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Mesagne. Al via la 2a Rigenerazione urbana In evidenza

Settembre 27, 2017 2241
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librato palma assessoreVenerdì prossimo approderà in Consiglio comunale

a Mesagne, che eccezionalmente si svolgerà nella sala degli Affreschi del castello Normanno-Svevo, la discussione sull'approvazione e integrazione del "Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) vigente con un nuovo ambito lineare di connessione tra i centri di raggruppamento della costituenda Autorità Urbana" in cui è previsto un investimento di 6milioni di euro. Giorni fa la giunta comunale ha approvato il progetto di rigenerazione urbana riguardante le città di Mesagne, Latiano e Oria e che vede come guida la costituenda autorità urbana di Mesagne. Il progetto di 6 milioni di euro riguarda i “Paesi dell’Appia” legati da un percorso storico come quello della via Appia che oggi è conosciuta anche come percorso ciclabile europeo «Eurovelo 5» che da Londra arriva a Brindisi. Il progetto segue un'altra importante pianificazione presentata a luglio dalla regione Puglia, dall’assessorato ai Lavori Pubblici, ufficio di progettazione Strategica, che prevede il rifacimento totale di via Marconi e via Maya Materdona, con l’istituzione della zona a traffico limitato nel centro storico, approvata con parere ufficiale della Soprintendenza ai Beni architettonici e Paesaggistici di Lecce e Taranto. Il progetto di rigenerazione urbana iniziato con la costituzione di una cabina di regia per i tre Comuni ha visto la guida politica dell’assessore Palma Librato, tecnica dell’ingegnere Rosa Bianca Morleo, oltre che del consigliere regionale Mauro Vizzino. Un progetto che si fonda sul tema del lavoro quale accezione positiva del tema della legalità e si concentra sui centri storici e sull’asse della via Appia come elemento i mobilità sostenibile e vettore di lavoro attraverso la storia dei nostri campi. Questi i temi principali condotti nel progetto: lavoro, agricoltura e centri storici. In particolare per Mesagne si candida il rifacimento della Piazza Vittorio Emanuele quale simbolo storico del lavoro. Qui, infatti, si cercavano le giornate di lavoro nei campi dalle ore 4 del mattino. Poi c'è il rifacimento della pubblica illuminazione del centro storico, la ristrutturazione di case nel centro storico, il centro antiviolenza per le donne, da ubicare all’interno del bene confiscato alla mafia di via Epifanio Ferdinando, e un Hub nel centro storico, da dedicare a laboratorio per i giovani per il recupero delle pratiche agricole, ormai in disuso in un territorio che deve ritrovare le proprie peculiarità. Un progetto ambizioso e interessante che fa della strategia di sviluppo il proprio cavallo di battaglia. Un percorso molto partecipato che ha raccolto circa 23 proposte di compartecipazione (da Fai a Legacoop, ad Ance e scuola edile, alle associazioni territoriali) che intendono condividere alcuni tratti progettuali sia in termini di cofinanziamento che in termini di proposte all’interno della griglia tematica tracciata. Un percorso condiviso che definisce opere pubbliche da candidare a finanziamento e che se finanziato, insieme al progetto "Eurovelo 6" destinato a cambiare definitivamente il volto di Mesagne.  

Ultima modifica il Mercoledì, 27 Settembre 2017 09:08
Redazione

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