“Disimpegno” chiude l’Estate a Cisternino, con tre giorni dibattiti sul tema dell’abitare. Dal 25 al 27 settembre nel santuario di Santa Maria di Costantinopoli il terzo ciclo della rassegna. Ospiti l'attore Antonio Lanera, l'architetto Luca Molinari e il direttore del Museo Archeologico di Cisternino Domenico Tamborrino. Visitabili fino a fine mese la mostra “Della resilienza, della sopravvivenza” (per cui il 30 si concluderà l’asta benefica virtuale) e le installazioni artistiche “Rainbow”, il “Giardino di Fossili” e “Lasciando tutto a desiderare”

 

“Disimpegno | appunti intorno all’abitare” nel fine settimana chiude “Ripartire e ritornare”, la lunga e ricca programmazione dell’estate a Cisternino 2020. Tre giorni - il 25, 26 e 27 settembre - per discutere con l'attore Antonio Lanera, l'architetto Luca Molinari e il direttore del Museo Archeologico di Cisternino Domenico Tamborrino di come abitare il mondo e in particolare di come “abitare la misura”, soprattutto ai tempi del distanziamento sociale. Fino a fine mese si potranno inoltre  visitare la mostra “Della resilienza, della sopravvivenza” (per cui il 30 si concluderà l’asta virtuale, il ricavato e le opere non acquistate saranno donate al nuovo ospedale di Cisternino) e le installazioni artistiche “Rainbow”, il “Giardino di fossili” e “Lasciando tutto a desiderare”. Il programma completo sul sito del Comune di Cisternino: undefined.

 

“Disimpegno”, nel weekend ospiti Lanera, Molinari e Tamborrino.

La rassegna “Disimpegno”, organizzata da NÙEVÙ studio, Macrohabitat e Pietre Vive Editore, per il fine settimana prevede tre appuntamenti all’interno del Santuario Santa Maria di Costantinopoli di Cisternino: venerdì 25 alle 21 “Un metroquadro di poesia”, installazione site specific e performance a cura del collettivo Macrohabitat e Pietre vive con Antonio Lanera; sabato 26 alle 20 dialogo “La casa sull’albero”: introduce Donatella Caprioglio, Fabio Macaluso dialoga con l’architetto Luca Molinari; domenica 27 alle 18 “Pratica di Bellezza” con Domenico Tamborrino, direttore del Museo Archeologico di Cisternino. Accesso gratuito su prenotazione via WhatsApp (3483641730). Ci si può prenotare a “Un metroquadro di poesia” e “La casa sull’albero” entro le 14 dello stesso giorno. Per la “Pratica di Bellezza” entro le 20 del giorno precedente. La domenica dalle 18,00 alle 21,00 l’ingresso è libero, ma contingentato. Informazioni sul sito www.disimpegno.it. Gli appuntamenti sono organizzati nel rispetto della normativa anti Covid-19. Mascherina obbligatoria. 

“Disimpegno” è una raccolta di incontri, mostre, eventi e installazioni temporanee, tesa a condividere, indagare e discutere le possibili forme dell’abitare e della bellezza. Nel lessico architettonico disimpegno sta ad indicare uno spazio, una stanza che mette in relazione altre stanze fra loro non direttamente comunicanti. Una sorta di crocevia casalingo che tiene assieme, con discrezione, luoghi e cose apparentemente disgiunti. Così, da sostantivo, Disimpegno si è fatto nome proprio, sintetizzando al meglio l’intento di dar vita ad un “micro-festival” che correli saperi diversi attorno al tema dell’abitare. Abitare implica il prendersi cura di qualcosa, di qualcuno. Cercare la relazione, rapportarsi all’altro. 

 

“Della resilienza, della sopravvivenza”: il 30 chiude l’asta benefica virtuale.

Sculture, dipinti e video sono alcune fra le opere protagoniste di “Della resilienza, della sopravvivenza - L’arte ai tempi del Covid-19”, visitabile nella Torre Civica e nel Magazzino d’Arte Billi di via Nazario Sauro 1. La mostra nata online in piena emergenza Covid, a cui hanno aderito 50 artisti contemporanei italiani, si avvia alla chiusura con un’asta benefica online che terminerà il 30 settembre (per info pagina Facebook @museomaaac.it). Il ricavato e le opere non acquistate saranno donate al nuovo ospedale di Cisternino. La mostra è organizzata da Museo Arte Contemporanea Cisternino (MACC) e Ideando Aps ed è nata per proporre la creazione di un Museo Civico d’Arte permanente nel comune di Cisternino dove si sono svolte tutte le iniziative promosse dal MACC a partire dal 2015.  Orari Torre Civica: 11-13 e 18-22. Lunedì chiuso - Orari Magazzino d’Arte: 18-21. Lunedì chiuso.

 

Rainbow, i centrini d’artista sul cielo di Cisternino.

