Mesagne, inciampo e causa legale: nessun indennizzo alla cittadina In evidenza
Una buca in strada, una caduta, una richiesta di risarcimento da 26mila euro e, infine, una causa conclusa senza alcun indennizzo. È l’epilogo della vicenda giudiziaria che ha visto protagonista una cittadina mesagnese e il Comune di Mesagne, chiamato in causa per presunta responsabilità civile. Tuttavia, dopo l’istruttoria e l’analisi delle prove, il Tribunale di Brindisi ha rigettato la domanda risarcitoria, ritenendola inammissibile. I fatti risalgono a qualche tempo fa, quando la donna ha citato in giudizio il Comune, sostenendo di essere inciampata in una buca lungo via Calderoni, nella periferia di Mesagne, riportando lesioni personali. Il danno economico subito, secondo la sua ricostruzione, ammontava a ben 26mila euro. Per questo motivo, si era rivolta al tribunale, chiedendo che fosse accertata la responsabilità dell’amministrazione comunale e che quest’ultima venisse condannata al risarcimento dei danni. Il Comune, difeso dall’Avvocatura Civica Comunale, si è costituito in giudizio contestando fermamente la versione dei fatti esposta dalla donna. Inoltre, in via preliminare, ha chiesto al giudice di poter chiamare in causa la compagnia assicurativa, essendo attiva all’epoca dei fatti una regolare polizza per la responsabilità civile verso terzi. L’obiettivo era quello di tutelarsi ed essere eventualmente manlevato dalla compagnia in caso di condanna. Anche la compagnia assicurativa, una volta costituitasi in giudizio, ha respinto le richieste avanzate dall’attrice, ritenendole infondate sia dal punto di vista fattuale che giuridico. Nel corso del procedimento, il giudice ha raccolto le testimonianze, ascoltando sia la donna che alcuni testimoni. Tuttavia, durante l’interrogatorio sono emerse contraddizioni evidenti e dichiarazioni giudicate poco attendibili. Alla luce di tali incongruenze, il consulente tecnico del tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta risarcitoria. Valutati gli atti e considerata l’insufficienza delle prove testimoniali, il giudice ha avanzato una proposta conciliativa alle parti: la rinuncia all’azione da parte della signora, con contestuale accettazione da parte del Comune e compensazione delle spese legali. Una proposta accettata dall’amministrazione comunale, che ha così messo fine alla vicenda. Un caso, questo, che richiama l’attenzione sull’importanza di un’adeguata raccolta delle prove e sulla necessità di fondare ogni richiesta giudiziaria su elementi concreti e credibili. In questo episodio, a prevalere è stato il principio della cautela e della verifica rigorosa, cardini imprescindibili del nostro sistema giuridico.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ultimi da Redazione
- MesagnEstate domenica 13 luglio, la banda giovanile sul sagrato e boxe sotto le stelle in villa
- Il Gran Circo dei Burattini: domenica 13 luglio nell’Atrio del Castello comunale Mesagne
- Torre Canne: intitolata una piazza ad Angelo Vassallo, il "Sindaco Pescatore"
- Goletta Verde lungo la costa pugliese. Solo Polignano a Mare risulta leggermente oltre i limiti di legge
- La Grande Mostra di Mesagne si rivela «il luogo in Puglia dov’è possibile perdersi nei mille colori dell’estate»