Redazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 14 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.745 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.741 casi positivi: 584 in provincia di Bari, 62 in provincia di Brindisi, 179 nella provincia BAT, 524 in provincia di Foggia, 122 in provincia di Lecce, 262 in provincia di Taranto, 9 residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e riattribuito.

Sono stati registrati 16 decessi: 4 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 649.236 test.

8.560 sono i pazienti guariti.

24.000 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 33.533, così suddivisi:

13.373 nella Provincia di Bari;

3.612 nella Provincia di Bat;

2.251 nella Provincia di Brindisi;

7.920 nella Provincia di Foggia;

2.478 nella Provincia di Lecce;

3.647 nella Provincia di Taranto;

249 attribuiti a residenti fuori regione;

3 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Abbiamo appreso dagli organi di stampa della mancata approvazione, entro il 31 ottobre scorso, del bilancio previsionale da parte del Comune di Brindisi. I problemi sappiamo essere complessi. Molti di noi si erano rasserenati sulle condizioni economiche dell’Ente dopo le dichiarazioni del Commissario, dott.Giuffrè, che terminava il suo incarico affermando che Brindisi poteva affrontare con maggiore tranquillità il futuro. Purtroppo, evidentemente, il Commissario non aveva avuto modo e tempo di procedere al riaccertamento straordinario effettuato nel corso del 2019, che ha fatto emergere altri “debiti fuori bilancio”, dopo un efficace monitoraggio, che ha riguardato trasversalmente ogni settore, oltre a una cifra complessivamente grave di “crediti di dubbia esigibilità”, e un’incapacità dell’Ente “di riscuotere con tempestività” i propri crediti…Ci sarebbe altro da evidenziare, ma basta leggere la delibera di approvazione del piano pluriennale di riequilibrio finanziario di gennaio 2020 per capire che c’è stata un’incapacità complessiva della macchina amministrativa considerato che, solo perché questa Amministrazione ha sentito il dovere di “vederci chiaro”, dal 2018 al 2019 il disavanzo finanziario è passato da 1,4 milioni a 54,7 milioni di euro! Non restava altro che applicare le norme e procedere per risanare.

