Una scena surreale, che sfiora l’assurdo, si è verificata ieri mattina nel centro storico di Mesagne, sollevando interrogativi urgenti sulla gestione del suolo pubblico e sulla sicurezza dei cittadini. Un’ambulanza del 118, partita a sirene spiegate dal presidio De Lellis per soccorrere una persona in gravi condizioni, si è trovata impossibilitata a raggiungere l’abitazione del paziente in Piazza Criscuolo. Il motivo? Una distesa di tavolini e sedie, lasciati incustoditi dalla sera precedente, che ostruiva completamente il passaggio. La squadra medica, allertata con la massima urgenza, ha dovuto affrontare un ostacolo insormontabile: l’ambulanza non ha potuto transitare nella piazza a causa dell’occupazione “selvaggia” del suolo pubblico da parte di un locale. I sanitari sono stati costretti a proseguire a piedi, trasportando a mano le attrezzature necessarie per l’intervento, con un evidente ritardo che, in situazioni critiche, può fare la differenza tra la vita e la morte. L’episodio ha riacceso il dibattito su una pratica fin troppo tollerata: l’uso indiscriminato di spazi pubblici da parte di attività commerciali, spesso senza il rispetto delle regole e senza considerare le conseguenze. Piazza Criscuolo, come altre zone del centro, si trasforma ogni sera in un salotto all’aperto, ma la mancata rimozione degli arredi impedisce il normale svolgimento di servizi essenziali, come quello sanitario. La cittadinanza chiede ora risposte concrete. È necessario un intervento deciso da parte dell’amministrazione comunale per garantire che il diritto alla sicurezza non venga sacrificato sull’altare della movida. La regolamentazione degli spazi pubblici non può più essere rimandata: la vita delle persone deve avere la precedenza su tutto.

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