Redazione

Il  27 gennaio  ricorrerà il  giorno della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni   del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

In occasione della ricorrenza istituita con la legge n.211 del 2000, il Prefetto consegnerà una medaglia d’onore conferita dal Presidente della Repubblica  ai familiari del  Sig. Achille Caliandro del Comune di Villa Castelli,   che visse la triste esperienza dell’internamento.

La consegna avverrà  alle ore 11.00 nella Sala Consiliare del Comune di Villa Castelli nel corso di una manifestazione  organizzata  d’intesa con quella Amministrazione Comunale.    

L’iniziativa, che vedrà la partecipazione di una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di quel Comune, sarà  ancora una volta occasione per riflettere sull’immane tragedia che l’umanità ha vissuto nel corso del secondo conflitto mondiale e sull’importanza della memoria  affinchè quella terribile esperienza non abbia mai più a ripetersi.

Brindisi, 25 gennaio 2022

Cresce l’allerta nelle campagne per i furti di piante, prodotti agricoli e mezzi, con gli agricoltori che stanno presidiando i campi per tentare di sventare i raid diurni e notturni. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, che lancia l’allarme per le condizioni di lavoro e di vita nelle aree rurali pugliesi, con la recrudescenza del fenomeno per esempio a Palo del Colle, dove le bande organizzate stanno rubando di tutto, dalle piantine di olivo alla legna, dalle motoseghe alle macchine, fino ai trattori e alle forbici elettriche, con l’ultimo episodio a danno di un agricoltore che ha denunciato il furto di 170 olivi Coratina.

Le aziende agricole hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. E' necessaria – ribadisce Coldiretti Puglia - l'attivazione di una cabina di regia tra il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero dell'Interno che coordini le attività delle forze dell'ordine, che va sostenuto con l’intervento dell'Esercito in alcune aree a forte rischio, come le province di Bari con zone più a rischio e la BAT.

Nel periodo della raccolta i furti diventano praticamente quotidiani con i danneggiamenti degli alberi tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne per presidiare le campagne.

 “Capitolo a parte merita – insiste Colomba Mongiello dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e agroalimentare della Coldiretti - il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, a partire dall’olio, spesso spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliese e dei consumatori. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy”.

I poteri criminali si “annidano” nel percorso che uva da vino, olio, frutta e verdura, carne e pesce, devono compiere – insiste Coldiretti Puglia - per raggiungere le tavole degli italiani passando per alcuni grandi mercati di scambio fino alla grande distribuzione.

Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione le agromafie impongono i prezzi dei prodotti agricoli e la vendita di determinate produzioni agli esercizi commerciali che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti da altre attività criminose. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – continua la Coldiretti Puglia – compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy. La Puglia è una regione a forte vocazione agricola ed è per questo – conclude Coldiretti Puglia - che il business delle agromafie è divenuto particolarmente appetibile.

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In relazione alle vicende che riguardano la fondazione Apulia Film Commission il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara:

“La Regione Puglia è socia della fondazione Afc insieme a 54 Comuni Pugliesi e segue con attenzione e preoccupazione tutta la situazione culminata nelle dimissioni di alcuni membri del Consiglio di amministrazione, fatta eccezione della Presidente Dello Monaco e del Consigliere Vaccari, entrambi indicati dalla Regione Puglia. Data l’evoluzione della vicenda, la Regione Puglia ritiene necessaria l’immediata convocazione dell’assemblea dei soci, unico organo della Fondazione titolato ad assumere le decisioni che l’attuale situazione della Fondazione richiede. Pertanto, al fine di esaminare la situazione assieme agli altri soci, la Regione Puglia chiede l’immediata convocazione della assemblea alla Presidente del cda Dello Monaco, che riferirà sull’accaduto e sull’operatività di Afc”.

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Si è appena concluso il Direttivo della nostra Associazione Anpi Mesagne. 