Come parti sindacali abbiamo preso atto della necessità del piano di riequilibrio, considerata la gravità della situazione, ma dichiarando da subito che non potevano essere le fasce più fragili dei cittadini brindisini a pagarne le conseguenze. Intendiamo anziani, minori, disabili e famiglie in condizione di povertà, anzi: Brindisi applica le tariffe più alte come tassazione locale e, quindi, la tutela delle persone economicamente e socialmente svantaggiate deve essere garantita. Ciò significa che si può tagliare su tutto ma non si possono privare i cittadini dei servizi socio-assistenziali. ADI, SAD, asilo nido, ormai riconosciuto servizio educativo da garantire e non più servizio a domanda individuale, tutti i servizi alla persona in condizioni di svantaggio, devono essere salvaguardati. Avevamo chiesto di procedere con verifiche e approfondimenti durante il corso dell’anno, così come avevamo già fatto proposte concrete negli incontri di gennaio e febbraio scorsi, su come gestire l’ADI coinvolgendo direttamente l’ASL, perché parliamo di un servizio socio-sanitario integrato, integrazione mai concretamente realizzata, specie nell’ambito territoriale di Brindisi. Purtroppo, ancora oggi, il servizio non è stato rimodulato nella direzione che come OO.SS. abbiamo indicato essere la più idonea: una gestione ASL attraverso la cooperativa attualmente affidataria con la compartecipazione al 50% da parte dei Comuni dell’Ambito, permangono, quindi, grossi problemi sia per la presa in carico di nuove domande di ADI, sia per tutti i lavoratori impegnati sul servizio. Riguardo gli altri servizi, l’emergenza COVID ha stravolto ogni cronoprogramma. E’ diventata prioritaria la tutela della salute e l’emergenza alimentare per tanti nuclei familiari in grave difficoltà economica. I servizi sono stati sospesi per problemi di sicurezza sanitaria. Alla ripresa, l’Ente è andato avanti per proroghe. L’ultima copre fino al 31 dicembre 2020. E poi? Ecco che la richiesta inviata già da tempo al Sindaco di un incontro di approfondimento specifico sul bilancio, da parte di CGIL CISL UIL territoriali, unitamente alle categorie dei Pensionati, SPI, FNP, UILP, titolati a un confronto di merito sulle politiche sociali, rimasta a tutt’oggi senza riscontro, ci preoccupa fortemente. Superato il 31 ottobre, siamo nella fase di proroga dei termini concessa dal Prefetto. Tempi molto ristretti ormai ed è per questo che esprimiamo profondo rammarico. Caro Sindaco, un confronto costruttivo con le parti sociali, specie di fronte a una situazione complessa come quella che stiamo vivendo, deve essere considerato una risorsa per qualsiasi interlocutore, sia pubblico sia privato. Come rappresentanti sindacali ci sentiamo di affermare che l’autoreferenzialità non paga, e avremmo tante domande da fare rispetto anche agli interventi previsti nel piano di riequilibrio, che consideriamo importanti in una visione di condivisione dei percorsi di risanamento e di miglioramento della qualità della vita dei brindisini, specie delle persone anziane, che sono sempre più numerose. Dato il mezzo di comunicazione, ne evidenziamo solo due. 1)Oltre alle risorse aggiuntive previste per i Comuni in fase di riequilibrio finanziario, sono arrivati finora aiuti per oltre 2 milioni di euro per l’emergenza covid, con l’ultimo decreto si aggiungono altri 636.469,02 euro, specifici per spesa sociale e trasporto scolastico. Certo poca cosa rispetto alle necessità, ma considerato anche il risparmio dovuto ai mesi di sospensione, in che modo si riesce a rimodulare il bilancio previsionale evitando il taglio sui servizi sociali? E’ vero che, secondo i parametri di Opencivitas, l’Ente spende oltre il fabbisogno sul versante dei servizi sociali ma a fronte di un’erogazione dei servizi meno efficace in termini qualitativi e quantitativi rispetto ad altri Comuni con circa lo stesso numero di abitanti. Allora bisogna non tagliare ma individuare soluzioni per una spesa congrua e rispondente ai bisogni delle persone, magari guardando all’internalizzazione come risparmio e come stabilità occupazionale per i tanti lavoratori interessati. 2) E’ stato evidenziato che lo sforamento maggiore come costi si è registrato sul servizio rifiuti: oltre 10 milioni di euro, ma come mai nel piano non è prevista alcuna misura per calmierare tale spesa che è percentualmente molto più alta della media regionale?

 Al di la’ dell’appello delle parti politiche dell’opposizione che invocano il commissariamento, svolgendo il tradizionale gioco di parte, che rispettiamo, ma che,   per le ataviche incapacità di gestione finanziaria che sono emerse, crediamo che non dovrebbero sentirsi del tutto escluse da passate responsabilità, e che  troviamo, quindi,  alquanto stridente con la tutela dell’interesse generale della città, siamo profondamente convinti, anche alla luce della programmazione delle risorse economiche del recovery fund, dei progetti già finanziati che si stanno per realizzare, che  pensare al commissariamento dell’Ente significa abdicare nuovamente rispetto a un impegno di rinascita sociale, politica e culturale di questa nostra città. E’ per questo motivo, caro Sindaco, che torniamo a sollecitare un incontro di merito con le OO.SS., in cui si possano insieme valutare le possibilità di azione per far sì che il cambiamento auspicato per Brindisi prosegua pur tra le tante difficoltà contingenti.

