Lunedì il sindaco Molfetta firma la resa sull'ospedale In evidenza

Marzo 12, 2017 3008

ospedale ingressoMentre nella provincia di Brindisi alcuni Comuni

marciano alla volta della Regione Puglia per protestare contro la chiusura degli ospedali lunedì mattina il sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta, firmerà la resa per la sua città. Ossia il protocollo d'intesa sulla definitiva chiusura dei reparti del "De Lellis", Lungodegenza e Medicina, e la sua riconversione in Punto territoriale di assistenza. L'investimento sarà di 8 milioni di euro. Le linee guida presentate dal sindaco, alcuni mesi fa, e accolte con favore dalla Regione Puglia riassegnano centralità al cittadino che sarà accompagnato in un percorso integrato finalizzato alla individuazione delle scelte diagnostiche e terapeutiche più idonee. Ampia condivisione tra la delegazione mesagnese e la Regione c'è stato anche sull’intendimento di supportare questo processo di riconversione potenziando la piattaforma ambulatoriale ed i day-service medici e chirurgici. Oltre agli attuali, Oculistica, Medicina e Chirurgia, infatti, la novità è che sarà introdotto un day-service Ortopedico. E’ stata accolta favorevolmente dalla Regione anche la possibilità di istituire servizi a carattere ospedaliero come l’Hospice, l’Ospedale di comunità e i servizi di riabilitazione senza posti letto. Non è stata presa in considerazione la proposta del comitato civico di istituire un'area di pronto soccorso per i soli codici bianchi e verdi. Tutto resta concentrato su Brindisi con i disagi che ne derivano sia per l'utenza sia per gli stessi operatori sanitari. "La riqualificazione della struttura sanitaria di Mesagne passa attraverso la realizzazione di un modello unico e innovativo che presenti le caratteristiche di un presidio polifunzionale in grado di erogare tutti i servizi necessari al territorio di riferimento sulla base degli standard di sicurezza clinica e organizzativa", è scritto nel piano secondo cui il "nuovo modello organizzativo realizza un complesso sistema di prossimità ai bisogni emergenti della popolazione, basato su un approccio multiprofessionale e multidimensionale interattivo, capace di superare la competenza singola per patologia a favore della presa in carico globale nell’ambito di una visione olistica della persona". Sono state disattese le proposte avanzate dal comitato civico.