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Mesagne. Minacciato l'avvocato Aresta, tra disinteresse e menefreghismo In evidenza

Novembre 14, 2017 3936
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aresta gianlucaAncora atti di inciviltà e maleducazione che si verificano a Mesagne.

Questa volta a farne le spese è stato l'avvocato Gianluca Aresta, penalista del foro di Brindisi, apostrofato con epiteti da un energumeno che pretendeva di posteggiare al posto del legale. Altro fattaccio di prevaricazione che va ad aggiungersi ad altri episodi che si sono verificati nei giorni scorsi e che denotano, purtroppo, un depauperamento sociale della città. Sulla vicenda era intervenuto già l'assessore Alessandro Rubino mentre ieri il collega con delega alla polizia locale, Antonio Marotta, ha promesso un giro di vite della municipale. «Da cittadino, da professionista, da nativo e abitante di Mesagne dico che possiamo fare tutte le lotte che vogliamo, possiamo promuovere la cultura della legalità all’infinito ma tutto ciò è vano quando ci si imbatte in atti di prevaricazione - ha spiegato l'avvocato Aresta -. Sono spiacente ma non è possibile essere minacciati di un male tremendo, “futuro e ingiusto”, per questioni di parcheggio. Ancora oggi ci sono anfratti del nostro spaccato sociale dove regna incontrastata la cultura dell’antigiuridicità. Anche e soprattutto questa è “mafia”. E non prendetevela poi con qualche magistrato che, casualmente o, forse, non proprio, nel corso di un convegno, si lascia sfuggire questo termine», chiaro il riferimento a Cataldo Motta quando disse che in città regna l'omertà mafiosa. Tuttavia, l'intimidazione subita dal legale ha fatto scendere in campo l'onorevole Toni Matarrelli che oltre a dirsi indignato per la vicenda ha esortato l'avvocato Aresta a fare nome e cognome dell'individuo. « Lo denuncio immediatamente alle autorità competenti - ha assicurato il deputato -. Sono gravissime le minacce ma altrettanto grave rimanere inermi». In ogni modo per Aresta: «La giusta punizione da infliggere per combattere un simile comportamento è semplicemente “parlare” e non più “nascondere”». Indignato anche il presidente della commissione Ambiente della Regione Puglia, Mauro Vizzino: «Credo - ha sottolineato - che, purtroppo, non sia solo un caso di Mesagne ma di un mondo malato che non da segni di ripresa».Intanto l'assessore Marotta ha inviato la municipale a essere vigile sugli atti di inciviltà e prevaricazione che si stanno verificando in città. «E' questo l'indirizzo mio e del sindaco che abbiamo impartito alla polizia locale - ha affermato l'assessore-. Bisogna reprimere gli abusi con garbo e civiltà. Nei prossimi giorni ci saranno altri 5 vigili assunti a tempo determinato che daranno una buona mano su questi servizi di prevenzione e repressione». L'Organizzazione mondiale della sanità già dal 1948 ha definito la salute come «equilibrio del corpo, dei pensieri e del sociale e non solo l’assenza di malattia». Il sociale, quindi, al pari dei sintomi del corpo e della propria sfera emotiva è fondamentale perché un individuo, un giovane, sia sano. «Questa definizione - ha spiegato l'assessore Rubino - è da sempre il mio personale faro guida come professionista della psiche e trovare soluzioni per attuarla nel concreto è stata la prima ragione per cui ho accettato l’incarico assessorile. Il lavoro che portano avanti i nostri centri di aggregazione giovanile comunale, dal Salento Fun Park, a Lab Creation, all’Opificio Sociale, a Make, cosi come il lavoro delle parrocchie e delle tante associazioni private è preziosissimo. Ma, evidentemente, serve qualcos’altro ancora».

Redazione

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