 

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incidente ss7 del 14 11 20 1Un grave incidente stradale si è verificato poco dopo le ore 14,30 lungo la statale 7, nel senso di marcia da Mesagne a Brindisi dove due furgoni, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Si tratta di un Fiat Doblo di colore grigio e un furgone commerciale Peugeot. Nello scontro una persona è rimasta incastrata tra le lamiere. Un'altra ha fatto ricorso alle cure dei sanitari. Sul posto sono giunti e stanno operando i vigili del fuoco di Brindisi e i soccorritori del 118. Presenti anche auto della Polstrada e della polizia locale di Mesagne. Ulteriori notizie nelle prossime ore. 

incidente ss7 del 14 11 20 2incidente ss7 del 14 11 20 3 

Scontro ieri pomeriggio lungo la strada statale 7. Il sinistro si è verificato poco dopo le ore 14,30 nel senso di marcia da Mesagne verso Brindisi dove due furgoni, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Si tratta di un Fiat Doblò, di colore grigio, e di un furgone commerciale Peugeot, di colore bianco. Nello scontro una persona è rimasta incastrata tra le lamiere. Un'altra ha fatto ricorso alle cure dei sanitari. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Brindisi e le ambulanze del 118, la polstrada e la polizia locale di Mesagne. La viabilità è rimasta bloccata per oltre due ore. Il grave sinistro stradale si è verificato intorno alle ore 14,30 quando due furgoni commerciali stanno viaggiando da Mesagne in direzione Brindisi giunti nei pressi dell’ex deposito Ferrero, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Un urto alquanto violento che ha atto ribaltare lateralmente il Fiat Doblò mentre l’altro, il Peugeot, ha terminato la sua corsa sul guardrail. Le auto che seguivano si sono fermate e gli occupanti hanno prestato i primi soccorsi e lanciato l’allarme. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118. I soccorritori non sono riusciti a estrarre dalle lamiere uno degli autisti. Pertanto sul posto è giunta una squadra di vigili del fuoco i cui operatori hanno lavorato ed estratto il ferito. Lo stesso è stato trasferito velocemente presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali al termine dei quali sono stati evidenziati dei gravi traumi riportati dall’uomo nello scontro. Anche l’altro autista ha fatto ricorso alle cure dei sanitari. Intanto, sul luogo dell’incidente sono giunte le unità della polstrada e della polizia locale di Mesagne. In particolare la polizia ha rilevato il sinistro mentre i vigili urbani, intervenuti sul posto con due pattuglie, si sono interessati della viabilità. La statale 7 è stata chiusa nel senso di marcia verso Brindisi per alcune ore. Gli agenti hanno bloccato l’importante arteria viaria e fatto ritornare i mezzi, facendogli fare inversione, dall’uscita di Mesagne Est.  

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Le misure connesse al contenimento della pandemia non hanno permesso quest’anno di presentare il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri ed.2021 nell’ambito della consueta manifestazione. Tuttavia questa mattina a Roma il Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, ha voluto svelare al pubblico in videocollegamento l’ormai atteso prodotto editoriale, accompagnato da coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: il prof Aldo Onorati e lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, con il giornalista Aldo Cazzullo a tenere le fila del racconto, che celebra uno dei massimi simboli italiani, Dante Alighieri, di cui ricorre il settecentenario della scomparsa.

Per il Calendario Storico del 2021, l’Arma dei Carabinieri si è affidata alla penna di Valerio Massimo Manfredi, cantore e custode della storia antica, e alle tavole realizzate da un esponente della Transavanguardia italiana, Francesco Clemente.

Un Maresciallo, Donato Alighieri, emblema del buon carabiniere, toscano come il Sommo Poeta, è il filo conduttore trasversale fra i dodici racconti, uno per ogni mese. Alighieri, colto fino al punto di conoscere a memoria l’intero Poema, narra di vicende verosimilmente accadute nel suo percorso di carriera e nelle diverse esperienze operative maturate, percependo le parole di Dante come fonte insostituibile d’ispirazione per coraggio, inventiva e generosità.

Le storie, ispirate da episodi di vita vissuta, e le immagini, raffiguranti simboli ed elementi dei Carabinieri facilmente riconoscibili, si sposano e dialogano fra loro in una letteratura mista che riporta a stili ed epoche da cui traspare lo spirito eroico del militare e la consapevolezza di trovare anche nei gesti più piccoli il coraggio di una vita di Valore, facendo inoltre da contrappunto alle terzine della Divina Commedia del Sommo Poeta e celebrarne il 700esimo anniversario della scomparsa. Nella forza delle parole si distinguono in modo tangibile i livelli di cura e attenzione espressi nelle attività del narratore, così come lo spirito di sacrificio e fedeltà del Carabiniere che veglia ogni giorno sugli altri.

