Bocciata la provincia di Brindisi sulla videosorveglianza, tra cui MESAGNE

Novembre 15, 2018 1588

telecamere di controllo quadri generaleNon c’è nessun Comune della provincia di Brindisi

tra i 428 beneficiari, su 2.426 progetti presentati, dei 37 milioni di euro resi disponibili dal Ministero dell’Interno per potenziare o installare sistemi di videosorveglianza. Primi in classifica nove piccoli Comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. 2246 le richieste complessive degli Enti locali che dovranno dimostrare anche di disporre ulteriori risorse per la manutenzione degli impianti. I Comuni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno beneficiato di assegnazioni differenziate: 110 enti locali, con istanze di finanziamento per 16.970.000 euro, totalizzano il 45,38% dello stanziamento complessivo. Nessun bonus arriverà in provincia a meno ché non vi siano delle rinunce tali da far scalare la graduatoria in maniera vertiginosa. Infatti, solo al 901esimo posto troviamo la città degli Imperiali, Francavilla Fontana, con un indice di criminalità “elevata”, 131 milioni di richiesta di finanziamento, e un punteggio totale di 39,66 per cento. La graduatoria finale oggi finanzia molti piccoli Comuni e questo va nella direzione di garantire sicurezza pubblica a tutti, non solo nelle realtà più complesse. I criteri per la stesura della graduatoria sono stati l'indice di delittuosità della provincia, l'indice comunale, l'incidenza dei fenomeni di criminalità diffusa registrati nell’area urbana da sottoporre a videosorveglianza, l'entità numerica della popolazione residente, la richiesta di finanziamento in rapporto con il cofinanziamento messo a disposizione dal Comune. Dieci i Comuni della provincia di Brindisi che hanno presentato un progetto di finanziamento. Al 1548esimo posto c’è Cellino San Marco, con criminalità “poco elevata” e una richiesta di 180 mila euro di finanziamento, e punteggio complessivo di 36,10. Al 1704 c’è Oria con criminalità “elevata” e 67 mila euro di finanziamento con un indice del 35,24, al 1.803esimo posto troviamo San Pancrazio Salentino con indice di criminalità “poco elevato” e una richiesta di finanziamento di 270 mila euro con punteggio totale di 34,59. San Michele Salentino si trova al 1.856esimo posto, tasso di criminalità “poco elevato” con richiesta di 30 mila euro e indice del 34, 30; al 1.861 c’è San Donaci, tasso di criminalità “poco elevato”, con una richiesta di finanziamento di 370 mila euro e indice di punteggio del 34,26. Bisogna scalare la classifica fino al 1.944esimo posto per trovare la città di Mesagne, con indice di criminalità “elevata”, richiesta di finanziamento per 480 mila euro e punteggio di 33,72. Al 2.154esimo posto c’è Cisternino, con tasso di criminalità “poca elevata”, richiesta di 200. Mila euro di finanziamento, e punteggio complessivo di 31,60; al 2.188esimo posto c’è Erchie, con indice di criminalità “poco elevata”, 125 mila euro di finanziamento richiesto e 31,25. Ultima in graduatoria è Torre Santa Susanna, al 2.193esimo posto, con criminalità “poco elevata”, 115 mila euro di finanziamento richiesto e punteggio totale di 31,19. L’uspicio è che si possano individuare ulteriori risorse per scalare nella graduatoria e aumentare i Comuni finanziati. L'articolo 35-quinquies del Dl sicurezza, attualmente in sede di conversione, seconda lettura alla Camera de Deputati, incrementa le risorse destinate all'installazione di sistemi di videosorveglianza comunali di 10 milioni per il 2019, 17 per il 2020, 27 milioni per il 2021 e 36 milioni dal 2022.  

Ultima modifica il Giovedì, 15 Novembre 2018 11:40