 In una logica di avvicendamento e di rinnovamento delle cariche associative, anche al fine di promuovere nuove leve di giovani dirigenti, il Comitato ha nominato Carla Graduata Presidente dell’ANPI di Mesagne e Claudia Carone Vice Presidente.
I membri del Direttivo  ringraziano l’amico e compagno Cosimo Zullo, Presidente uscente, per l’infaticabile impegno profuso in questi anni affinchè la nostra Associazione nascesse e si radicasse sul territorio, 
Certi che continuerà a camminare accanto a Noi per favorire la crescita del nostro presidio".
 
 

Apulia Film Commission. Di Bari (M5S): “Necessario fare chiarezza su quanto accaduto. Auspichiamo che in tempi brevi in CdA torni a svolgere le sue funzioni”. 

Nota della capogruppo del M5S Grazia Di Bari. 

"Quanto sta accadendo all’Apulia Film Commission richiede risposte immediate. Come previsto, oggi il CdA non si è potuto riunire a causa delle dimissioni di tre componenti su cinque, per questo domani anche in seguito alla richiesta del presidente Emiliano, la presidente dell’AFC Simonetta Dellomonaco  ha convocato alle 13 dell’assemblea dei soci, in cui verranno prese decisioni conseguenti alle dimissioni. Un momento che servirà ad analizzare la situazione e sarà anche importante per i Comuni pugliesi soci della Fondazione, preoccupati per quello che sta succedendo Stiamo seguendo con attenzione la vicenda e auspichiamo che in tempi brevi Apulia Film Commission torni a svolgere pienamente le sue funzioni, prendendo una decisione su quanto accaduto. Le attività della Fondazione devono proseguire, visti i risultati importanti conseguiti in questi anni: parliamo di un vero e proprio fiore all’occhiello della Puglia ".

Dopo l’intervallo legato al crescere del contagio per la variante Omicron, riprende il campionato di C Gold Puglia con la seconda giornata del girone di ritorno. Al PalaBalestrazzi di Bari, i padroni di casa dell’Adria ospitano una New Virtus Mesagne fortemente rimaneggiata, tra contagi e infortuni di lungo corso.
Coach Bray schiera in partenza il quintetto formato da Crovace, Dekic, Fiusco, Gallo e Cardillo, forzando gli ultimi due nonostante le condizioni non certo impeccabili. L'inizio di gara vede la formazione di casa spingere subito forte imponendo un break importante di 9-2. Da metà parziale in poi, i gialloblu riprendono le redini dell'incontro e chiudono in parità sul 20-20.
Nel secondo quarto l'Adria approfitta di una difesa mesagnese troppo morbida per chiudere all'intervallo lungo sul massimo vantaggio di 46-35, complice anche un primo appannamento fisico dovuto alla mancanza di rotazioni nel roster di coach Bray.
Al ritorno in campo la New Virtus riesce a tornare in partita, chiudendo il parziale sotto solo di quattro lunghezze sul 61-57. Nell'ultimo quarto la partita diventa emozionante e giocata punto a punto. Il Mesagne riesce a capovolgere l'inerzia ed a portarsi sul +4, ma viene penalizzata dai 5 falli di Cardillo e Crovace ed è costretta a chiudere con due under in campo, cedendo per 80-76.
Considerando il valore dell'avversario e le condizioni di partenza della New Virtus Mesagne, la prestazione dei ragazzi di coach Bray è da considerarsi assolutamente di livello. Certo, la sconfitta brucia soprattutto perché maturata negli ultimi due minuti e perché fortemente condizionata dalla panchina corta e dalla mancanza di ricambi in alcuni ruoli chiave del quintetto.
Adria Bari: Rodriguez 22, Vytautas 22, Ferraretti 12, Buzzo 9, Lupo 8, Ravelli A. 4, Lella 2, Pugliese 1, Ravelli M. n.e., Leone n.e.. Coach Cazzorla.
New Virtus Mesagne: Dekic 24, Gallo 17, Cardillo 16, Fiusco 9, Bellanova 7, Crovace 3, Zullo, Risolo n.e., D'Amato n.e.. Coach Bray.
Mauro Poci

Della vicenda del canile hanno parlato tutti: amministratori, assessori, consiglieri, gente comune, animalisti, simpatizzanti animalisti e soprattutto Lei, sindaco! Adesso però crediamo sia giunto il momento per noi di dire la nostra.

