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Botte a moglie e figli, arrestato a Latiano

Gennaio 11, 2018 2397
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VIOLENZA SULLE DONNEAncora una storia di prevaricazione e violenza familiare

a danno di una donna e dei figli minori. Questa volta è accaduto a Latiano dove una donna, stremata e umiliata, ha trovato la forza di ribellarsi e comporre il numero di emergenza 112 per chiedere aiuto ai carabinieri che, finalmente, hanno spezzato la spirale di violenza. L'uomo, l'aguzzino, è stato tratto in arresto e trasferito presso la caserma per le formalità di rito. Successivamente è stato riaccompagnato a casa in regime di detenzione domiciliare dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria. La storia di violenza ha avuto inizio quattro anni fa quando la coppia, con figli minori, ha iniziato ad avere qualche screzio che ha inciso sul menage familiare. Ben presto, però, lo screzio si è trasformato in atti di vessazione verso la dignità della donna che, per amore dei figli, è sempre stata zitta e ha subito in silenzio i maltrattamenti. Durante questi lunghi anni ha tenuto nascosto ad amici e parenti quando accadeva nelle mura della loro casa. Tuttavia, i figli crescevano e con loro anche le vessazioni dell'uomo che sembrava non essere mai paco né avere remore verso la presenza costante dei figli. Anni d'inferno per la donna che le hanno causato anche delle gravi patologie psichiche. Poi, qualche giorno fa, dopo l'ennesimo maltrattamento ha deciso, anche questa volta per amore dei figli, di scrivere la parola fine su quel rapporto malato. Ha approfittato dell'assenza dell'uomo per comporre il numero di pronto intervento 112 e ha spiegato, tra le lacrime, la sua storia all'interlocutore. In brevissimo tempo i carabinieri hanno avviato le indagini e forti dei riscontri ottenuti si sono presentati davanti all'uomo con una mandato di arresto. Inizialmente l'aguzzino ha tergiversato, ha spiegato che i militari si stavano sbagliando. Poi, messo con le spalle al muro, ha letto l'ordinanza e ha dato i polsi ai militari. Subito dopo la donna con i figli è stata trasferita presso una struttura protetta. Al marito è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari. Intanto sul territorio di Brindisi stanno nascendo dei centri antiviolenza per le donne. A Mesagne, ad esempio, il centro ha iniziato a muovere i primi passi in una struttura confiscata alla criminalità organizzata. Scopo di questi centri antiviolenza è di offrire sostegno alle vittime restituendole la vita arricchita, però, da un’esperienza che l’ha condotta verso la conquista di una autonomia, indispensabile per proiettarsi verso un futuro scelto e non imposto con la forza. Fisica o psichica che sia.  

Redazione

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