Il colonnello De Magistris in visita a Mesagne

Agosto 23, 2019 2153

corvino- de magistris - marini - mazzottaDopo il pressing di “Alto impatto” su Mesagne,

da parte degli uomini dell’Arma, ieri mattina in città è giunto il numero uno dei carabinieri, il comandante provinciale colonnello Giuseppe De Magistris. Insieme a lui il capitano Antonio Corvino, comandante della compagnia di San Vito dei Normanni, da cui dipendono i militari mesagnesi, e il maresciallo Antonio Mazzotta, vittima nei giorni scorsi di un attentato intimidatorio da parte di individui rimasti ancora senza un volto e sena un movente. I tre carabinieri si sono incontrati nei pressi del Comune e poi hanno fatto una passeggiata nel centro storico accompagnati da un Cicerone che di mafia e d’intimidazioni ne ha fatto materia di lotta, il presidente dell’associazione antiracket “Legalità & sicurezza” e coordinatore regionale della Fai, Fabio Marini. Tutti hanno dato la propria solidarietà al maresciallo Mazzotta promettendo di fare luce su questa triste vicenda. Poi un giro nel centro storico e quattro chiacchiere con alcuni commercianti del luogo che hanno ringraziato i vertici dei carabinieri per l’attenzione che pongono a questo spicchio di territorio, una volta terra incontrastata della Sacra corona unita e oggi cenacolo di cultura sociale e incubatore di legalità. L’atto intimidatorio nei confronti del maresciallo Antonio Mazzotta, di Mesagne ma operante a Latiano, si è verificato all’indomani di Ferragosto. Nella notte a cavallo tra venerdì e sabato quando un individuo, camuffato, aveva raggiunto l’auto di un maresciallo dei carabinieri, una Fiat Punto, regolarmente posteggiata in strada e aveva messo in atto il suo disegno criminoso versando del liquido infiammabile sul paraurti posteriore e appiccando il fuoco. Fortunatamente il rumore delle fiamme aveva attirato l’attenzione di qualche residente che si era precipitato in strada e aveva notato l’incendio. Immediato l’intervento dei vicini per spegnerlo. Sul posto era intervenuta un’autobotte dei vigili del fuoco, del comando provinciale di Brindisi, e diverse auto dei carabinieri. Gli stessi avevano immediatamente avviato le indagini acquisendo i filmati delle telecamere di video sorveglianza, che vi sono in zona, che avevano ripreso il piromane in fuga.