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Mesagne. “Archeoplastica”, a scuola la mostra dei “reperti” in plastica restituiti dal mare

Novembre 10, 2021 626
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Da oggi e fino a lunedì 15 novembre, nei due plessi di scuola primaria del I Circolo didattico “Borsellino” e “Carducci”, resteranno esposti in apposite teche dei reperti particolari, tutti in plastica.

Si tratta di un’iniziativa che si è sviluppata nell’ambito del progetto “Archeoplastica” a cura di Enzo Suma, guida naturalistica e fondatore di “Millenari di Puglia”, una realtà impegnata nella tutela e valorizzazione del nostro territorio. Ed è durante questa attività che è nata l’idea di una sorta di museo di oggetti di plastica “spiaggiata”, con l’intento di sensibilizzare sul problema dell’inquinamento del mare.

L’esposizione di questi “speciali” reperti, rinvenuti sulle nostre spiagge e risalenti a circa mezzo secolo fa, diventa un pretesto, quello di raccontare una storia senza fine legata ad un materiale immortale, che si accumula sempre di più nei fondali marini alterando l’ecosistema ospitato.

Oggi più che mai è fondamentale ed estremamente attuale sensibilizzare i più giovani sul tema della tutela dell’ambiente. <<Questi prodotti del passato che arrivano in spiaggia con le mareggiate riescono ad accendere un faro sul problema, - ha dichiarato la dirigente del I Circolo didattico, la prof.ssa Patrizia Carra – per i bambini è come avere davanti un reperto antichissimo, più vecchio dei loro familiari. In questo modo lo stupore e la consapevolezza suscitati nei bambini può giungere anche ai loro genitori. Inoltre i movimenti ambientalisti e gli incontri internazionali degli ultimi giorni rendono questi temi estremamente attuali e urgenti >>.

Accogliendo questa mostra, che si rivela coerente con i percorsi didattici realizzati intorno agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei Paesi membri dell’ONU – il I Circolo intende promuovere un uso consapevole e responsabile di un materiale tanto diffuso, con la convinzione che solo una conoscenza diretta del problema e una maggiore consapevolezza da parte di tutti potranno portare a un reale cambiamento nelle nostre abitudini quotidiane.

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Ultima modifica il Mercoledì, 10 Novembre 2021 12:09
Redazione

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