi avete dato molto di più di quanto io sia riuscita a restituire,” scrive con gratitudine. “Continuerò a camminare accanto a voi, con rispetto e con gratitudine profonda.”
Parole che, al di là dell’istituzione, raccontano un legame autentico con la città e con chi la abita. Un racconto di politica vissuta come servizio, come crescita, come umanità.
E forse è proprio questo il segreto di un’amministrazione che lascia il segno: la capacità di restare umani, anche dentro le istituzioni.