Noi siamo i volontari dell’associazione OLTAS ODV o, se volete, semplicemente Mimmo, Andrea e Gianna. Noi, insieme ad altri amici dell’associazione, operiamo sul territorio da innumerevoli anni, occupandoci tra l’altro del canile sanitario locale sin dalla sua nascita e dei cani ospitati al suo interno. Lo abbiamo fatto con amore e dedizione, sacrificando alla causa gran parte del nostro tempo e della nostra vita privata.

Affermiamo questo con l’assoluta certezza di non essere smentiti da nessuno!

L’associazione è regolarmente iscritta nell’albo comunale delle associazioni e nel Registro generale regionale delle associazioni di volontariato. Dal 2019 abbiamo sottoscritto con il Comune di San Pancrazio Salentino regolare convenzione per la gestione del canile sanitario, per un importo annuo reale di 13.000 euro nella prima convenzione e di 15.000nella successiva convenzione, a fronte di una media annua di 40/50 cani transitanti dalla struttura.

OLTAS si è occupata della cura, alimentazione, pulizia e spese veterinarie dei cuccioli e di ulteriori servizi, fuori convenzione, quali le adozioni, il trasporto degli animali presso cliniche e adottanti, campagne di sensibilizzazione e sterilizzazione e di lotta al randagismo.

Quella del randagismo è una delle piaghe che da sempre affligge i piccoli paesi come il nostro e Lei, all’epoca dei fatti assessore al bilancio, non può far finta di non ricordare che questo problema è stato quasi completamente risolto grazie al nostro operato. E non può far finta di non sapere quanto il nostro comune abbia risparmiato grazie alle adozioni da NOI rese possibili nel corso degli anni. Siamo riusciti, infatti, a far adottare circa 60 cani l’anno, offrendo un’ opportunità di una vita dignitosa anche a quelli con gravi patologie che senza di noi sarebbero certamente morti.

Sindaco, siamo stati pubblicamente accusati da Lei di aver percepito indebitamente la somma di 15.000 euro e successivamente di altri 6000. Riteniamo che questo sia molto grave e diffamatorio!

Vogliamo ricordare che nel 2015, anno in cui è nato il canile, la situazione randagismo era dilagante!

Degli 80 cani ricoverati presso il canile privato di Brindisi, per i quali l’Ente spendeva più di 50.000 euro all’anno, ne abbiamo fatti adottare tantissimi procurando al Comune un risparmio di spesa annuo di 30 mila euro. Difatti oggi nel canile privato di Brindisi abbiamo SOLO 16 CANI!

Quindi, alla luce di tutto quanto detto debitamente supportato da FATTI,  come fa ad infangare il nostro lavoro, la nostra onorabilità? Soprattutto se è stato proprio Lei, da ex assessore al bilancio e con 2 delibere di giunta, a decidere per quale causa venissero liquidate le somme versate all’associazione. E ci accusa essendo consapevole che ogni singola nostra spesa è  documentata da fatture regolarmente depositate presso gli uffici preposti del comune. Sa con assoluta certezza, dunque, che quei soldi non ce li siamo messi in tasca noi, ma sono stati utilizzati, come da convenzione, per spese inerenti al canile.

Lei, probabilmente (e lo ha reso evidente con le azioni politiche messe in campo), non ha la più pallida idea di quanto sia oneroso gestire un Canile, nonostante sia stato assessore al bilancio. E non sa nemmeno che, spesso, noi abbiamo dovuto rimetterci di tasca nostra per far fronte al normale espletamento delle nostre mansioni.

Ci sarebbe ancora tanto da scrivere e ancora tanto che Le avremmo potuto dire se solo ci avesse dato l’opportunità di incontrarla.Ci aveva invitato ad un tavolo di confronto che si sarebbe dovuto celebrare il 18 gennaio, ma Lei ha pensato bene di mancare all’appuntamento, senza darci nemmeno il diritto di replica. Ci ha lasciato inermi e silenti a subire tutto il fango mediatico generato da Lei e i suoi assessori con orrende insinuazioni pubbliche, di certo non all’altezza del ruolo che ricoprite!

