Mesagne. Da pinacoteca chiusa a pinacoteca diffusa In evidenza

Giugno 19, 2017 2291

calò marco assessoreLa pinacoteca comunale di Mesagne,

che ha chiuso i battenti ormai da diversi anni, torna a rivivere grazie a un progetto dell'assessore alla Cultura, Marco Calò, che mese dopo mese sta allestendo delle collezioni tematiche degli artisti nei contenitori architettonici più belli presenti in città. La pinacoteca è chiusa poiché la struttura ha bisogno di lavori di restauro. In quegli ambienti, piuttosto umidi, le collezioni rischiano di danneggiarsi irrimediabilmente. La prima sperimentazione è stata quella fatta con le opere del professore Giovanni Avasto, Il Comune è proprietario della “Collezione Avasto” grazie ad un “atto di donazione del notaio Roberto Nicoletta in Mesagne, in data 13 novembre 1990, i cui lavori sono stati collocati a Palazzo dei Celestini, sede della residenza municipale, la cui visione spaziale è stata aperta a tutti gli avventori. Poi si è passati alla collezione dell'artista Cesare Marino, in questi giorni allestita nelle sale "camino" del castello Normanno-Svevo, scomparso nel 1987. Marino ha lasciato un messaggio alle nuove generazioni: “L’arte tende a migliorare l’uomo, a farlo più civile, a farlo più buono. Non si trova arte che renda delinquente l’uomo”. Dopo queste due collezioni toccherà a quella dell'artista Ribezzo essere collocata in un ambiente architettonico che gli potrà dare la dignità artistica che merita. "Nel frattempo, come Amministrazione comunale, stiamo valutando alcuni immobili di pregio di proprietà comunale dove trasferire l'intera pinacoteca", ha assicurato l'assessore alla Cultura, Marco Calò. In seguito sarà emesso un bando pubblico per la gestione del bene. "Bisogna fare squadra per realizzare il tutto", ha concluso l'assessore che in questi giorni sta avviando dei progetti che riguardano la biblioteca, con la realizzazione del wi-fi gratuito anche in piazza IV Novembre, e l'ulteriore catalogazione dei documenti presenti nell'archivio storico.