Il 30 settembre è l’ultimo giorno anche per ammirare “Rainbow”, l’installazione realizzata dall'artista-designer Bernardo Palazzo (in collaborazione con l'associazione di promozione sociale Luzzart APS, l’agenzia Syncretic e il Comune di Cisternino) ispirata alla tradizione dei centrini. Dischi e sfere di ferro ricoperti con capolavori artigianali realizzati all'uncinetto illumineranno ancora per pochi giorni la Villa Comunale, lo slargo di via Miravalle e l’ingresso di Porta Grande, tra la Chiesa Matrice e la Torre Civica. Per informazioni visitare la pagina Facebook @bernardopalazzodesigner.

 

Il “Giardino dei fossili” e “Lasciando tutto a desiderare” per le vie del centro.

Fiori di ferro, sculture, assemblaggi in carta sui muri, parole, suoni, voci: un omaggio a Carlo Maria Michelangelo Nicola Broschi, in arte Farinelli. E poi resti fossilizzati, scoperti e portati alla luce:  fiori fino ai tetti, a confondersi tra le antenne. Sempre il 30 settembre calerà il sipario, nell’ex-mercato coperto di via Roma/piazza Mazzini e fra le vie del centro storico di Cisternino, sul “Giardino dei fossili” e su “Lasciando tutto a desiderare”, le installazioni site specific realizzate da NÙEVÙ studio e collettivo Macrohabitat. Per informazioni visitare la pagina Facebook @nuevu.


La programmazione di Ripartire e ritornare - L’Estate a Cisternino 2020 è stata concepita dal Comune di Cisternino con l’obiettivo di consentire ai cittadini pugliesi e ai turisti di vivere un’estate all’aperto, a misura di Covid-19, con QR Code, prenotazioni via app MyCisternino, segnaletica multilingue, filodiffusione, esibizioni da balconi e tetti per evitare assembramenti e accessi controllati alle manifestazioni. La programmazione estiva è stata resa possibile anche grazie al fondamentale contributo della Banca di Credito Cooperativo di Locorotondo che ha sostenuto l’Amministrazione comunale.

 

 

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Questa estate la mostra presepiale permanente all’interno del “Borgo dei presepi” di Mesagne è stata visitata da oltre mille persone. Ad attestarlo vi sono i registri su cui i visitatori hanno lasciato i pensieri augurali.  Ma com’è possibile presepi in estate? Proprio così. Grazie all’estro, alla fantasia del direttore artistico della città di Mesagne, Maurizio Piro, e a un gruppo di appassionati è stato possibile allestire, già da due anni, una mostra di presepi, giunti anche da varie parti del mondo, nell’antica struttura del frantoio semi ipogeo.

“Da una passione può nascere un focolaio artistico, da una passione può nascere un presidio artistico per ammirare l’arte presepiale”, ha spiegato Piro. Così a Mesagne, dove la tradizione è molto sentita, i presepi hanno preso forma. “Si tratta di un percorso affascinante collocato nell’antico frantoio semi ipogeo nel centro storico per ammirare l’esposizione dei presepi realizzati manualmente da artisti locali e singoli cittadini: un ritorno al passato, quando Mesagne veniva presa d’assalto nei giorni di festa proprio per ammirare l’arte presepiale”, ha sottolineato il direttore artistico. Ora la mostra è una realtà permanente, visitabile tutto l’anno, e d’estate è un appuntamento imperdibile per turisti e visitatori di tutta la provincia, e non solo.

Migliaia di turisti incuriositi dalle molteplici statuine in movimento e dalla cura dei particolari delle opere in esposizione. Il tutto grazie al “Borgo dei Presepi”, un’associazione artistico-culturale che annovera tra i soci esperti e appassionati di questa nobile arte. Tra corsi d’acqua, rintocchi di campane, cinguettii di uccelli e rumori di mestieri artigianali, giganteggia il presepe in movimento ambientato in piazza Orsini e il castello Normanno, realizzato da Antonio Denitto, Giuseppe e Giuliano Radaelli, Antonio Danisi, Emanuele Scianaro e dal maestro Damiano Magri. E poi c’è il presepe di Settimio Maggio, che con un lavoro maniacale, ha ricostruito un borgo antico con tante attività artigianali tutte rigorosamente in movimento. Dalla piazza del barbiere, al bottaio, al maniscalco, alle sorelle che lavorano la lana, e poi chi lava i panni, chi vende le galline, chi lavora il marmo. Curato nei dettagli tanto da offrire l’impressione che tutto sia vero.

Ed ancora il municipio con la statuina del sindaco Matarrelli, realizzata e donata da Dante Vincenti, maestro cartapestaio di Lecce. Una bellissima rappresentazione presepiale in polistirolo è stata donata da don Pietro De Punzio, risale ai primi anni del suo sacerdozio. Tuttavia, la vera novità è rappresentata dal presepe pasquale, opera unica nel suo genere. Dalla nascita alla resurrezione di Gesù ripercorrendo i momenti più importanti della sua vita.

 

 

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