«La "Piana degli Ulivi Monumentali è stata abbandonata dalla Regione: le infezioni da xylella avanzano senza misure e risposte efficaci del governo pugliese»

Luglio 07, 2020 854

Palmisano valentina Movimento Cinque Stelle«Una situazione ormai fuori controllo.

Il batterio avanza ormai rapidamente verso la provincia di Bari. La Piana dei Monumentali è sotto attacco. Mentre la regione Puglia continua a tergiversare l’intero comparto olivicolo, quotidianamente aggiorna i dati sulle perdite causate dagli effetti della xylella in tutto il Salento». L’On. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle), raccogliendo anche le istanze giunte dagli operatori del settore nelle ultime ore, invoca scelte diverse nella gestione dell’emergenza fitosanitaria a livello regionale. «Ci troviamo davanti un pericolo evidente per l’intero comparto, cardine dell’economia pugliese. Un patrimonio, come avviene nella Piana dei Monumentali, da Carovigno a Monopoli, che negli anni è diventato un elemento imprescindibile dell’offerta turistica. Una vasta area della Puglia Centrale, tra il sud barese ed il nord brindisino che ora- afferma l’On. Valentina Palmisano- vede il suo futuro, in forte pericolo, con l’incubo di ripercorrere scene e disastri ambientali, come già avvenuto nel Sud Salento. E fino a questo momento abbiamo assistito solo a slogan ed annunci dalla Regione». La parlamentare brindisina chiede che venga fatta chiarezza su più fronti. «Attendiamo alcune importanti risposte e soprattutto concrete: che fine ha fatto il bando per le procedure di sovrainnesto destinate agli ulivi Millenari? Aldilà delle dichiarazioni di facciata e delle promesse: il valore della Piana dei Monumentali, inserito nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle Politiche Agricole, è stato ben compreso dal governo pugliese? E poi c’è già una pianificazione per distribuire le risorse del Piano Olivicolo Nazionale, di recente approvazione?. Attendiamo ancora di capire perché – conclude l’on. Valentina Palmisano- piante risultate infette nel 2018 sono state eradicate a distanza di oltre un anno, con tutti gli effetti negativi e soprattutto gli ulteriori contagi»