Ping pong di responsabilità tra l'on. le Aresta e il Pd di Mesagne

Agosto 10, 2018 1964

ARESTA GIANLUCANon accenna a smorzarsi a Mesagne l’esclusione della città dalla Zes,

la Zona economica speciale, ovvero quelle aree di sviluppo industriale portuali e retro portuali che potrebbero beneficiare di una serie di disposizioni legislative volte a sostenere gli investimenti privati in questi territori. Questa volta è l’onorevole pentastellato, Giovanni Luca Aresta, che risponde alla disquisizione del Partito democratico. “Il Partito democratico di Mesagne, degna comparsa di un’Amministrazione che non è stata capace di intercettare le opportunità di parteciparmi dei progetti di crescita e sviluppo del territorio, deflazionando di fatto il mio ruolo istituzionale e di rappresentante Parlamentare del collegio, non può certamente permettersi il lusso di insinuare che la mancata assegnazione della zona Zes a Mesagne possa essere la conseguenza di una mancanza di "cinghia di trasmissione" tra Mesagne e Roma”, ha esordito il deputato nella sua requisitoria difensiva del suo ruolo istituzionale. L’onorevole Aresta, in ogni modo, non ha celato il suo disappunto. “Una critica – ha detto - è decisamente meglio accolta quando viene accompagnata da una indicazione su una possibile soluzione e dalla dimostrazione che esistevano alternative che non sono state prese in considerazione. A tale riguardo, vorrei ricordare al Pd, che con sottile ironia e mal celata perfidia parla di latte versato, che l’assegnazione della zona Zes non certo può dipendere da Roma ove i parlamentari sono impegnati a legiferare né tantomeno posso lasciar insinuare il dubbio che ciò possa essere dipeso da una mia mancanza di impegno”. L’onorevole, inoltre, ha voluto precisare “che tali decisioni vengono prese in base a quelli che sono i progetti seri di un territorio, progetti che partono da Amministrazioni ed enti locali e convergono sui banchi del governo regionale ove poi questi vengono valutati e, se è il caso, “premiati”. Appare evidente a questo punto che probabilmente sia proprio la mancanza di progettualità locale che ha portato il governo regionale, tra l’altro considerevolmente rappresentato da un nostro concittadino Consigliere regionale e Presidente della Commissione Ambiente - Assetto ed utilizzazione del territorio, ad escludere Mesagne dalle zone Zes”. Pronta la risposta del Pd. “Occuparsi del territorio – ha spiegato il segretario Francesco Rogoli - non è una concessione che devono fargli i rappresentanti istituzionali locali né un suo diritto ma, più semplicemente, un suo dovere al pari di presenziare a tutte le sedute parlamentari come non manca di ricordare con orgoglio. Quanto su una questione come la Zes possa essere importante anche l'impegno di un parlamentare, lo dimostrano le dichiarazioni del presidente del consorzio Asi di Brindisi che ha ritenuto opportuno ringraziare, tra gli altri, il senatore Tomaselli per il suo importante contributo”.