Mesagne. Scossa politica in Comune: il funzionario Baldassarre si "ribella" In evidenza

Giugno 27, 2017 4326

baldassarre luciaCrisi al Comune di Mesagne. Non politica ma tecnica.

Ad aprirla è stata la vulcanica Lucia Baldassarre, funzionario responsabile del settore Politiche Produttive, che non si è presentata all'ultima convocazione della quarta commissione consiliare che doveva discutere sul programma di «Mesagnestate 2017». Al suo posto ha inviato una missiva con la quale ha giustificato la sua assenza poiché ha ritenuto l’incontro «irrazionale» in quanto gli atti erano già stati deliberati in giunta. Infine, ha preteso che la sua missiva fosse inserita nel verbale di commissione. Una decisione che segue quella dell'esponente del Pd, la consigliera Rosanna Saracino, che ha giustificato nel medesimo modo la sua assenza in commissione. Ed è bufera sul funzionario che, secondo i politici di maggioranza, avrebbe assunto una decisione politica e non tecnica. Ieri mattina in Comune si è svolto un summit politico cui hanno preso parte il sindaco, Pompeo Molfetta, il presidente della quarta commissione consiliare, Antonio Esperte, e altri membri della maggioranza. Intanto, è stata avviata un'indagine conoscitiva per ricostruire l'intera vicenda. «Si tratta di un atto politico gravissimo - ha spiegato il presidente Esperte - di una gravità inaudita». Ha quindi precisato: «La convocazione della commissione consiliare per la discussione del programma di "Mesagnestate 2017" è stata convocata come atto di cortesia, non è obbligatoria, verso i componenti per metterli al corrente del programma che sarebbe stato divulgato da lì a poco. L'incontro era stato richiesto sia dall'assessore al ramo sia il direttore artistico». «Non è assolutamente indispensabile convocarla per tale materia - ha precisato il presidente. Infatti, è prerogativa della giunta approvare gli atti di "Mesagnestate". In commissione possono essere fatte domande nel merito, come ad esempio l’ammontare dei costi o di altri aspetti tecnici, da qui la presenza necessaria del funzionario incaricato. Peraltro tutto ciò è previsto dal regolamento comunale, oggi come ieri. Si è trattato, da parte nostra, di un nobile gesto». In tale commissione, però, il funzionario non ha ritenuto di presentarsi. Al contrario ha inviato una nota, che ha preteso fosse inserita nel verbale di commissione, etichettando la stessa "irrazionale"». Ed è tensione a Palazzo dei Celestini, sede della residenza municipale. «Il funzionario non può appellare una decisione politica che, peraltro, ha bollato come "irrazionale". Quest'atto è stato gravissimo ecco perché gli chiederemo conto», ha concluso Esperte. Nella maggioranza c'è chi ha già chiesto al sindaco di adottare dei provvedimenti nei riguardi del funzionario.