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Mesagne. Un sogno la rimodulazione della pianta organica comunale

Tranquillino Cavallo Ottobre 15, 2015 2537
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comune parcheggio della polizia localeProgettiamo Mesagne non crede che il sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta, (Articolo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

effettuerà davvero uno stravolgimento del personale dell'ente diminuendo, tra l'altro, i funzionari delle macroaree, abbattendo i costi di bilancio a carico dei cittadini. Oltre che rimettere ordine negli uffici inserendo il personale secondo la qualifica e non in base ad altro. Così, i netturbini ritornano in strada a controllare la gestione, i giardinieri curano il verde pubblico e i vigili tornano a dare una mano al comando che soffre di endemica carenza di personale. "Riteniamo che prima di procedere ad un riassetto generale degli uffici sia necessario fare alcune operazione preliminari", ha fatto notare Antonio Calabrese, segretario di Progettiamo Mesagne. Per l'esponente politico è tempo di ottimizzare l’impiego delle risorse umane disponibili. "Ciò vuol dire - ha spiegato - individuare le aree dove vi è un’irragionevole sovrapposizione di ruoli o di compiti e dirottare il personale in “esubero” laddove vi sono effettive carenze", ed ha fatto notare che un comparto in affanno è quello dei vigili urbani. "La presenza di personale amministrativo non in divisa, all’interno del Comando di Polizia Municipale - ha precisato libererebbe risorse operative che verrebbero impiegate per un più efficace e capillare controllo del territorio". O viceversa, spostare dagli uffici amministrativi vigili e inviare al loro posto altri dipendenti. Tuttavia, per Progettiamo Mesagne è imperativo introdurre il protocollo informatico ed il sistema dei flussi documentali, la così detta amministrazione digitale. "Ciò porterebbe a vantaggi enormi per l’amministrazione in termini di velocità dello scambio di informazioni fra enti pubblici e l’esterno attraverso l’uso massivo della Pec istituzionale", ha proseguito il segretario Calabrese secondo il quale "vi sarebbe, altresì, un maggior controllo e tracciabilità dei procedimenti amministrativi e quindi una chiara individuazione delle responsabilità, senza parlare della drastica riduzione dei costi di gestione (copie, francobolli, eccetera.)". Le spese postali quest’anno sono ammontate a 80 mila euro. Mica bazzecole. Altro importante servizio che il sindaco potrebbe attivare è "la carta dei servizi del cittadino", per fornire tempi certi nell’erogazione dei servizi agli utenti. "L‘introduzione di questi strumenti - ha assicurato il segretario - andrebbe certamente nella direzione di assicurare più trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, garantendo al contempo una maggiore qualità e quantità dei servizi erogati a vantaggio della collettività". Infine Calabrese ha lanciato una sfida a Molfetta: "Saranno in grado, il sindaco e la sua maggioranza, di introdurre elementi meritocratici, specie per ciò che attiene alla erogazione delle premialità, determinabili attraverso la corretta applicazione della carta dei servizi, oppure purtroppo prevarrà la logica del compromesso al ribasso che servirà solo a realizzare una operazione di facciata e nulla più?". 

Ultima modifica il Giovedì, 15 Ottobre 2015 08:02