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La Polizia arresta il superlatitante Giovanni Basile

Ottobre 09, 2015 3328
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2015-10-09 130243Si comunica che all’esito di un’articolata attività investiga protrattasi per alcuni mesi, consistita in laboriosa attività tecnica, certosini pedinamenti, appostamenti ed accertamenti vari, personale di quest’Ufficio, intorno alle ore 13.30 di ieri 08 u.s., ha predisposto un le condizioni affinché il superlatitante fosse localizzato e catturato. BASILE Giovanni è personaggio di spicco della malavita ostunese.

Le indagini, erano state avviate mesi addietro sulla base di elementi investigativi residuati dal materiale probatorio raccolto da questo Commissariato nell’ambito della ben nota operazione “new deal”, allorché lo stesso BASILE Giovanni era stato tratto in arresto, assieme ad altri tre pericolosi pluripregiudicati ostunesi, tutti ritenuti responsabili di gravissimi delitti in pregiudizio di amministratori locali e dello stesso sindaco dell’epoca (2009). Difatti, in ragione della gravità dei numerosi e gravissimi delitti che gli furono contestati (tra cui associazione mafiosa, incendio, minacce aggravate mediante collocazione di cartucce per fucile da caccia e di una testa di cavallo scuoiata, etc.), BASILE Giovanni è stato costantemente monitorato, segnatamente dal momento in cui fu scarcerato dopo il periodo di detenzione connesso alla custodia cautelare cui fu sottoposto per effetto di ordinanza di custodia cautelare emessa dal dott. Valerio FRACASSI, Presidente del GIP del Tribunale di Brindisi.

Va rimarcato che poco dopo la sua scarcerazione (agosto 2012), BASILE Giovanni era stato destinatario di pesanti provvedimenti restrittivi correlati a sentenze passate in giudicato per gravissimi delitti per i quali egli era stato processato, e ritenuto responsabile, commessi nel lasso temporale ricompreso tra il 1994 ed il 2013:

> Ordine di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà, emesso dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Brindisi – Ufficio Esecuzioni Penali, a firma del P.M. dott. Nicolangelo GHIZZARDI, per l’espiazione della PENA COMPLESSIVA DI ANNI 13 e giorni 15 di RECLUSIONE.

* tentata estorsione – Fatti commessi in Ceglie Messapica nel 2004;
* rapina aggravata, in concorso – Ostuni, nel 1994;
* estorsione, in concorso – Fatti commessi in Ostuni, nel 1996;
* violenza privata, in concorso – Ostuni nel 1996;
* furti pluriaggravati e continuati, in concorso – in Ostuni nel 2006;
* estorsione continuata, in concorso, commettendo i fatti al fine di agevolare l’attività dell’associazione di tipo mafioso ed avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416/bis c.p. - In Ostuni dal marzo al mese di ottobre 2008;
* furto di energia elettrica . In Ostuni, nell’ottobre 2006;
* più violazioni della SORVEGLIANZA SPECIALE DELLA P.S. CON OBBLIGO DI SOGGIORNO (cui era stato sottoposto in ragione della pericolosità sociale accertata) – in Ostuni, nel marzo 2013, all’esito delle quali si era poi reso del tutto IRREPERIBILE;
* etc…

 Ordine di esecuzione per la carcerazione”, emesso dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Brindisi – Ufficio Esecuzioni Penali, a firma del P.M. dott. Nicolangelo GHIZZARDI, per l’espiazione della pena di ANNI 1 DI RECLUSIONE. Più in dettaglio, tale pena è da riconnettere al processo subito dal super ricercato BASILE perché ritenuto responsabile di favoreggiamento personale aggravato in favore di CIRASINO Francesco, pluripregiudicato ostunese: nel mese di luglio 2008, CIRASINO Francesco fu arrestato perché ritenuto responsabile della gambizzazione dello stesso BASILE. Quest’ultimo, dal canto suo, non aveva riferito ai poliziotti del Commissariato di Ostuni alcunché in merito al gravissimo episodio delittuoso avvenuto nel pieno centro cittadino di Ostuni.

Ebbene, perfettamente conscio dell’imminente emissione dei citati provvedimenti a suo carico, dal mese di marzo 2013, BASILE Giovanni aveva fattoi perdere le sue tracce rendendosi irreperibile; indi, a fronte delle vane ricerche, era stato dichiarato latitante.

Alla luce di tale situazione di fatto, considerato il protrarsi di tale condizione, al fine di verificare lo stato delle connessioni criminali con gli altri correi che erano stati condannati nella suddetta operazione “new deal” (BASILE era stato condannato alla pena di quattro anni e due mesi di reclusione dalla Corte di Appello di Brindisi), era stata avviata un’articolata di monitoraggio dei soggetti ritenuti di interesse investigativo. Nell’ambito di tale attività, erano emersi contatti di BASILE Giovanni con ambienti malavitosi in Spagna, motivo per cui era stato interessato il collaterale organo investigativo per il tramite della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno.

Ieri, nel primo pomeriggio alla stregua di preziose evidenze investigative rivenienti dalla lunga ed articolata attività di monitoraggio, svolta anche con il conforto di attività tecniche estremamente sofisticate, si è ritenuto di poter predisporre un adeguato piano operativo finalizzato alla definitiva localizzazione e cattura del super latitante, una vera e propria primula rossa, posto che lo stesso, stando agli ultimi elementi assunti, era dato proprio in Spagna, ove si indaga per crimini lì commessi.

Particolarmente rocambolesca la cattura: i numerosi agenti collocati nei siti ritenuti strategici (prevalentemente sui tetti della zona ottocentesca), all’atto dell’irruzione nell’abitazione di famiglia in cui lo stesso si riteneva fosse presente, avevano sorpreso, con estremo tempismo, BASILE Giovanni che, con fare deciso e repentino, si portava sul terrazzo di casa per dar vita ad una breve fuga.

Lo stesso, immediatamente bloccato con decisione sui tetti, si accingeva ad “esclissarsi” all’interno di una botola in muratura che, dal terrazzo, conduce addirittura all’interno di un’abitazione poco distante, all’interno della quale vi erano degli extracomunitari (la relativa porta di ingresso, era appositamente e disinvoltamente tenuta aperta, per spiazzare eventuali operazioni di polizia e, quindi, potersi allontanare senza inghippi.

Bloccato, BASILE Giovanni non ha opposto resistenza alcuna: i due poliziotti che lo avevano sorpreso mentre cercava di introdursi nella botola, lo avevano afferrato con piglio deciso, tale da non concedergli alcuna possibilità di resistenza. Aveva fatto seguito la perquisizione sia dell’abitazione in cui BASILE Giovanni si nascondeva assieme alla moglie e della figlia minore, ove allo stesso veniva sequestrato un telefono cellulare con utenza spagnola, il cui contenuto viene accuratamente analizzato.

Al termine delle formalità, BASILE Giovanni è stato associato alla Casa Circondariale di Brindisi.

Si segnala che la Procura della Repubblica di Brindisi, poco prima della cattura del superlatitante, aveva inviato al Ministero della Giustizia formale richiesta al fine di ottenere n. 9 Mandati di Arresto Europeo (a carico dello stesso BASILE Giovanni), al fine di agevolarne la cattura, tenuto conto che lo stesso, come detto, spaziava sia nel nord Italia, sia all’estero.

Le indagini (che proseguono), sono state costantemente seguite dal Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Brindisi, dott. Nicolangelo GHIZZARDI e dal Questore Roberto GENTILE.

Ultima modifica il Venerdì, 09 Ottobre 2015 13:05
Redazione

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