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“A. a. a. cercasi finanziatore per restaurare la colonna votiva della villa comunale di Mesagne”

Febbraio 13, 2021 1071
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“A. a. a. cercasi finanziatore per restaurare la colonna votiva della villa comunale di Mesagne”. È questa la richiesta che ha espresso l’Amministrazione comunale mesagnese, deliberando un’operazione di crowdfunding, cioè di finanziamento collettivo per la statua in pietra della sua protettrice. Lo scorso 21 gennaio, infatti, si è verificato il distacco di parti scultoree relative a elementi costituenti la mano della statua della Madonna del Carmine posta sulla colonna votiva ottocentesca, sita all’interno della villa comunale, che rappresenta uno dei monumenti più significativi della città. Il responsabile dell’Area Urbanistica, l’architetto Marta Caliolo, in collaborazione con il responsabile dell'Area Lavori Pubblici, l’ingegnere Claudio Perrucci, ha prontamente effettuato il sopralluogo e messo in sicurezza la mano attraverso la collocazione di una rete contenitiva, al fine di scongiurare eventuali altri distacchi e garantire anche la pubblica incolumità. Infine, è stato disposto il transennamento della colonna votiva. “Per la sua collocazione nel contesto urbano la colonna votiva è incastonata tra i monumenti chiave della città, la Porta Grande e il castello Normanno-Svevo, e delinea i due cardini sociali su cui questa realtà è cresciuta: spirito industrioso e devozionale; pertanto è di forte impatto visivo ed emotivo sui cittadini e turisti della città”, ha spiegato l’architetto Marta Caliolo.

Per l’ingegnere Perrucci il monumento rappresenta “per Mesagne non solo l’emblema, ma il volto della città e della sua gente, nonché della sua devozione e memoria; infatti, come in altri centri dell’ex Provincia di Terra d'Otranto, la fine dell’evento luttuoso del colera, fu esorcizzato con l'erezione nel 1855 di questo monumento ex voto alla Patrona”. La colonna, sita nella villa comunale, fu eretta in principio in quella che era la piazza del Municipio, oggi Piazza IV Novembre o Piazza Sedile, inserita tra la casa municipale e la chiesa Matrice, voluta da tutti i cittadini perché riconoscenti verso la loro protettrice, per intercessione della quale Mesagne aveva avuto poche perdite a causa dell’ epidemia colerica, e contribuirono alla realizzazione dell’opera in onore della Madonna Santissima della Vergine del Carmelo, con lavori e i materiali che furono interamente sovvenzionati da offerte. “L’Amministrazione comunale ha già impegnato ingenti somme per il restauro e ripristino di altri beni monumentali in parte già in fase di realizzazione – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona -. Per questo monumento, non era stata prevista alcuna somma nell’esercizio finanziario e pertanto occorre provvedere in merito con immediatezza. Da qui la ricerca di uno sponsor per i restauri conservativi”.

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