Dietro le quinte, il dantista Aldo Onorati, collaboratore di punta della prestigiosa “Società Dante Alighieri” e penna accreditata della rivista “Il Carabiniere”, mensile dell’Arma. Con questo esclusivo Calendario Storico, l’Istituzione offre un insieme di emozioni coinvolgenti e appassionanti da donare al lettore in ciascuna singola pagina, ove ogni carabiniere rappresentato esalta e racchiude quelli del passato, del presente e del futuro.

La tiratura sarà di oltre un milione di copie, di cui circa 10.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, giapponese, cinese e arabo). Il notevole interesse verso il Calendario Storico dell’Arma è manifestazione sia dell’affetto e della vicinanza che ciascun cittadino nutre nei confronti della Benemerita a cui è legato da uno speciale vincolo, sia dei sentimenti di coesione e unità esistenti tra i Carabinieri attraverso il richiamo a intramontabili valori e semplici eroici gesti quotidiani.

Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 81^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.

Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2021 dell’Agenda, incentrata sul tema “Pinocchio e i Carabinieri”, ove è tangibile il legame indissolubile tra il celebre racconto e l’Arma, celebrando così i 140 anni dalla prima apparizione pubblica dell’opera di Carlo Lorenzini, conosciuto come Collodi, e ricordando al contempo le sue espressioni nel mondo delle arti grazie al prezioso contributo offerto da moltissimi illustratori e artisti in una sorta di sfida artistica.

In quasi un secolo e mezzo di storia, sono stati moltissimi, tra i più celebri illustratori e artisti, che si sono cimentati nella sfida di raccontare le vicende del burattino. Una storia caratterizzata dal registro narrativo avvincente e da un susseguirsi di immagini letterarie suggestive che regalano uno spazio senza tempo all’iconografia dei Carabinieri. Una forza evocativa capace di creare un binomio culturale ancora oggi inscindibile: Pinocchio e i Carabinieri.

Altre due opere completano l’offerta editoriale:

  • Il Calendarietto da tavolo, dedicato al gioco e all’uomo, come importante attività svolta da bambini e adulti. L’attività ludica risponde non solo al bisogno primario della persona per rigenerarsi, ma rappresenta anche il ponte insostituibile fra l’universo dei piccoli e quello dei grandi, aprendo la porta segreta del dialogo tra generazioni. L’intero ricavato della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.
  • Il Planning da tavolo dedicato al 150° anniversario di Roma Capitale e alle altre Capitali d’Italia. Da un secolo e mezzo la Città Eterna detiene il titolo di Capitale d’Italia ma la storia racconta che è stata preceduta da Torino e Firenze. Vengono quindi celebrate, attraverso le immagini riportate in copertina, le sedi del primo Parlamento unitario: Palazzo Carignano (Torino), Palazzo Vecchio (Firenze) e Palazzo Madama (Roma).

L’intero ricavato della vendita di questo planning verrà devoluto all’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, una delle più antiche istituzioni dedicate all’infanzia e polo di ricerca d’eccellenza a livello internazionale.

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SAN PIETRO V.CO – SENSO CIVICO: IL SINDACO RIZZO SCOPRE L’IMPORTANZA DELLA RICONVERSIONE DEL “MELLI” DOPO AVERLA OSTACOLATA IN TUTTI I MODI
 
