Mesagne, il nubifragio e le polemiche In evidenza

Novembre 15, 2017 3085

via dei sasso parco poti allagatiPer mesi non ha piovuto, poi d'un tratto una bomba d'acqua

si è abbattuta lunedì sera a Mesagne e, in un'ora di un violento temporale, ha scaricato 44 millimetri di pioggia. Così, la città è andata, per l'ennesima volta, sott'acqua con strade e abitazioni allagate. I vigili urbani hanno dovuto mettere dei secchi nel corridoio del loro comando per raccogliere l'acqua che si era infiltrata dal solaio. Erano pronti anche ad aprire gli ombrelli per combattere la pioggia che cadeva all'interno degli uffici, oltre che all'esterno. Pregevole il lavoro svolto dalla locale Protezione civile - Ser che è intervenuta in più zone con le pompe idrovore per svuotare garage e abitazioni invasi dalla melma. La polizia locale ha avuto il suo bel da fare sul fronte della viabilità. Fortunatamente, grazie al lavoro svolto, non si è verificato nessun sinistro. Solo danni alle cose a causa dell'acqua entrata in casa o nelle pertinenze, come cantinole, scantinati e garage sotterranei. Il temporale, pur se preannunciato dall'allerta meteo, livello giallo, della Protezione civile regionale, per rischio "idrogeologico, idrogeologico per temporali e venti", si è abbattuto intorno alle ore 17,15 su Mesagne con una bomba d'acqua che per oltre 90 minuti ha flagellato la città. Il sistema di rete pluviale ancora una volta ha dimostrato di essere insufficiente ad arginare gli allagamenti. Ciò ha fatto comprendere che tanto è stato fatto sul fronte delle opere antiallagamento, con bacini e reti idrogeologiche implementate, ma tanto resta ancora da fare. Ecco perche si sono allagate interi quartieri. Da piazza San Michele Arcangelo a via Carmine, a via Tumo, via Arco Ferraro passando per via Marconi, via Torre e viale Indipendenza. Tutte allagate con auto impantanate e bloccate di traverso. Questa situazione ha causato di conseguenza l'allagamento di diverse abitazioni. Alcuni blackout si sono verificati nelle zone residenziali extra urbane dove la linea elettrica comunale è andata in tilt facendo sprofondare nel buio la rete viaria. Disagi anche nelle strade attigue il parco "Potì" dove le "zone 30" rialzate hanno fatto da diga facendo sollevare il livello dell'acqua, nelle strade, che è tracimata in molte abitazioni. Tuttavia, questo disagio potrebbe essere colmato grazie all'interessamento del consigliere comunale con delega ala Manutenzione pubblica, Roberto D'Ancona, che ha inviato il dirigente dell'ufficio Tecnico, l'ingegnere Claudio Perrucci, ad approntare un progetto atto a risolvere questa incresciosa situazione. Per alleviare i problemi è scesa in campo la Protezione civile le cui squadre, munite di idrovore, hanno lavorato a lungo per svuotare gli stabili dall'acqua. Infine, l'acqua pluviale ha trovato difficoltà a scorrere nel canale Galina che ha l'imbocco della condotta presente sotto il ponte della statale 7 e la provinciale per San Vito piena di arbusti. L'acqua si è riversata sulla provinciale per San Vito dei Normanni formando delle grandi pozzanghere, pari a dei laghetti, causando un grave pericolo per gli automobilisti.