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DOPO L’AUTOPSIA LA PROCURA DI CASTROVILLARI HA DATO IL NULLA OSTA PER I FUNERALI DI ARMEL DABRE’:

Giugno 22, 2022 487
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In queste ore si sta scrivendo l’ultimo capitolo della sfortunata vita di Armel Dabré, il 28enne di Mesagne vittima dell’infortunio alla centrale della Mercure, a Laino Borgo, poiché la famiglia ha deciso di tumularlo nel suo Paese d’origine, il Burkina Faso. Intanto, il fratello Fabrice chiede verità e giustizia. Dunque, non tornerà più nella “sua" Mesagne, Armel Dabrè, Carmelo come lo chiamavano tutti in città, il ventottenne, avrebbe compiuto 29 anni il 16 agosto, originario del Burkina Faso ennesima vittima di un incidente sul lavoro occorso giovedì 16 giugno, alle 11.15, alla centrale della Mercure Srl, del gruppo Sorgenia Bioenergie, a Laino Borgo, in provincia di Cosenza e al confine con la Basilicata.

Com’è tristemente noto il giovane, che lavorava con un contratto non a termine, ma a tempo indeterminato per conto di un’impresa esterna del Brindisino, la Cmv, specializzata nelle costruzioni di carpenteria metallica e del montaggio e manutenzione degli impianti, impegnata appunto in un intervento di riqualificazione della centrale, sarebbe precipitato da un ponteggio cadendo su un nastro trasportatore: un volo e un impatto terribili che non gli hanno lasciato scampo, è deceduto praticamente sul colpo. La Procura di Castrovillari ha ovviamente subito aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento non è dato sapere se e quanti soggetti siano stati iscritti nel registro degli indagati, e l’inchiesta dovrà stabilire se l’incidente sia stato determinato dalle violazioni delle norme di sicurezza nel cantiere.

Il pubblico ministero titolare del fascicolo ha disposto anche l’autopsia sulla salma di Dabrè, che è stata effettuata lunedì 20 giugno all’obitorio di Castrovillari, dopodiché ha rilasciato il nulla osta restituendola nella disponibilità dei familiari: il fratello della vittima che risiede in Italia, ad Afragola, in Campania, Fabrice, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso il consulente legale, Giuseppe Cilidonio, si è rivolto a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che profonderà ogni sforzo perché vengano accertate la dinamica e tutte le eventuali responsabilità di questa tragica morte bianca. Studio3A si farà anche carico del rimpatrio della salma che, una volta esperite tutte le pratiche burocratiche, per volontà della famiglia tornerà per il funerale e la sepoltura nel Burkina Faso, a Lengha, nel sud est del Paese, dove vivono la mamma e altri sei fratelli del giovane, che era arrivato a Mesagne ancora minorenne, in fuga dalla fame, dalle guerre e dalle violenze che tormentavano, e tormentano tuttora, la sua terra.

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Ultima modifica il Giovedì, 23 Giugno 2022 12:37
Redazione

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