E’ proprio vero: per l’Amministrazione-Rizzo di San Pietro Vernotico non c’è mai fine al peggio. La sottoscrizione dell’autorizzazione attraverso cui si potrà dare avvio ai lavori di riconversione del “Melli” arriva fuori tempo massimo e nessuno dimentica tutti i tentativi perpetrati dal sindaco Pasquale Rizzo di bloccare quella che ormai tutti definiscono una vera e propria opportunità per il nostro paese (noi ne siamo sempre stati convinti). Ci riferiamo alle raccolte di firme, alle fiaccolate, ai comizi, ai manifesti, agli striscioni. Un chiaro esempio, insomma, di politica incapace di costruire un futuro per la propria comunità
Ma le cose vanno dette con il loro nome e cognome: Rizzo ha boicottato la riconversione dell’ospedale in quanto la stessa era ed è una conquista che porta una sola firma: Pino Romano. E’ stato proprio lui, da Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, a combattere una battaglia in perfetta solitudine, costretto a difendersi anche dal fuoco amico del sindaco del suo paese. Rizzo, infatti, ha sempre avuto paura che una struttura ospedaliera riconvertita potesse determinare ritorni benefici per la comunità sampietrana (anche dal punto di vista occupazionale) ed ha ostacolato in mille modi l’effettiva conclusione dell’iter burocratico. Il sindaco Rizzo – lo sanno bene i cittadini – è proprio bravo in queste cose: tentare di demolire il lavoro degli altri per poi salire sul carro. Questo accade ai politici senza idee, agli incapaci di vivere di luce propria.
E invece, sul ruolo svolto da Pino Romano, a conferma delle nostre tesi, ci sono gli atti ufficiali. L’approvazione del progetto esecutivo relativo ai lavori di riconversione del “Melli” è del 7 ottobre del 2019. Una vera e propria conquista per la nostra comunità, ottenuta grazie proprio all’impegno di Romano. Ed è anche la conferma del fatto che dietro la realizzazione di un progetto così importante c’è sempre un lungo lavoro alle spalle.
Ma “fare squadra” per l’interesse del paese non è mai stato un obiettivo perseguito da Rizzo e la conferma giunse il 28 marzo del 2019, quando il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Presidente della Commissione Sanità della Regione Pino Romano ed i dirigenti dell’Asl di Brindisi presentarono a San Pietro (in una affollatissima assemblea) il progetto di riconversione dell’ospedale. Anche in quel caso il sindaco Rizzo non partecipò all’iniziativa. Anzi, tentò di boicottarla in ogni modo.
Adesso, però, cerca di prendersi i meriti per aver semplicemente apposto una firma con cui autorizza l’avvio dei lavori. Ci sarebbe da chiedergli il motivo per cui quella firma non l’ha messa prima delle elezioni regionali? Forse era preoccupato di un possibile ritorno di immagine per Romano e per Senso Civico? L’aspetto più grave è che qui è in ballo la salute della gente ed ogni ritardo rischia di comportare conseguenze nefaste per i pazienti.
Del resto, la politica portata avanti da Rizzo per guidare San Pietro Vernotico è sempre stata quella dei contenziosi da avviare contro tutti e conta poco se poi saranno i cittadini – tra qualche anno – a pagare milioni di euro di danni.
La misura è davvero colma e i sampietrani non intendono continuare a subire comportamenti schizofrenici.
 
Senso Civico – Direttivo di San Pietro Vernotico
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Con il Covid torna prepotente la Dieta Mediterranea sulla tavola dei pugliesi, complice l’alleanza contadina tra agricoltori e consumatori, con un aumento medio dell’11% dei consumi nel 2020 dei suoi prodotti simbolo come olio extravergine d’oliva, frutta e verdura fino alla pasta, per effetto della tendenza delle persone a compensare il maggiore tempo trascorso in casa con un’alimentazione più sana. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, diffusa in occasione del decennale della dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre 2010, con la mobilitazione degli agricoltori nei mercati di Campagna Amica e negli agriturismi con portate speciali, degustazioni guidate, lezioni per la preparazione fai da te delle conserve e della pasta fatta in casa con i cuochi contadini armati di matterello e vasetti, particolarmente utili con le limitazioni che costringono a rimanere a casa per la pandemia.