Noi siamo offesi e delusi di essere stati trattati da Lei e dai suoi assessori come dei ladri.

Non di meno siamo amareggiati e preoccupati per i “nostri” 6 cani trattati come un problema burocratico da far sparire in fretta dal canile sanitario. Chi fa volontariato sa bene quanto sia delicato e lungo l'iter procedurale di un'adozione che non può essere affrontato in meno di una settimana, viste le necessità e le problematiche che un cane ha.

I nostri cuccioli invece sono stati oggetto di un'adozione MOMENTANEA SIN DALL'ORIGINE, grazie ad una lucida e poco trasparente strategia politica. Cani che oggi sono stati condotti in una struttura di fortuna, sicuramente non confacente ai loro bisogni e alla loro salute.

Sindaco ci spieghi se questa possa definirsi una soluzione all'altezza del ruolo che ricoprite o semplicemente siamo dinanzi ad un bluff di cui sarete tutti responsabili, che non tiene minimamente conto del benessere degli animali.

Di tutto questo e tanto altro riteniamo che lei debba rispondere non solo a noi ma a tutta la comunità!

Associazione Oltas ODV

 

Servizio di controllo sul rispetto della normativa anti Covid–19. Controllate 132 attività e 562 persone. Elevate 4 sanzioni amministrative.

A Fasano, Cisternino e Ostuni, a conclusione degli accertamenti svolti nell’ambito di un servizio di controllo sul rispetto della normativa anti Covid-19, i Carabinieri:

‒    del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano:

  • dopo aver fatto accesso in un’azienda agricola del luogo, hanno elevato la prescritta sanzione amministrativa nei confronti della moglie del titolare in quanto sprovvista di green pass;
  • a seguito di un controllo presso la fermata di un autobus di linea urbana, hanno elevato la prescritta sanzione amministrativa nei confronti di un passeggero per non aver indossato l’idoneo dispositivo di protezione delle vie respiratorie all’interno del mezzo di trasporto;

‒    della Stazione di Fasano, unitamente al personale del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, dopo avere fatto accesso in un esercizio commerciale del posto, hanno elevato nei confronti del titolare e della coniuge le previste sanzioni amministrative poiché gli stessi sono risultati sprovvisti di certificazione verde;

‒    della Stazione di Cisternino, dopo aver fatto accesso in un’attività commerciale del luogo, hanno elevato nei confronti del titolare la sanzione amministrativa per non aver effettuato la verifica del green pass nei riguardi del proprio personale.

Nel corso dell’attività, i militari hanno controllato complessivamente 562 persone e 132 attività commerciali/esercizi pubblici.

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Saranno dei tavoli tecnici già al lavoro a fornire delle risposte dettagliate ai quesiti posti nel corso delle audizioni tenutesi nella terza Commissione del presidente Mauro Vizzino.

In particola dal Dipartimento della salute hanno sottolineato che le richieste del Comitato salute Alto Tavoliere, sono in linea con quello che si sta realizzando: una ricognizione per capire quali siano i servizi effettivamente attivi previsti nei Presidi territoriali di assistenza. Una fotografia della realtà che possa dare risposte immediate alle richieste di ogni singolo territorio.

Anche per quanto riguarda le richieste dell’Associazione regionale delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private, il Dipartimento ha sottolineato che ci saranno tavoli di approfondimento per comprende le richieste del settore privato accreditato.

Il presidente Vizzino ha concluso sottolineando che sarà cura della Commissione una attività di monitoraggio relativa all’andamento delle questioni sul tavolo.

 

Dati del giorno: 24 gennaio 2022

3.471
Nuovi casi
39.399
Test giornalieri
11
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.117
Provincia di Bat: 323
Provincia di Brindisi: 339
Provincia di Foggia: 545
Provincia di Lecce: 801
Provincia di Taranto: 315
Residenti fuori regione: 24
Provincia in definizione: 7
126.262
Persone attualmente positive
717
Persone ricoverate in area non critica
67
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

548.925
Casi totali
7.287.742
Test eseguiti
415.528
Persone guarite
7.135
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 190.285
Provincia di Bat: 56.412

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