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Scritta la parola "fine" sula storia delle pedane del canile di Mesagne In evidenza

Gennaio 27, 2019 2009
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canile guarini sergio e irene orofino scaricano le pedaneIl giallo delle pedane autoriscaldanti presenti nel canile comunale di Mesagne,

e donate in parte dai volontari, è stato risolto. La cooperativa “Terra viva”, che ha in gestione il canile, ha comunicato ufficialmente in Comune il numero di pedane attualmente presenti: 81 a fronte dei 96 box esistenti. Alla luce di questa situazione sembra paradossale l’allarme lanciato, nel periodo della neve, dal delegato dell’ente per richiedere le pedane da mettere nei box per riparare i cani dal freddo. A questo punto due sono le cose: o le pedane non erano presenti in canile, circostanza censurata dal custode giudiziario della stessa struttura, oppure qualcuno ha sbagliato a fare i conti quando ha lanciato l’appello denunciando le criticità riscontrate. In pratica senza pedane erano solo una decina di box, tutti gli altri ne erano dotate. A mettere, nero su bianco, la reale e attuale situazione è stato il custode giudiziario del canile, e presidente della cooperativa “Terra viva”, Sergio Guarini. “Attualmente risultano allocate presso il canile comunale 81 pedane relax i cui 50 fornite dal Comune e 31 dall’associazione di volontariato “Freedog””. Attualmente 1 pedana è rotta. “Inoltre, ha continuato Guarini “presso il canile ci sono 4 cucce, di cui 2 grandi, 1 media e 1 piccola, 1 trappola insetticida “Black Hole farm Moskito”, non funzionante, donate sempre dalla medesima associazione di animalisti”. “Posso affermare con certezza che le 81 pedane autoriscaldanti acquistate nel 2015 sono tutte nel canile – ha assicurato il presidente -. In ogni modo non riesco ancora a comprendere da dove è nata l’intera vicenda visto che le pedane sono sempre state nel canile e precisamente in 81 box. In Comune ho inviato anche una tabella con i numeri dei box in cui sono state collocate le pedane”. In particolare Guarini ha lanciato strali contro gli ambientalisti che hanno sollevato il problema. “In canile li ho visti di rado – ha affermato – e quando dico di rado mi riferisco ad alcuni anni fa. Perciò non comprendo tutto questo livore scoppiato all’indomani della nevicata”. Diversa la ricostruzione fatta dagli animalisti della “Freedog”. Le pedane acquistate furono 51 dai volontari, grazie a donazioni giunte da tutta Italia, e 30 dall’Amministrazione del sindaco Scoditti, assessore al ramo Giuseppe Indolfi. Non il contrario. “La nostra preoccupazione – ha spiegato la presidentessa di Freedog, Irene Orofino – è scurita dalle dichiarazioni del delegato al canile quando ha affermato che i pavimenti dei box erano ghiacciati e al canile servivano pedane. Inoltre, il custode giudiziario, in un suo intervento pubblico, aveva affermato che nei box c’erano solo 45 pedane”. 

Redazione

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