“E’ al Sud che la longevità aumenta anche grazie alla dieta mediterranea, un tesoro del Made in Italy che ci ha consentito  di conquistare il record di longevità in Europa con la speranza di vita alla nascita che raggiunge il massimo storico di 82,3 anni con 80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne con ben 14.456 ultracentenari a livello nazionale. In Puglia, secondo i dati dell’AIRC, grazie alla dieta mediterranea e al cibo a KM0, l’incidenza dei tumori allo stomaco è inferiore del 27% rispetto alle regioni del Nord Italia, del 30% in meno di tumori al pancreas e del 50% in meno di cancro al fegato e le abitudini di consumo vanno impostate correttamente sin dall’età scolare”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Al mercato di Campagna Amica di Via Appia 226 a Brindisi, insieme al tutor della spesa, ai produttori delle specialità alimentari, Domenico Rogoli, biologo nutrizionista, segretario della Fondazione Nazionale della Dieta Mediterranea, ha spiegato il valore culturale e salutistico, riconosciuto a livello internazionale, della Dieta Mediterranea ai consumatori che hanno ricevuto in dono le ricette dei cuochi contadini degli agriturismi di Campagna Amica, con menù preparati con i prodotti della biodiversità contadina, attori protagonisti della Dieta Mediterranea.

A guidare la classifica della spesa mediterranea – spiega Coldiretti Puglia - è la pasta con un incremento degli acquisti del 12,5%, trainata anche dal boom fatto registrare da penne e spaghetti certificate fatte con grano 100%. Al secondo posto la verdura con una crescita del 12,2%, seguita dalla frutta con un +11,1% e dall’olio extravergine d’oliva dove i consumi aumentano del 9,5% nei primi sei mesi dell’anno.

Un trend che rivela come il maggior tempo trascorso in cucina per effetto delle misure restrittive, dai lockdown allo smart working, sia stato anche orientato alla preparazione di piatti con ingredienti salutistici accompagnato dal ritorno di antichi riti, come quello delle conserve fai da te, dove ad essere protagonisti sono spesso i prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come verdura, frutta e olio. Ma anche la pasta casalinga, altro “must” tutto italiano, è tornata di moda, come dimostrano anche gli incrementi a doppia cifra fatti registrare nel 2020 dagli acquisti di uova e farina, cresciuti rispettivamente del 22,1% e del 59%. Un aiuto in tale direzione è venuto dagli agrichef, i cuochi contadini di Terranostra Campagna Amica, che hanno creato una serie di tutorial e corsi on line su www.campagnamica.it e sulla pagina www.facebook.com/terranostra.puglia.

Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, Coldiretti Donne Impresa Puglia ha lanciato l’agrididattica a distanza, con video tutorial delle masserie didattiche che si spostano dalla campagna sul web, per portare avanti il Progetto di Educazione alla Campagna Amica che agevola l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 90mila bambini e 270 scuole per orientare verso abitudini di consumo corrette basate sulla Dieta Mediterranea e formare consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti.

La svolta salutista è una tendenza anche a livello internazionale come dimostra il fatto che - ricorda la Coldiretti – la Dieta Mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2020 davanti alla dash e alla flexariana, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. La dieta mediterranea – spiega la Coldiretti – ha vinto la sfida tra 35 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

Secondo quanto riportato nella decisione del Comitato di valutazione per l’iscrizione dell’Unesco in realtà si tratta di molto di piu’ di un semplice regime alimentare poichè “la dieta mediterranea è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo… la dieta mediterranea (da greco diaita, o stile di vita) comprende molto più che il solo cibo. Essa promuove l’interazione sociale, dal momento che i pasti collettivi rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali ed eventi festivi, oggi messi a rischio dalle misure adottate in molti Paesi per fermare il contagio.

La dieta mediterranea – conclude Coldiretti – è caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingredienti principali sono olio di oliva, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, una parte moderata di pesce, prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusioni, sempre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità.

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Il “Sistema Paese” è in crisi ormai dall’inizio del secondo millennio e non è riuscito a dare soluzioni utili a venire fuori dalla crisi Economica/Finanziaria che ha investito l’economia mondiale.

