Stampa questa pagina

Il Pd di Mesagne contro l'assessora Saracino

Novembre 08, 2019 1181
Vota questo articolo
(4 Voti)

saracino maria teresa-Lasciano basiti, e non poco, le dichiarazioni

rese dall’Assessore Saracino in merito al “dietrofront” del Segretario generale , che prima fa sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato anche al secondo classificato in un regolare concorso per l’assunzione di un geometra ed il 06.11.2019 procede al suo licenziamento. Annullamento in autotutela, atto del tutto legittimo, ma l’Assessore, prendendo essa stessa le distanze dalla scelta del Segretario generale, si incarica di addossare all’opposizione la responsabilità dell’occorso, riferendo che “Ancora una volta, le illazioni mosse solo per insinuare interessi di parte … si sono ripercosse sulla possibilità di potenziare gli uffici comunali ed i servizi”. Giova ricordare sia all’Assessore che al Sindaco e agli altri componenti di Giunta, che il licenziamento del geometra non è stato determinato dalle “illazioni” dell’opposizione o da “speculazioni piccole e meschine”. Se davvero di illazioni o di speculazioni piccole e meschine si fosse trattato nessuno avrebbe mai proceduto a porre rimedio con un licenziamento immediato. Vero è invece che il Segretario Generale, melius re perpensa, ha ritenuto di dover annullare in autotutela un atto che ab origine era del tutto ILLEGITTIMO, oltre che NON LEGALE. Tanto lo si legge a chiare lettere nella determina n. 2211 del 06.11.2019 nella quale si scrive che “per mero errore materiale, si è proceduto allo scorrimento della graduatoria approvata” e che quindi appare assolutamente necessario “ripristinare la legalità [evidentemente violata con gli atti precedenti] e la correttezza dell’azione amministrativa” procedendo alla cessazione immediata del rapporto di lavoro instaurato con il secondo classificato in graduatoria. Poco male perché tempestiva, giusto il 5/11/2019, è giunta la richiesta di utilizzare lo scorrimento della graduatoria in questione da parte del Comune di S. Giorgio Jonico; il 6/11/2019, altrettanto tempestivamente e subito dopo aver annullato l’assunzione, la Giunta si è riunita – tra gli assenti l’Assessore Saracino che ha la delega alle risorse umane – per approvare la convenzione e consentire ad un altro comune di accedere alla graduatoria. Questi i fatti oggettivi, non sottoponibili ad alcuna interpretazione fantasiosa o, ancor meno, attribuibili a responsabilità delle forze politiche di opposizione ma piuttosto alla totale incapacità di chi governa (o tenta di governare) questa città in mancanza di qualsivoglia programmazione o idea politica. Altro che promozione delle politiche attive per il lavoro, funzione che, peraltro, non rientra tra quelle che un Comune è chiamato a svolgere. Né è tollerabile che un Amministratore possa affermare che si è proceduto al licenziamento di un giovane professionista non già perché quell’assunzione era in contrasto con una delibera resa recentemente dalla Corte dei Conti Sezione Puglia, ma solo perché l’opposizione aveva sollevato dubbi di legittimità. Una domanda sorge spontanea: e se l’opposizione non avesse svolto il ruolo che è chiamata a svolgere, l’atto oggi dichiarato illegittimo non sarebbe stato revocato? Le affermazioni che abbiamo letto sono gravissime e danno la misura della pochezza politica di chi le ha rese. Ma ancor più grave è il silenzio assordante del Sindaco che, ancora un volta, manda avanti i suoi fedelissimi collaboratori sottraendosi ad ogni forma di responsabilità. Noi come forza politica di opposizione vigileremo sempre con attenzione, serietà e serenità, perché ciò che maggiormente ci sta a cuore è la crescita della nostra comunità in un contesto di piena legalità in cui a tutti vengano riconosciuti pari diritti, pari opportunità e pari dignità. Il Gruppo Consiliare PD  

Redazione

Ultimi da Redazione