Mesagne. Parco della Tagliata, aiutiamolo a risorgere

Uniti per Mesagne Settembre 18, 2019 1365

parco tagliataProseguendo sulla strada del verde, indispensabile

per la salvaguardia della salute umana, come cittadini mesagnesi sottoponiamo all' attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto degli amministratori locali, una idea inerente a questo tema, oggi tanto discusso a livello mondiale. Le calamità naturali o la scellerata mano dell'uomo, stanno distruggendo alberi e piante antiche, rare, macchie sempreverdi, sottobosco, vedi l'ultimo disastro naturale, tutto italiano, in Trentino, in val di Fiemme, sulle Dolomiti e nel Lagorai. Anche in Veneto, il 40% della superficie boschiva del bellunese è stata compromessa. Così come in Alto Adige, la zona più colpita è quella di Carezza, in val d’Ega, con migliaia di alberi abbattuti dal vento. Ci siamo chiesti perché non proteggere e salvaguardare il nostro patrimonio "verde" locale?! Potremmo cominciare dalla pineta, con macchia mediterranea, che è stata realizzata presso il nuovo campo sportivo della Tagliata, parco “Baden Powell”, dal nome del fondatore degli scout . È un bel bosco, con una vegetazione variegata, con circa 6.000 alberi, come riportato in alcuni siti on line, che vanno protetti e mantenuti, facilmente accessibile, senza insidie o pericoli. Si presta a lunghe camminate, come indicato su una mappa, situata tra la vegetazione, con vari itinerari sul territorio. Con la nostra fervida immaginazione, riusciamo a vedere collocati, in questa piccola area boschiva, giochi per bambini, punti ristoro, e perchè no, un piccolo chiosco tutto di legno, che potrebbe farci immaginare di essere in una baita di montagna. L'affluenza dei cittadini sarebbe più che assicurata con l'attiguo stadio comunale, in quanto la struttura sportiva è utilizzata da molte società sportive frequentate da giovani atleti, accompagnati dalle famiglie. Senza dimenticare che nelle vie limitrofe ci sono molte abitazioni residenziali, e a pochi metri il rione Santa Rosa, caratteristico per le sue abitazioni. Che dire, a noi non sembra un progetto irrealizzabile, anzi con pochi mezzi, si creerebbe un punto di aggregazione ecosostenibile per tutti gli amanti del verde. Questo progetto sarebbe coronato, in tempi un po' più lunghi, certamente con più risorse economiche, ma niente affatto impossibili, visti i finanziamenti pubblici ed europei, da una pista ciclabile, per alcuni tratti già esistente, che contribuirebbe alla mobilità sostenibile del paese.