L’eterno rapporto conflittuale tra i vari partiti/movimenti politici e le varie Istituzioni dello Stato non crea certamente le condizioni più favorevoli per “progettare” un Sistema Paese efficiente.

Viviamo in uno “Stato di Diritto” ma il continuo legiferare - spesso male -  ed in modo incomprensibile -, porta ad avere interpretazioni e lungaggini burocratiche che frequentemente sono causa di Procedure Giudiziarie Penali/Civili/Tributarie con relativi processi che non finiscono mai.

Il nostro Paese non funzionava e la pandemia da Covid19 ha fatto emergere in maniera ineludibile tutti i “mali italiani” ma, come nel 1945, non dobbiamo arrenderci. Anzi, abbiamo il dovere di fare di  necessità virtù.

E’ improcrastinabile fare scelte coraggiose, utilizzare il forzato Lockdown per “progettare” il nuovo Sistema Italia. E’ doveroso per dare un futuro ai nostri figli.

Lo Stato quando vuole sa essere efficiente: il Commissario straordinario per l’emergenza Arcuri, attraverso Invitalia, il primo ottobre 2020 ha pubblicato un bando con (OEPV) da € 800 milioni per la riorganizzazione ospedaliera in tutta Italia; il 30 0ttobre 2020 sono stati già firmati tutti i contratti, ossia in soli trenta giorni!

Altro aspetto particolarmente innovativo da segnalare sono i criteri previsti dal Bando: migliore efficienza, celerità, affidabilità e verificabilità delle attività svolte, utilizzo di materiali da costruzioni della filiera corta e ottimizzazione del sistema di cantierizzazione, con particolare riguardo alle interferenze durante la gestione del cantiere in presenza di strutture in condizioni di operatività. Ulteriore criterio è il possesso delle certificazioni:  - SA8000:2014 (sistema di Gestione della Responsabilità Sociale) - ISO45001:2018 (sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro) – ISO14001:2015 (sistema di Gestione Ambientale. Residuale il punteggio dato all’offerta economica,  solo 10 punti sui cento complessivi.

Il Consorzio Stabile BUILD S.C. AR. L. (in sigla COBUILD) ha avuto un ottimo punteggio nell’offerta tecnica poiché possiede tutti i Sistemi di Gestione previsti ed ha potuto evidenziare la particolarità operativa consentita ai Consorzi Stabili, ossia poter usufruire, durante l’esecuzione dell’appalto, della “Comune struttura d’impresa del Consorzio” e quindi affiancare alle due imprese designate esecutrici anche altre imprese facenti parte della compagine consortile per far si di aumentare la capacità produttiva e quindi accelerare la consegna dei lavori.

La Pubblica Amministrazione in 30 giorni faccia – come ha fatto Invitalia - quello che di solito fa in anni: autorizzi interventi privati e faccia partire un piano straordinario di investimenti in Opere Pubbliche  in PPP, PF o con debito garantito dal Recovery Fund. Per intenderci, se chiudiamo le scuole approfittiamo per adeguarle ai nuovi standard, se circola meno gente, rifacciamo ed implementiamo il sistema delle nostre infrastrutture ormai insufficienti ed obsolete.

Bisogna avere il coraggio di chiudere da subito quelle attività non essenziali, garantendo il congelamento di qualsiasi costo ai titolari e la cassa integrazione ai dipendenti; in questo modo non falliranno e potranno programmare per giugno una vigorosa ripartenza.

Bisogna avere il coraggio di proclamare un coprifuoco severo per limitare gli spostamenti a quelli per lavoro, motivi sanitari/assistenziali ed approvvigionamento alimentare.

Abbiamo bisogno di un Piano Marshall ma non possiamo aspettare fino al “5 giugno”. Al più ci possiamo permettere il “5 dicembre”, chi ha la possibilità, avendo responsabilità di Governo, agisca! 

Basta DPCM settimanali che con la loro approssimazione stanno arrecando danni irreversibili alla nostra economia, basta liti, basta egoismi, basta salvaguardia dell’uccello Fratino, oggi è in gioco la protezione della nostra vita! Abbiamo bisogno di recuperare il senso dello stare insieme – da solo non si salva nessuno -!

