On. Aresta (M5S). Brindisi, Strade sicure per contenimento Coronavirus

Marzo 28, 2020 989

aresta on ott19Roma, 28 marzo 2020 - È iniziato stamani da Brindisi il contributo dei militari impegnati nell’operazione “Strade sicure” per gestire l’emergenza sanitaria nel contrasto e contenimento al CoVid-19, anche nella nostra provincia. Da settimane uomini e donne delle Forze armate erano scesi in campo per l’emergenza sanitaria, soprattutto nel controllo delle cd. “zone rosse” e “isolamenti” delle regioni più colpite, qualificati come Agenti di Pubblica Sicurezza.

Il ricorso alle risorse di Strade sicure va in questa direzione, e sarà modulato “sulla base delle esigenze territoriali individuate dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ringrazio i nostri militari di Brigata Marina San Marco per il loro Servizio alla nostra popolazione.

La Difesa – ha detto l’on. Giovanni Luca Aresta – è pronta a fare la propria parte, come già sta facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio”. E così, ha aggiunto il parlamentare mesagnese in Commissione Difesa a Montecitorio, “sulla base di tale dispositivo è già stato disposto, su richiesta del Prefetto di Brindisi al quale fin da subito ho offerto il mio supporto, l’impiego di una prima aliquota già disponibile sul territorio. Nei prossimi giorni e in coordinamento con il Comando operativo interforze della Difesa e il Comando Forze Operative Sud di Napoli, sarà valutato anche l’impiego in altre città della provincia e in questo senso sono pervenute molteplici richieste dei nostri Sindaci con cui ho avuto una costante interlocuzione a riguardo”.

Si aggiunge un tassello all’impegno messo in campo dalle Forze armate contro il coronavirus sin dai primi giorni dell’emergenza nazionale. Dalla produzione di mascherine e disinfettante presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, al controllo sulle strade, fino al trasporto in biocontenimento da regione a regione, il contributo potrebbe aumentare vista la previsione contenuta nel decreto Cura Italia che in queste ore è all’esame del Parlamento.