c'è la discussione sul documento strategico del commercio con relativa proposta di approvazione. Si tratta di uno strumento che dovrebbe regolarizzare l'intera attività mettendo fine al commercio selvaggio, o disarticolato, oggi presente in diverse zone della città. Sull'argomento si prevede un'ampia, quanto aspra, discussione tra i consiglieri di maggioranza e minoranza che in queste ore di pre Consiglio stanno affilando le armi della dialettica politica. La sensazione in città è che il comparto delle attività produttive è in forte affanno asfissiato da una crisi di settore, che si porta dietro ormai da diversi lustri, difficile a passare. Critico verso l'attenzione che l'Amministrazione Molfetta ha posto nei confronti del comparto produttivo è il consigliere comunale del Pd, Fernando Orsini, che ha detto: "Sono state pubblicate sull'albo pretorio online del Comune di Mesagne 4 cessazioni di attività artigianali e 4 cessazioni di esercizi di vicinato. Un po' tutti dovremmo farci qualche domanda e qualche riflessione". All'esponente di opposizione ha fatto eco Mary Capodieci, responsabile della Cna, che ha spiegato: "Tutto è fermo e tutto tace. I cantieri sono fermi e gli operai in cassa integrazione. La disoccupazione è in aumento ma, a Mesagne, secondo alcuni politici, non c'è nessuna preoccupazione poiché tutto va per il verso giusto e la città gode di ottima salute e di innumerevoli posti di lavoro". "Secondo i nostri dati non c'è una flessione significativa delle chiusure di attività commerciali - ha spiegato l'assessore alle Attività produttive, Antonio Marotta - poiché tante attività chiudono e tante altre ne aprono, non c'è un calo". Uno degli esempi posti dall'assessore è quello di piazza dei Commestibili dove con l'Amministrazione Molfetta si sono insediate quindici nuove attività commerciali. Alcune già avviate altre da avviare nei prossimi mesi. In alcuni casi si tratta di attività particolari come un laboratorio di pasta fresca, una cioccolateria e alcuni laboratori artigianali.