Utilizziamo il necessario Lockdown per contenere il contagio da Covid19 per “progettare una grande Italia” post-pandemia.

Angelo Contessa

Amm.re unico Consorzio Stabile BUILD S.C.AR.L.

Responsabile Istituzionale UCSI (Unione Consorzi Stabili Italiani)

#insiemevaliamodipiù 

#progettiamoitalia
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OBBLIGO CATENE SULLA CIRCONVALLAZIONE DI BRINDISI – VIZZINO: L’ANAS REVOCHI UN’ORDINANZA CHE RISCHIA DI PROVOCARE SOLO DISAGI AI CITTADINI

 L’ordinanza con cui l’Anas ha stabilito l’obbligatorietà del possesso di catene a bordo delle auto in transito sulla circonvallazione di Brindisi va revocata immediatamente perché rischia di provocare disagi inimmaginabili agli automobilisti in transito. 
Del resto, le statistiche ci ricordano che nel capoluogo gli episodi legati a nevicate sono rarissimi e comunque quasi mai hanno comportato disagi alla circolazione stradale. 
L’obbligo delle catene, in vigore dal 15 novembre al 15 aprile del prossimo anno, pertanto, non ha senso, soprattutto per coloro che utilizzano la circonvallazione per spostamenti interni.
Chiederò personalmente ai responsabili di Anas Puglia di intervenire per annullare tale ordinanza, così come peraltro già richiesto da associazioni e singoli cittadini.
 
Mauro Vizzino – consigliere regionale

Continuano ad aumentare i contagi a Mesagne da Covid. Nella giornata di oggi sono 6 i nuovi postivi per un totale di 56 soggetti, in parte ricoverati. Il consiglio delle autorità sanitarie e comunali è di attenersi scrupolosamente alle misure anti contagio. 

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha disposto un intervento per accogliere nelle strutture ospedaliere pugliesi l’arcivescovo di Tirana, mons. George Anthony Frendo e il padre cappuccino Frate Bonaventura, in gravi condizioni per il Covid, incaricando dell’organizzazione del soccorso il coordinatore della centrale operativa 118 Bari-Bat, dott. Gaetano Di Pietro.

I due pazienti sono arrivati da Tirana a Bari-Palese questa notte, alle ore 2, con un volo dell’Aeronautica Militare, a cura del COAU - centro operativo aereo unificato dell’Aeronautica Militare - che ha allertato un C130 della 46° Brigata Aerea di Pisa.

Accolti sotto bordo del C130J attrezzato per il trasporto di malati in biocontenimento, sono stati subito trasportati nel reparto Covid dell’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Ba) da due autoambulanze - una della Asl Bari e una del “Miulli” - attrezzate con barelle da biocontenimento e successivamente ricoverati.

L’operazione ha visto il coinvolgimento del Dipartimento nazionale della protezione civile, della Protezione Civile della Regione Puglia, della centrale operativa 118 Bari-Bat, della Asl Bari, dell’Ente Ecclesiastico “Miulli” e di Aeroporti di Puglia.

Padre Gianpaolo Lacerenza, Ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Puglia, Albania e Mozambico ha dichiarato:

“Nell’emergenza profonda di queste ore il presidente Emiliano ha trasformato provvidenzialmente un mio grido di aiuto in un suo “ordine” di speranza per mobilitare il rimpatrio sanitario di un frate cappuccino missionario dal 1991 in Albania e gravemente ammalato per Covid.

Non immaginavo che un presidente di Regione potesse rispondere in pochissimi minuti. Riscontro l’umanità del Presidente e la disponibilità istituzionale nel risolvere ogni problema burocratico tramite le organizzazioni di soccorso e protezione civile.

Ringrazio quindi tutti coloro che in maniera professionale hanno contribuito alla realizzazione di questo che possiamo chiamare miracolo. Di fronte alla criticità della nostra missione in Albania, il presidente Emiliano e il suo staff hanno risposto con una missione di speranza”.